Proemio dell'Odissea
versi iniziali dell'"Odissea" di Omero Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il proemio dell'Odissea è la parte iniziale (proemio) dell'opera epica del poeta Omero, che ha il compito di informare a grandi linee il lettore dell'argomento che viene trattato successivamente.


Testo
Riepilogo
Prospettiva
Originale in Greco antico |
Traduzione italiana
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Traduzione italiana
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Ἄνδρα μοι ἔννεπε, Μοῦσα, πολύτροπον, ὃς μάλα πολλὰ |
Musa, quell'uom di multiforme ingegno |
L'uomo ricco d'astuzie raccontami, o Musa, che a lungo |
Struttura del Proemio
Riepilogo
Prospettiva
Invocazione (v. 1): Come l'altro grande poema epico attribuito ad Omero, l'Iliade, anche l'Odissea si apre con l'epiclesi (o invocatio), cioè l'invocazione alla musa, affinché ispirasse il poeta nella composizione dell'opera. In tal caso la musa è una sola, poiché in epoca omerica non esisteva ancora la scissione delle muse in nove figure, a patrocinare le varie branche dell'arte.
Protasi (vv. 1-21): La protasi (o propositio), espone in grandi linee gli avvenimenti che successivamente il poeta narrerà nei ventiquattro libri del poema. Vengono brevemente esposte le vicende avventurose di Odisseo: le lunghe peripezie dopo la partenza da Troia, la morte dei suoi compagni successivamente al macello dei buoi del Sole, la segregazione di Odisseo ad Ogigia da parte della ninfa Calipso, il ritorno ad Itaca ostacolato da Poseidone (per l'accecamento del figlio, il ciclope Polifemo), per poi essere sancito dal concilio divino.
Questo proemio, come anche quello dell'Iliade, altro poema epico attribuito ad Omero, costituisce il modello per i successivi poemi epici e anche della letteratura cavalleresca.
Particolarità
A differenza del proemio dell'Iliade, quello dell'Odissea presenta una successiva ripresa dell'invocazione della Musa, al decimo verso. Tale elemento sarà poi ripreso nel proemio dell'Eneide di Virgilio.
Elementi lessicali
Il testo greco inizia, segnando già il primo stacco con l'Iliade, con il termine ándra (ἄνδρα), cioè uomo, essere umano (tradotto anche come eroe). Si comprende quindi subito che l'Odissea rappresenta essenzialmente la narrazione pur sempre delle vicende riguardanti Odisseo, spostando però in un primo piano l'uomo, e quindi Odisseo stesso. Il personaggio di Odisseo è inoltre immediatamente connotato dal primo aggettivo del testo, cioè polytropon (πολύτροπον). Esso ha svariati significati, fra cui quello letterale "dalle molte direzioni" e quelli figurati "versatile", "multiforme" e anche "sballottato dal destino". Quindi questo aggettivo va a sottintendere due peculiarità di Odisseo: le continue avversità del fato da lui subite, e quindi una profonda sofferenza, ma anche le diverse sfaccettature della sua intelligenza e della sua scaltrezza, le diverse modalità che lo portano a superare quelle stesse avversità.
Note
Voci correlate
Collegamenti esterni
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