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Rivalità cestistica Cantù-Milano
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La rivalità cestistica Cantù-Milano, colloquialmente detto derby Cantù-Milano, è la definizione sotto cui ricade ogni incontro cestistico che vede contrapposte le formazioni della pallacanestro Cantù e dell'Olimpia Milano.
Pur non essendo una stracittadina nel senso stretto del termine, costituisce una delle maggiori rivalità sportive della Lombardia, contrapponendo due città, Cantù e Milano, distanti circa 40 km.
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Storia
Riepilogo
Prospettiva
Il primo confronto diretto ufficiale risale al 14 novembre 1954, nella stagione in cui la Pallacanestro Cantù debuttò nella massima serie. La Borletti di Romanutti, Stefanini, Gamba e Cesare Rubini con la qualifica di allenatore-giocatore liquidò 80-52 gli ospiti guidati dai 27 punti di Lino Cappelletti. Ma già dalla gara di ritorno la rivalità ebbe un'impennata: i canturini restituirono il maltolto vincendo 50-45 con il duello tra Cappelletti e Romanutti ad infiammare le tribune allestite ai bordi del campo all'aperto di Piazza Parini. Quella vittoria non fu sufficiente ad assicurare alla Pallacanestro Cantù la permanenza in Serie A, ma tracciò una linea precisa, passata da decine di confronti in campo nazionale (Serie A, Coppa Italia, Supercoppa) e internazionale, di una delle grandi rivalità sportive che hanno caratterizzato la storia della pallacanestro italiana
Le semifinali 1979-80 e 1980-81
L'Olimpia Milano, allora abbinata Billy, era in una fase di transizione: agli arrivi del coach Dan Peterson e del playmaker Mike D'Antoni faceva da contraltare la volontà del patron Adolfo Bogoncellidi passare la mano alla guida della società. La stagione regolare 1979-80 era stata però un'autentica cavalcata trionfale, dal momento che Milano aveva conquistato 22 vittorie su 26 incontri e si era presentata ai play-off come prima della classe, grazie alle "bombe K" di C.J. Kupec, alle realizzazioni di Mike Silvester e alla sontuosa regia di D'Antoni. Cantù, allora sponsorizzata dalla famiglia torinese Gabetti, leader nel settore dell'immobiliare, aveva invece visto l'avvicendamento tra Arnaldo Taurisano e Valerio Bianchini in panchina, aveva salutato Carlo Recalcati e Fabrizio Della Fiori, ma aveva azzeccato la coppia di stranieri, composta da Bruce Flowers e Wayne Smith, oltre a lanciare un giovanissimo Antonello Riva. Il 2-0 con cui la Gabetti eliminò il Billy in semifinale sovvertì ogni pronostico e inaugurò la rivalità, anche e soprattutto dialettico-comunicativa, tra i due allenatori[1].
Nella stagione successiva, la famiglia Gabetti abbandonò Cantù e subentrò a Bogoncelli nella guida dell'Olimpia. La formazione allenata da Bianchini non perse comunque smalto e, grazie all'inserimento in corsa di Tom Boswell, visto che i regolamenti avevano concesso la possibilità di tagliare uno dei due giocatori stranieri per motivi di grave infortunio o scarso rendimento, conquistò il terzo scudetto della sua storia. La semifinale contro Milano fu una delle più entusiasmanti mai viste in Italia, con tre partite combattute fino alla fine e decise dal talento individuale di grandissimi giocatori. Gara-3, disputatasi a Milano il 15 aprile 1981, fu caratterizzata da due tempi supplementari e dall'errore in lunetta di Dino Boselli a pochi secondi dalla fine dei tempi regolamentari; costò cara allora la scelta di Peterson di far tirare i liberi al proprio playmaker anziché tenere il possesso per effettuare una rimessa laterale. Cantù vinse il match e, successivamente, anche il titolo.
Grenoble 1983
Il 24 marzo 1983, a Grenoble, le due squadre diedero vita alla prima finale tutta italiana di Coppa dei Campioni. La Ford, allenata da Giancarlo Primo, andava all'assalto di un back-to-back europeo che sarebbe stato storico, mentre il Billy, forte dei precedenti innesti di John Gianelli, Dino Meneghin e Roberto Premier, puntava a riconquistare un trofeo che aveva vinto solamente una volta, nel 1966. Fu l'ennesima delusione per i milanesi, travolti nel primo tempo ma capaci di rimontare nonostante l'espulsione di Meneghin e condannati negli ultimi secondi di un finale concitato, in cui i tifosi biancoblù avevano invaso il parquet prima ancora della fine.
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Risultati
Riepilogo
Prospettiva
Di seguito è riportato l'elenco dei risultati negli incontri ufficiali tra Cantù e Milano. Dati aggiornati al 26 maggio 2023.[2]
Bilancio complessivo
Statistiche aggiornate al 23 maggio 2023.
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Statistiche
Riepilogo
Prospettiva
Dati aggiornati al 26 maggio 2023.
Giocatori
Marcatori
Di seguito è riportato l'elenco dei principali marcatori in gare ufficiali.
Presenze
Di seguito è riportato l'elenco dei principali giocatori con più presenze in gare ufficiali.
Allenatori
Di seguito è riportato l'elenco dei principali allenatori con più presenze nelle gare ufficiali.
Record
Dati inerenti agli incontri ufficiali, aggiornati al 28 maggio 2023.
- Vittoria con il maggior scarto a favore di Cantù: Bennet Cantù-EA7 Emporio Armani Milano 79–54 (2011-2012).
- Vittoria con il maggior scarto a favore di Milano: Acqua S.Bernardo Cantù-A|X Armani Exchange Milano 62–102 (2020).
- Partita con più punti: Tracer Milano-Arexons Cantù 113–102 (1987-1988).
- Miglior vittoria di Cantù fuori casa: Armani Jeans Milano-Vertical Vision Cantù 80–92 (2004-2005); Armani Jeans Milano-Bennet Cantù 62–74 (2010-2011).
- Miglior vittoria del Milano fuori casa: Acqua S.Bernardo Cantù-A|X Armani Exchange Milano 62–102 (2020).
- Maggior numero di vittorie consecutive di Cantù, 13, dal 28 aprile 1974 al 26 marzo 1978.
- Maggior numero di vittorie consecutive di Milano, 15, dal 27 novembre 1960 al 28 gennaio 1968.
- Miglior marcatore in un singolo incontro:
Antonello Riva (Cantù), 47 punti, il 14 ottobre 1984.
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Note
Voci correlate
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