Loading AI tools
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
I Pictoni furono un popolo gallico che, a seconda delle fonti e delle epoche, sono stati anche chiamati Pitti (che è pure il nome di un antico popolo scozzese, i Pitti), o, ben dopo la conquista romana della Gallia, Pictavi.
I confini del territorio dei Pictoni sono desumibili a partire da tre elementi:
A partire da questi elementi, può stabilirsi con certezza che il loro territorio, prima della conquista romana, si estendeva sul dipartimento attuale della Vienne e di Deux-Sèvres, vale a dire l'Alto Poitou. È probabile, ma non certo, che Vandea non ne facesse parte, forse essendo occupata dagli Ambiliati.[1] Che il loro territorio, prima della conquista romana, si estendesse fino alla Loira, su tutto il corso inferiore, è un'ipotesi che è stata presto abbandonata. In ogni caso, dopo la conquista della Gallia, i tre dipartimenti formano un insieme che dura fino alla Rivoluzione francese, ossia più di diciotto secoli.
La «capitale» dei Pictoni era Lemonum, nome celtico dell'attuale Poitiers, che assume il significato di «olmeto». Questo termine deriverebbe dal gallico «Lemo-» Olmo (che corrisponde esattamente all'irlandese «Lem-» con lo stesso significato), latinizzata in Lemonum divenuto poi Poitiers, cioè la «città dei Pictoni». Lemonum era un oppidum situato su un vasto promontorio alla confluenza dei fiumi Clain e Boivre.
Poco prima della conquista romana, sembrerebbe che lo stato pittone fosse organizzato secondo l'antico sistema monarchico celtico, e non con quello che prevedeva la nomina di un vergobret.
Molti nomi di tribù confinanti ci sono stati tramandati, come gli Ambiliati o Ambilatri (nell'attuale Vandea), gli Agesinati, e gli Agnuti o Anagnuti.
Durazio era il re dei Pictoni all'epoca della conquista, ma il suo potere appare essere limitato da quello dei capi guerrieri pittoni.
Il Poitou dell'epoca celtica conobbe una circolazione monetaria originale dalla fin del II secolo a.C., costituita da esemplari in elettro. Come la maggior parte della monetazione gallica, essa era ispirata allo statere macedone, e alle monete greche della colonia di Empúries in Catalogna.
Questi motivi ispireranno direttamente la monetazione dei Namneti, tanto erano importanti l'influenza politica e la stabilità economica dei Pictoni su questa regione della Loira. La monetazione si arricchisce presto di un motivo peculiare della nazione dei Pittoni: la mano aperta al di sotto del cavallo.
Monete come queste si ritrovano in abbondanza nella Vienne e nel Deux-Sèvres e,in piccola quantità, nella Vandea.
Esiste anche, del I secolo a.C., una serie d'argento, ornata di un cavaliere alato che salta un fiore del tipo di lys, che si avvicina agli esempi monetali dei Biturigi. Il suo carattere propriamente pittone è pertanto meno certo.
I Pittoni erano tra quei popoli che potevano sentirsi minacciati dalle migrazioni degli Elvezi verso il territorio dei Santoni, nel caso in cui essi fossero giunti dalla parte nord del Massiccio Centrale. Essi avevano dunque tutto l'interesse a un intervento di Giulio Cesare.
Proprio come i Santoni, anch'essi fornirono Cesare di una flotta, nel 56 a.C. Il loro capo Durazio restò fedele a Cesare all'epoca dell'insurrezione del 52 a.C. Ciononostante, Vercingetorige nel chiedere rinforzi a tutti i popoli della Gallia, si rivolse anche ai Pictoni, chiedendo ed ottenendo l'invio di 8000 uomini. Il popolo dei Pictoni era dunque diviso: il contingente favorevole a Vercingetorige raggiunse il capo degli Anducavi Dumnacos ad Angers, che si diresse allora verso Lemonum per assediarvi Durazio. Questi inviò un corriere al legatus romano Gaio Caninio, che giunse dal territorio dei Ruteni a fornirgli il suo appoggio. Ma, avendo con sé delle truppe di poco valore, si costruì un castrum nel qual riuscì validamente a resistere all'assalto portatogli da Dumnacos e protrattosi per vari giorni.
Alla fine Dumnacos fu messo in fuga dalla notizia dell'arrivo del legato Gaio Fabio che, ottenuta l'alleanza dei popoli compresi tra il Beauvais e Tours, muoveva a sostegno di Caninio.
Per l'essere restata in maggioranza fedele a Giulio Cesare, la città pictone[2] fu probabilmente incrementata del territorio degli Ambiliati e degli Agnuti (probabilmente la Vandea).
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.