Il 23 dicembre 1990 si tenne un referendum sull'indipendenza nella Repubblica di Slovenia.[4] Sia la coalizione di governo di centro-destra che l'opposizione di sinistra sostennero il referendum e invitarono gli elettori a sostenere l'indipendenza slovena.

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Referendum sull'indipendenza della Repubblica di Slovenia

«La Repubblica di Slovenia dovrebbe diventare uno stato indipendente e sovrano? (Ali naj Republika Slovenija postane samostojna in neodvisna država?)[1]»

StatoBandiera della Slovenia Slovenia
Data23 dicembre 1990
Tiporeferendum sull'indipendenza
Esito
 
98,71[2]%
No
 
4,29%
Affluenza90,83%[3]
Chiudi

Il parlamento sloveno fissò una soglia per la validità del plebiscito all'affluenza 50%+1 (la maggioranza assoluta).[5][6]

Risultati

Il 26 dicembre i risultati del referendum vennero proclamati ufficialmente da France Bučar in Assemblea. L'88,5% degli aventi diritto al voto (94,8% dei partecipanti) votarono a favore dell'indipendenza, superando quindi la soglia.[7] Il 4,0% votò contro l'indipendenza, mentre lo 0,9% emise voti non validi e lo 0,1% restituì i voti non utilizzati.[2] Il 6,5% degli elettori non partecipò alle elezioni.[7]

L'annuncio di Bučar obbligò le autorità slovene a dichiarare l'indipendenza del paese entro sei mesi. Il 25 giugno 1991 venne approvata la Carta costituzionale di base sulla sovranità e l'indipendenza della Repubblica di Slovenia e l'indipendenza venne dichiarata il giorno successivo.

42.274 persone non potevano votare, perché lavoravano all'estero o erano coinvolti in operazioni militari, e non vennero contate nel calcolo dei risultati.[2]

Note

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