Pietà di Villeneuve-lès-Avignon
dipinto di Enguerrand Quarton Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Pietà di Villeneuve-lès-Avignon o Pietà d'Avignone è un dipinto attribuito al pittore francese Enguerrand Quarton realizzato circa nel 1444-1466 e conservato al Museo del Louvre a Parigi in Francia.
Pietà di Villeneuve-lès-Avignon | |
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Autore | attribuzione a Enguerrand Quarton |
Data | 1444-1466 circa |
Tecnica | tempera e oro su tavola |
Dimensioni | 162×218 cm |
Ubicazione | Museo del Louvre, Parigi |
Storia
Riepilogo
Prospettiva
La localizzazione del pannello è sconosciuta, è stata scoperta nel 1834 da Prosper Mérimée che ha poi ricoperto la carica di Ispettore Generale dei Monumenti Storici nella Collegiale Notre-Dame de Villeneuve-lès-Avignon. Presentato nel 1904 alla mostra dei primitivi francesi, fu acquisito nel 1905 dalla società degli amici del Louvre che lo introdusse nel museo del Louvre[1][2] (inventario RF 1569). Una copia del pannello fu successivamente collocata nella Collegiata.
Attribuzione
Prosper Mérimée vide lì la mano di Giovanni Bellini e di altri maestri italiani. Dopo la sua mostra nel 1904, i litigi di attribuzione ricominciarono e alcuni, come Hulin de Loo o Bouchot, videro una scuola spagnola. Charles Sterling, nel 1938, creò il termine "Maestro della Pietà d'Avignone", ma con rammarico, disse allora, perché era, secondo lui, un semplice "nome di necessità". Lo stesso anno, un certo Marignane[3] attribuisce la paternità del panello al pittore Enguerrand Charonton, meglio conosciuto dall'ortografia Enguerrand Quarton basandosi sui risultati della pseudo-scienza radiestesica. Nel 1959 Sterling dimostra l'attribuzione a Enguerrand Quarton, questa volta in base alla tipologia della disposizione delle mani, dei volti, delle pieghe o della struttura delle rocce, in confronto con i due tavoli certamente per mano di Quarton, la Madonna della Misericordia della famiglia Cadard e l'Incoronazione della Vergine[4]. La maggior parte degli storici dell'arte ora accetta di vedere Enguerrand Quarton, solo Albert Châtelet[5] e Jacques Thuillier[6] rifiutano ancora la paternità della Pietà, secondo Dominique Thiébaut[7].
I posteri
Il dipinto fa parte di "105 opere decisive della pittura occidentale" che costituisce il Museo immaginario di Michel Butor[8].
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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