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Patrimoni dell'umanità della Corea del Sud

siti UNESCO in Corea Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Patrimoni dell'umanità della Corea del Sud
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I siti dell'UNESCO sono monumenti, centri storici, parchi archeologici e naturali, luoghi che rappresentano il patrimonio naturale e culturale dell'uomo sulla Terra. La Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale, adottata dall'UNESCO nel 1972, prevede che i beni candidati possano essere iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale come patrimonio culturale, patrimonio naturale o paesaggio culturale.[1][2]

Mappa dei patrimoni dell'umanità in Corea del Sud. I punti blu indicano i siti dolmenici, i punti arancioni i monasteri di montagna, e i punti verdi le piane di marea. Seul ospita tre proprietà separate. Ci sono 18 tombe reali della dinastia Joseon e nove Seowon, non mostrati sulla mappa.

La Repubblica di Corea ha accettato la convenzione il 14 settembre 1988, rendendo i suoi siti storici candidati includibili nella lista UNESCO.[3] I primi tre siti della Corea del Sud, il tempio Haeinsa, il santuario di Jongmyo, e Bulguksa e Seokguram vennero aggiunti alla lista durante la 19ª sessione del Comitato del patrimonio mondiale a Berlino nel 1995.[4] Al 2023, ci sono 16 siti patrimonio dell'UNESCO in Corea del Sud,[3] e 12 candidati a far parte della lista.[5]

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Siti patrimoni dell'umanità

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Candidature

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Affinché un sito possa essere inserito all'interno dell'elenco del patrimonio mondiale dell'umanità, si deve seguire un iter che inizia con la redazione della tentative list, ovvero una lista di siti che il Paese interessato considera meritevoli di far parte dei patrimoni. Un sito non presente in questa lista non verrà preso in considerazione durante gli annuali incontri del Comitato del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO. Ogni sito dichiarato Patrimonio dell'Umanità viene automaticamente cancellato dalla tentative list.[7]

Al 2023, la Corea del Sud ha dodici siti candidati sulla tentative list:[5]

  1. Il sito archeologico di Kangjingun Kiln (dal 1994)
  2. La riserva naturale del monte Soraksan (dal 1994)
  3. I siti di fossili di dinosauro lungo la costa meridionale (dal 2002)
  4. Le antiche fortezze sulle montagne della Corea centrale (dal 2010)
  5. I petroglifi di Daegokcheon (dal 2010)
  6. Le saline di Yeonggwang e Sinan (dal 2010)
  7. Le zone umide di Upo (dal 2011)
  8. Naganeupseong, città fortezza e villaggio (dal 2011)
  9. Il villaggio di Oeam (dal 2011)
  10. Mura della città di Seul (dal 2011)
  11. Buddha di pietra e pagode presso il Tempio Unjusa di Hwasun (dal 2017)
  12. Resti archeologici del tempio Hoeamsa di Yangju (dal 2022)
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