Rocca d'Evandro
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Rocca d'Evandro è un comune italiano di 2 980 abitanti[1] della provincia di Caserta in Campania. Prima dell'XI secolo nota come Rocca di Bandra o Rocca di Vandra o Vandra.
Rocca d'Evandro comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Caserta |
Amministrazione | |
Sindaco | Emilia Delli Colli (Lista civica "Esperienza - Legalita - Innovazione") dal 09-06-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 41°22′27.77″N 13°54′25.61″E |
Altitudine | 83 m s.l.m. |
Superficie | 49,54 km² |
Abitanti | 2 980[1] (31-12-2024) |
Densità | 60,15 ab./km² |
Frazioni | Bivio Mortola, Camino, Campolongo, Casamarina, Centro Storico, Cocuruzzo, Mortola, Vallevona |
Comuni confinanti | Cassino (FR), Castelforte (LT), Galluccio, Mignano Monte Lungo, San Vittore del Lazio (FR), Sant'Ambrogio sul Garigliano (FR), Sant'Andrea del Garigliano (FR), Sant'Apollinare (FR), Sessa Aurunca |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 81040 |
Prefisso | 0823 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 061069 |
Cod. catastale | H398 |
Targa | CE |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 466 GG[3] |
Nome abitanti | roccavandresi |
Patrono | san Rocco |
Giorno festivo | 8 maggio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Geografia fisica
Il paese è collocato su di un piccolo colle ai piedi del monte Camino. La fortezza arroccata in cima al borgo di Rocca d'Evandro domina l'ampia vallata del Garigliano tra i monti Aurunci, il monte Cairo e le Mainarde.
Origini del nome
Incerta l'origine del toponimo. "Rocca" si riferisce al castello, ma prima dell'XI secolo la località era un insediamento posto a valle, forse di origine romana, forse nato in seguito all'esodo delle popolazioni di Casinum ed Aquinum nel 582 a seguito delle scorrerie del longobardo Zotone, duca di Benevento.
Storia
Riepilogo
Prospettiva
Sorgono nel territorio del comune testimonianze d'insediamenti romani come l'approdo vinario in località Porto di Mola - Mortola e forse la stessa Vandra. Il castello, a cui è legata la vita del borgo, nasce intorno al X secolo. La sua posizione strategica è causa di dure contese per il suo dominio. In un documento dell'11 luglio 961 se ne attesta la cessione dai principi di Capua e Benevento al monastero di San Salvatore.
Nel 1117 e nel 1343 due terremoti devastano molti centri della zona, tra cui Montecassino. Nel XIV secolo Montecassino prende possesso della fortezza.
Agli inizi del XVI secolo, con Camino e Mignano, Rocca d'Evandro è tra i possedimenti di Ettore Fieramosca. Poi nel 1534, conquistato il Regno di Napoli, Carlo V ne fa dono alla poetessa Vittoria Colonna per il suo contributo. Gli ultimi feudatari furono i Cedronio, prima baroni e dal 1677 marchesi di Rocca d'Evandro.
Onorificenze
«Comune strategicamente importante, posto sulla Linea Gustav, durante l'ultimo conflitto mondiale si trovò al centro degli opposti schieramenti, subendo violenti rastrellamenti da parte delle truppe tedesche e devastanti bombardamenti alleati, che provocarono la morte e il ferimento di numerosissimi cittadini e la quasi totale distruzione dell'abitato. La popolazione, costretta allo sfollamento e all'abbandono di tutti i beni personali, dovette trovare rifugio nelle località vicine, tra stenti e dure sofferenze. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio. Rocca d'Evandro (CE), 1943-1944»
— 8 novembre 2004[4]
— 8 novembre 2004[4]
Monumenti e luoghi d'interesse
Per secoli la vita a Rocca d'Evandro si identifica con quella del suo castello. Dal 1980 il castello è di proprietà del comune, che lo acquista per salvaguardarne il patrimonio storico e recuperarlo come patrimonio culturale della collettività. Dal 1983 sono stati avviati lavori di restauro sotto la sorveglianza della Sovrintendenza per i beni ambientali, artistici, architettonici e storici di Caserta e Benevento. La sua posizione strategica, che un tempo lo rese prezioso per gesta militari, oggi ben si presta ad un uso turistico e culturale.
Importante testimonianza del periodo romano sono anche i resti di un approdo vinario venuti alla luce in località Mortola, nella zona cosiddetta di Porto di Mola.
Notevoli sono le chiese del Settecento di Santa Maria Maggiore e del Farneto; del Seicento invece è il santuario di Monte Camino posto a circa 1000 m s.l.m., che si può raggiungere a piedi; l'eremo dell'Eterno Padre su Monte Maggiore (XVI secolo); la chiesa di Santa Maria di Mortola, vicino a Suio, e la cappella di San Tommaso del XV secolo, entrambe ristrutturate.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[5]

Religione
La popolazione professa per la maggior parte la religione cattolica e afferisce alla diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, ma fino all'anno 2014 faceva parte dell'abbazia territoriale di Montecassino.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Il comune è interessato dalla ex strada statale 430 della Valle del Garigliano e dall'uscita di San Vittore dell'autostrada A1.
Ferrovie
Il comune è servito dalla stazione di Rocca d'Evandro-San Vittore sulla ferrovia Roma-Cassino-Napoli.
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1988- | 1990 | Antonio Marandola | Partito Socialista Democratico Italiano | Sindaco | |
1990- | 1995 | Antonio Marandola | Partito Socialista Democratico Italiano | Sindaco | |
1995- | 1999 | Antonio Marandola | Alleanza Nazionale | Sindaco | |
1999- | 2004 | Antonio Marandola | Alleanza Nazionale | Sindaco | |
2004- | 2009 | Carmine Domenicano | Lista Civica | Sindaco | |
2009- | 2014 | Angelo Marrocco | Lista Civica | Sindaco | |
2014- | 2019 | Angelo Marrocco | Lista Civica | Sindaco | |
2019- | in carica | Emilia Delli Colli | Lista Civica | Sindaco |
Galleria d'immagini
- Castello di Rocca d'Evandro
- Castello. Visione d'insieme
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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