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suddivisione amministrativa del tardo Impero romano, esistita dal 347 al VI secolo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La prefettura del pretorio dell'Illirico (latino: praefectura praetorio per Illyricum; greco: ἐπαρχότης/ὑπαρχία τῶν πραιτωρίων τοῦ Ἰλλυρικοῦ) era una delle quattro grandi prefetture del pretorio in cui fu diviso il tardo Impero romano. Il centro amministrativo della prefettura fu inizialmente Sirmio, e poi, dopo il 379, Tessalonica.[1][2] Prese il nome dalla vecchia provincia romana dell'Illirico, e al suo apogeo comprendeva la Pannonia, il Norico, Creta e gran parte dei Balcani tranne la Tracia.
Prefettura del pretorio dell'Illirico | |
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L'Impero romano e le sue 4 prefetture del pretorio attorno al 395. | |
Informazioni generali | |
Capoluogo | Sirmium (347-361, 375-379, 388-391), Tessalonica (395 - VI secolo?) |
Dipendente da | Impero romano (347-361, 375-379, 388-391), Impero romano d'Oriente (395-VI secolo) |
Suddiviso in | 3, poi 2 diocesi: Dacia, Macedonia, Pannonia (rinominata Illirico nel 379 e ceduta all'Impero d'Occidente nel 395) |
Evoluzione storica | |
Inizio | 347 |
Fine | VI secolo? |
A differenza delle altre tre prefetture "classiche" che sono menzionate nella Notitia dignitatum (Gallia, Italia e Oriente), la storia amministrativa dell'Illirico durante il IV secolo fu turbolenta, poiché fu soppressa, ripristinata e divisa varie volte.[3]
Inizialmente i territori comprendenti la prefettura appartenevano alla Prefettura d'Italia, Illirico e Africa, quando venne istituita nel 337 in seguito alla spartizione dell'impero tra i figli di Costantino I. Sembra che le tre diocesi di Macedonia, Dacia e Pannonia furono per la prima volta raggruppate in una separata prefettura del pretorio nel 357 da Costanzo II. Continuò a esistere fino al 361, quando venne soppressa dall'imperatore Giuliano, e tornò di nuovo in vita nel 375-379 sotto Graziano.[4]
Nel 379 la Diocesi di Pannonia fu di nuovo aggiunta all'Italia come "diocesi dell'Illirico", mentre Macedonia e Dacia ("Illirico orientale") per un breve periodo furono governate direttamente da Teodosio I da Tessalonica.[5]
Negli anni successivi anche Dacia e Macedonia furono incorporate nella prefettura d'Italia, tranne per il periodo 388-391, quando costituirono una prefettura separata.[4]
Dopo la morte di Teodosio nel 395 e la permanente divisione dell'Impero la ricostituita prefettura dell'Illirico incorporò le diocesi di Macedonia e Dacia, con Tessalonica come capitale. Tuttavia, l'Impero romano d'Occidente, specialmente durante la reggenza del generale Stilicone, continuò a rivendicare a loro la prefettura fino al 437, quando Galla Placidia e Valentiniano III riconobbero la sovranità dell'Impero d'Oriente sulla prefettura.[6]
Sembra che la capitale della prefettura fu di nuovo spostata per un breve periodo (437-441) a Sirmio,[7] ma gli storici dibattono sullo spostamento poiché i Balcani settentrionali erano devastati dalle invasioni.
L'intenzione di Giustiniano I di spostare la capitale alla città da lui costruita di Justiniana Prima negli anni 540 non si realizzò.[8]
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