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Il Movimento Umanista è un'organizzazione internazionale volontaria che, tramite lo strumento della nonviolenza attiva e della non discriminazione, promuove lo sviluppo umano in senso sociale e personale. Non è un'istituzione e non ha uffici in nessuna parte del mondo. Nasce in Argentina nel 1969 prendendo ispirazione dall'ideologia che si riferisce al Nuovo Umanesimo o Umanesimo Universalista del suo fondatore Mario Rodríguez Cobos, conosciuto sotto lo pseudonimo letterario di "Silo".

Thumb
Il Nastro di Möbius arancione, simbolo di diversi partiti umanisti.

Il Nuovo Umanesimo si concentra sul superamento del dolore e della sofferenza a livello personale, interpersonale e sociale. Esso definisce la violenza come qualsiasi cosa che provochi sofferenza agli esseri umani nella loro generalità. In relazione a ciò va considerato che la violenza può presentarsi sotto aspetti differenti, quindi non solo nella più evidente e conosciuta forma di violenza fisica, ma anche in quella economica, religiosa, psicologica, sessuale, etnica, ecc.

Le idee di base del Movimento Umanista sono espresse nel Documento del Movimento Umanista e nella bibliografia consultabile sul sito ufficiale[1].

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Introduzione e filosofia di base

Il Nuovo Umanesimo si basa su due punti principali:

  • Reciprocità – intesa come il trattare gli altri come vorremmo essere trattati e,
  • Coerenza –intesa come pensare, sentire e agire nella stessa direzione

Il progetto del Movimento Umanista consiste nel superamento del dolore e della sofferenza nella società umana con l'eliminazione di tutte le forme di violenza (economica, fisica, psicologica, discriminatoria ecc.) presenti attualmente nella società. La metodologia utilizzata è la nonviolenza attiva.

Il Nuovo Umanesimo promuove l'Atteggiamento Umanista:

  • Porre l'essere umano come il valore ed interesse centrale, nel senso che niente è al di sopra dell'essere umano e nessun essere umano è al di sopra di un altro.
  • Affermare l'uguaglianza di tutti gli esseri umani.
  • Riconoscere la diversità personale e culturale, affermando le caratteristiche di ciascun gruppo umano e condannando la discriminazione, causata da differenze economiche, razziali, etniche o culturali.
  • Sviluppare conoscenze al di là dei limiti imposti da pregiudizi accettati come verità assolute ed immutabili.
  • Affermare la libertà di idee e credenze.
  • Ripudiare la violenza in tutte le sue forme.
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Le origini e la storia

Verso la fine degli anni Sessanta, l'argentino Mario Rodríguez Cobos, detto Silo, formò un gruppo per studiare la crisi personale e sociale in atto nel mondo. Questo gruppo, ed altri come questo, formatisi attorno ai suoi scritti, crebbero e svilupparono quello che più tardi venne definito Movimento Umanista.

Spesso si dice che il Movimento Umanista sia nato il 4 maggio 1969 con il discorso di Silo “La guarigione dalla Sofferenza” tenuto a Punta de Vacas, in Argentina. A causa della dittatura militare, in corso in quel periodo, il discorso fu permesso solo a condizione che fosse tenuto sulle Ande, lontano da qualsiasi più vicina città.

Questi primi gruppi affrontarono campagne contro la repressione e la disinformazione mentre crescevano e si espandevano in tutto il Latino America. Questa crescita si rafforzò quando alcuni dei membri, liberamente o a causa di esili politici, presero residenza in vari paesi dell'Europa, Asia e Americhe.

Nel 1975, un centinaio di membri di differenti paesi si riunirono a Corfù, in Grecia, per concordare proposte, obiettivi e un'organizzazione rudimentale che sarebbe stata testata nei 4 anni a venire.

Agli inizi degli anni Ottanta, il Movimento era presente in 42 paesi. Nel 1981, la Comunità per lo Sviluppo Umano organizzò un giro di letture per l'Europa e l'Asia. Lo Sguardo Interno, Il Paesaggio Interno, e il Libro della Comunità iniziarono ad essere pubblicati e tradotti in molte lingue.

Nel 1983, il Movimento fu suddiviso in Consigli (vedi Organizzazione) e il modo di lavorare fu definito in un materiale chiamato Le Norme. Nel 1984 fu fondato il Partito Umanista, seguito dai Verdi.

Dopo il lancio dell'Internazionale Umanista nel 1989, la strategia fu di rivolgersi ancora una volta allo sviluppo del Movimento Umanista in una forma più generale e allo sviluppo della struttura. Iniziò un periodo in cui si mise radici nei quartieri, con l'apertura di Centri di Comunicazione e con la pubblicazione di centinaia di giornali di quartiere in tutto il mondo.

Nel 1993 fu pubblicato il Documento del Movimento Umanista. Il primo Forum Umanista si tenne a Mosca, in Russia, e fu fondato il Centro Mondiale di Studi Umanisti.

Fino al 1995 la direzione del Movimento Umanista si mosse verso una fase di crescita massiccia con l'apertura di 10 nuovi paesi in Africa, Asia e Caraibi. Ciò fu possibile principalmente grazie all'apertura dei Centri delle Culture.

L'anno 1999 vide il distaccamento del primo Consiglio autonomo (Consiglio 2) dal Consiglio originale (Consiglio 1) avendo raggiunto i requisiti richiesti dalle Norme.

Nel dicembre 2000, con la creazione di ulteriori 9 Consigli autonomi, le condizioni erano poste per un incontro inaugurale dell'Assemblea dei Coordinatori Generali a Mar del Plata nel gennaio del 2001: ogni Coordinatore Generale come orientatore di un consiglio autonomo.

Nel dicembre 2001, tutti i Consigli precedentemente orientati da Silo divennero indipendenti ed avendo nuovi piani in mente egli decise di cogliere l'opportunità all'incontro di gennaio 2001 di ritirarsi dall'Assemblea dei Coordinatori Generali.

A dicembre 2007 sono 441 i Consigli che hanno raggiunto la propria autonomia.

A fine luglio 2009 si sciolgono i Consigli e cessa di esistere sia L'Assemblea di Coordinatori Generali sia la struttura del Movimento Umanista, gli Organismi del Movimento Umanista diventano indipendenti e hanno ognuno una propria struttura organizzativa indipendente.

A settembre 2010, Silo muore nella sua casa di Mendoza.

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Organizzazione

Come dichiarato nel Documento del Movimento Umanista gli umanisti non credono che la propria forma organizzativa sia né la migliore né che sia indiscutibile. In tal senso il Movimento ha avuto svariate forme organizzative che si sono succedute le corso della sua storia. Sul sito web ufficiale[2] si legge:

«Il MU non è una istituzione anche quando dia luogo a numerosi raggruppamenti e organizzazioni.

Gli organismi sorti fino ad oggi dal MU sono il Partito Umanista, La Comunità per lo Sviluppo Umano, la Convergenza delle Culture, Mondo senza Guerra e senza Violenza, e il Centro Mondiale di Studi Umanisti.

Sebbene questi organismi abbiano forme organizzative specifiche che gli permettono di portare avanti le proprie attività, il MU in se stesso non ha nessun tipo di organizzazione e costituisce l'ambito di convergenza e intercambio dei membri dei diversi organismi.

Le attività che sviluppano le persone che partecipano al MU dipendono dalla libera iniziativa di ognuno.[3]»

In tal senso si considerano parte del Movimento Umanista tutte le persone che partecipano in uno di questi organismi, in qualche apparato o associazione che si definisce umanista ed anche le persone che semplicemente dichiarano di essere d'accordo con il Documento del Movimento Umanista. Ogni associazione umanista ha le sue specifiche regole organizzative.

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Organismi

Il Movimento Umanista sviluppa organizzazioni ufficiali, identificate come Organismi, nei campi della politica, del sociale e della cultura, in accordo con i requisiti legali del paese in cui il Movimento Umanista si è sviluppato. La strategia del Movimento Umanista è di promuovere i seguenti 5 organismi in ogni paese del mondo in cui sia possibile farlo.

  • La Comunità per lo Sviluppo Umano
  • Il Partito Umanista
  • Convergenza delle Culture
  • Il Centro Mondiale di Studi Umanisti
  • Mondo senza Guerre e senza Violenza

La Comunità per lo Sviluppo Umano

La Comunità per lo Sviluppo Umano creata nel 1981, è un'organizzazione sociale e culturale che lavora per la non-violenza attraverso la trasformazione sociale e personale: vale a dire attraverso la trasformazione delle strutture della società e il modo in cui gli individui agiscono nel mondo.

La Comunità ha i seguenti obiettivi:

  • Creare le condizioni per cui gli esseri umani possano essere liberi, non violenti e possano vivere nella solidarietà con gli altri, dare direzione e senso alle loro vite occupandosi del proprio destino e della lotta sociale per migliori condizioni nel campo dell'educazione, della salute e della qualità della vita permettendo ad ogni persona di evolvere senza ostacoli.
  • Costruire una nuova forza morale che possa servire come riferimento sociale e personale.

La Comunità lavora nella società nei campi dell'educazione, della salute, della cultura e della qualità della vita. In ognuno di questi campi denuncia tutto ciò che ostacola lo sviluppo dell'essere umano, appoggiando invece le azioni che lo favoriscono.

Le caratteristiche chiave del lavoro della Comunità sono:

  • Volontariato – il dare disinteressato permette alla vera dimensione umana di apparire
  • Comunicazione diretta – permette di superare l'isolamento e di impegnarsi personalmente
  • Nonviolenza attiva – intesa come metodologia di azione e come strumento interno ed esterno che migliora la vita.

I documenti ufficiali della Comunità possono essere trovati nel Libro della Comunità.

Il Partito Umanista

L'idea del Partito Umanista come partito politico nacque l'8 marzo del 1984, come raccomandazione dal Dipartimento Degli affari Sociali della Comunità per lo Sviluppo Umano. Iniziarono così a nascere vari Partiti Umanisti nel mondo e il 4 gennaio del 1989 a Firenze, in Italia, fu tenuto il primo congresso dell'Internazionale Umanista.

Durante questo evento, furono creati i documenti base, incluso la Dichiarazione dei Principi, Le Tesi, Le Basi per l'azione politica e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

I paesi in cui ha un maggiore peso politico sono principalmente il Cile e l'Argentina.

In Cile il Partito Umanista è stato il primo partito che si è legalizzato dopo la caduta della dittatura di Pinochet, e ha inizialmente fatto parte della coalizione che ha sconfitto alle elezioni il partito dell'ex dittatore. Ha ottenuto nel 1990 l'elezione di una deputata nazionale, Laura Rodriguez, la prima rappresentante del Partito Umanista eletta nel mondo. Dal 2003 partecipa alla coalizione Juntos Podemos Más, insieme al Partito Comunista del Cile, alla Sinistra Cristiana del Cile e ad altri movimenti e partiti di sinistra. Un esponente del Partito Umanista, Tomás Hirsch, è stato il candidato della coalizione alle elezioni presidenziali del 2005, ottenendo il 5,5% dei voti.

Anche in Argentina il Partito Umanista ha ottenuto diversi eletti nelle amministrazioni locali, di cui la più nota è Lia Mendez, che è stata eletta in passato nel parlamento locale di Buenos Aires.

Nell'ottobre del 1993, il secondo congresso dell'Internazionale Umanista fu tenuto a Mosca, in Russia, dopo di che il Documento del Movimento Umanista venne incorporato come testo base. Questo documento aveva circolato precedentemente come capitolo 6 del Libro Lettere ai miei amici.

Nel 1999, corpi di coordinazione regionale del Partito Umanista furono creati in Sud America e in Europa. I corpi regionali di Africa e Asia dovrebbero essere formati nel 2006.

Nel 2014 il Partito Umanista spagnolo, guidato dal segretario generale Arturo Viloria Funtes, è stato presente alle elezioni europee, ottenendo 15.278 voti (0,09%), con punte massime di rappresentanza a Las Palmas (647 voti, 0,22%) e Tenerife (559 voti, 0,20%)[4][5].

In aggiunta al Partito Umanista, la Comunità per lo Sviluppo Umano raccomandò più tardi anche la formazione di un partito basato sull'approccio ecologista del Nuovo Umanesimo. La seguente formazione del partito chiamato I Verdi creò molta confusione in Europa dove sia I Verdi che Il Partito dei Verdi si trovarono a fronteggiarsi l'uno contro l'altro nelle elezioni. Ciò portò un grande malumore nel Partito dei Verdi (vedi la sezione sotto riguardo ai conflitti con altre organizzazioni).

Alla fine, le politiche ambientali dei Verdi vennero incorporate nel Partito Umanista.

I documenti ufficiali del Partito Umanista possono essere trovati nel Libro dell'Internazionale Umanista.

Critiche

In Francia, gli umanisti sono stati indicati come setta dalla commissione d'inchiesta parlamentare sulle sette in Francia[6] nel contesto di una ricerca sul finanziamento pubblico di organizzazione settarie del 1995-96.

Secondo fonti umaniste venne realizzata contro gli umanisti una campagna di repressione violenta nel Latino America e poi di diffamazione in Europa (tra cui la Francia) sin dalle sue origini[7].

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Principi e proposte fondamentali del Partito Umanista

L’essere umano come valore centrale

Una sintesi del pensiero umanista in campo sociale è “Niente al di sopra di un essere umano e nessun essere umano al di sotto di un altro”. Questo conduce, nella pratica, a lottare per la piena realizzazione dei diritti umani contenuti nella Dichiarazione Universale del 1948 e a pretendere una società in cui a ogni persona vengano garantiti libertà di scelta, salute ed educazione gratuite, casa e mezzi di sussistenza adeguati, senza distinzioni di nazionalità, sesso, età, religione e condizione sociale.

Nonviolenza attiva

Il PU rifiuta ogni tipo di violenza, da qualsiasi parte provenga e qualunque sia la sua giustificazione. La nonviolenza come metodologia d’azione, unita all’organizzazione, costituisce per gli umanisti la forma di lotta più efficace. Propugna il disarmo e il dialogo come mezzo per la soluzione dei conflitti nazionali e internazionali; si oppone alle “guerre umanitarie”; denuncia il pericolo della corsa al riarmo nucleare.

Un'alternativa al sistema neoliberista

Il Partito Umanista sostiene la necessità di mettere radicalmente in discussione l'intero sistema neoliberista dalle sue radici: la relazione tra capitale e lavoro e la speculazione finanziaria, che è la base instabile e aleatoria di questo sistema.

Il Partito Umanista ritiene che oggi esistano le possibilità tecnologiche per risolvere, a breve termine e per vaste zone del mondo, i problemi della piena occupazione, dell'alimentazione, della salute, della casa, dell'istruzione. Se queste possibilità non si trasformano in realtà, è solo perché l'attuale, primitiva organizzazione sociale lo impedisce: da una parte il grande capitale determina le scelte dei governi, sempre più improntate alla cancellazione dello stato sociale, e dall'altra non crea nuovi posti di lavoro, giacché preferisce destinare alla speculazione finanziaria gli enormi profitti prodotti dal lavoro stesso.

Tutto ciò resterà un problema irrisolvibile fino a che l'impresa, il suo destino, le sue scelte strategiche rimarranno in mano ai manager e i lavoratori non parteciperanno direttamente alla gestione e direzione dell'azienda e fino a che non esisterà una democrazia reale, in cui la popolazione possa determinare le priorità della spesa pubblica.

Non discriminazione

Il PU sostiene l’uguaglianza di tutti gli esseri umani e propugna il riconoscimento e il rispetto delle diversità personali e culturali, considerandole una ricchezza e lotta perché tra tutti gli esseri umani esista una reale parità di diritti e di opportunità.

Pertanto si oppone alle restrizioni all’immigrazione, propone il riconoscimento della parità di diritti tra immigrati e cittadini italiani e aspira alla realizzazione di un modello di società interculturale.

Libertà di scelta e democrazia reale

Solo a partire dalla possibilità di scegliere veramente tra le condizioni in cui si trova a vivere, l'essere umano conquista la sua dimensione reale. La possibilità di scelta tra i diversi campi dell'attività umana è quindi l'unica, concreta espressione di libertà. Pertanto il PU si oppone a ogni forma di autoritarismo e di monopolio.

Nel campo politico questa aspirazione si traduce nell'esistenza di vere opzioni, passando dalla democrazia formale a una democrazia reale e partecipativa, in cui ogni cittadino abbia la possibilità di influire sulle scelte che lo riguardano.

Per passare dalla democrazia formale a quella reale, è anzitutto necessario realizzare un maggiore e concreto decentramento degli organismi decisionali; abilitare forme di consultazione permanente della popolazione, utilizzando le possibilità offerte dalla tecnologia informatica, consultazioni che abbiano valore vincolante e non quello di meri sondaggi manipolabili; produrre così una riduzione del potere decisionale degli eletti, il cui ruolo dovrà essere solo di coordinare e di implementare le scelte fatte dai cittadini; disporre comunque di un sistema elettorale che tuteli le minoranze e garantisca una reale rappresentanza a tutte le forze politiche; nel frattempo promulgare una legge di responsabilità politica, che obblighi gli eletti a mantenere le promesse elettorali, pena la perdita della carica.

Convergenza delle Culture

Convergenza delle Culture si formò nel 1995 a Milano, Barcellona e Marsiglia come risposta alla crescente situazione di difficoltà provocata dall'arrivo di immigrati in Europa.

Gli obiettivi di Convergenza delle Culture sono:

  • Recuperare le idee, credenze e attitudini umaniste in ogni cultura.
  • Promuovere il dialogo in modo da riconoscere il valore di ciascuna cultura
  • Promuovere l'approfondimento della comprensione delle culture dei popoli per un miglior intendimento delle loro radici ed un rafforzamento intenzionale dei loro migliori aspetti.
  • Promuovere l'indagine degli abusi di potere così come i valori che il presente sistema sostiene. Aiutare ad indirizzare appropriatamente i conflitti culturali.
  • Spargere le idee dell'umanesimo universale come basi per la costruzione di una nuova cultura umana universale.
  • Approfondire il concetto di nonviolenza attiva come metodologia di azione.

Nel 2000 questa organizzazione fu riconosciuta come terzo organismo ufficiale del Movimento Umanista ed ha aperto nuovi centri a New York, Madrid, Bombay, Zurigo, Roma, Parigi, Bruxelles, Berlino, San Paolo, Buenos Aires e Santiago del Cile.

Il lavoro di Convergenza delle Culture ha portato il Movimento Umanista a contatto con persone di paesi dell'Africa e dell'Asia dove in precedente era stato poco presente e ciò ha contribuito ad una massiccia crescita dei partecipanti in queste aree verso la fine degli anni Novanta.

Il Centro Mondiale di Studi Umanisti

È un'associazione culturale che si occupa di realizzare riunioni, dibattiti e conferenze per diffusione del pensiero e della visione del movimento e della sua applicazione ai problemi della società.

Mondo senza Guerre e senza Violenza

Mondo Senza Guerre e Senza Violenza (sigla abbreviata MSGV) è un movimento sociale il cui obiettivo è la >creazione di una coscienza nonviolenta mondiale. Questa nuova coscienza sarà il passo necessario verso un mondo libero dalla violenza, non solamente nella sua espressione più crudele, le guerre e la violenza fisica, ma anche libero dalla violenza economica, razziale, religiosa, sessuale, psicologica e morale.

Mondo Senza Guerre e Senza Violenza nasce come organismo internazionale del Movimento Umanista nel 1995 con la campagna internazionale “2000 senza guerre”. Un Mondo Senza Guerre e Senza Violenza è una proposta che guarda al futuro e aspira a concretizzarsi in ogni angolo del pianeta, affinché la pacifica coesistenza delle diversità prenda il posto della violenza, affinché il rispetto dei diritti umani di ogni individuo e di tutti i popoli si sostituisca alla spregiudicata arroganza ed avidità dei “Signori della Guerra”.

Gli obiettivi:

  • Aspira a superare ogni forma di violenza
  • Lavora per porre fine alle guerre e ai conflitti armati in tutto il mondo
  • Lotta per l'abolizione delle armi nucleari
  • Vuole ottenere il disarmo proporzionale e progressivo delle armi convenzionali, il ritiro delle truppe d'invasione dai territori occupati e la rinuncia da parte dei governi a utilizzare la guerra come strumento per risolvere conflitti.
  • Crea vincoli tra i movimenti antibellici del mondo, per connettere tra loro i valori del pacifismo e della nonviolenza
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Internazionale Umanista

Nel 1989 è stata fondata l'Internazionale Umanista, un'organizzazione che si prefigge di coordinare l'azione dei vari partiti e organismi del Movimento Umanista e di promuovere campagne politiche a livello internazionale. L'Internazionale Umanista è suddivisa in varie Regionali, che operano a livello di singoli continenti. La maggior parte dei membri sono situati in America Latina e Europa Occidentale.

Membri

Ulteriori informazioni Nazione, Logo ...
NazioneLogoNome partito in lingua originaleAnno fondazione
Argentina (bandiera) ArgentinaThumbPartido Humanista8 marzo 1984
Austria (bandiera) AustriaThumbHumanistische Partei1983
Brasile (bandiera) BrasileThumbPartido Humanista de Brasil9 luglio 1985 - 5 maggio 1988
Cile (bandiera) CileThumbPartido Humanista26 maggio 1984
Islanda (bandiera) IslandaHúmanistaflokkurinn25 giugno 1984
Italia (bandiera) ItaliaThumbPartito Umanista Italiano1984
Paraguay (bandiera) ParaguayThumbPartido Humanista Paraguayo1985
Uruguay (bandiera) UruguayThumbPartido Humanista de Uruguay23 maggio 1998
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Documento del Movimento Umanista

È il documento ufficiale che riassume l'ideologia del Movimento Umanista (Silo, Lettere ai miei amici, sesta lettera, in Opere Complete Vol. I, Multimage, Firenze 2000). Si riporta qui di seguito l'inizio del testo:

«Gli umanisti sono donne e uomini di questo secolo, di quest'epoca. Individuano nell'umanesimo storico le proprie radici e si ispirano agli apporti delle diverse culture, non solo di quelle che occupano in questo momento una posizione centrale. Sono, inoltre, uomini e donne che si lasciano alle spalle questo secolo e questo millennio e si lanciano verso un nuovo mondo.»

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Libri

Umanizzare la Terra (Humanizar la tierra) di Silo

Un'opera[8] composta da 3 parti: Lo Sguardo Interno, Il Paesaggio umano e Il Paesaggio Esterno. Ogni parte si occupa di un differente aspetto dell'esistenza umana.

La prima parte racconta la ricerca dell'autore e la conseguente scoperta del senso della vita. Descrive gli esercizi di meditazione chiamati esperienza di pace ed esperienza di forza e descrive una tecnica per evitare la sofferenza e il dolore nella vita chiamata i principi dell'azione valida.

La seconda parte si occupa di aspetti più psicologici, soprattutto delle questioni interpersonali che un individuo affronta durante la sua vita. Vengono trattati temi come: la fede, i sensi provvisori, dare e ricevere, contraddizione ed unità. Inoltre viene introdotto il tema della Guida Interna, un'immagine che una persona può costruire ed utilizzare.

La parte finale si occupa più delle condizioni esterne nella società, trattando temi come: la legge, lo stato, la religione, l'educazione, ecc.

Lettere ai miei amici (Cartas a mis amigos) di Silo

Lettere ai miei amici: sull'attuale crisi sociale e personale nel mondo è un libro che tratteggia la crisi nella quale società ed individui si trovano immersi secondo il punto di vista dell'autore. È l'insieme di 10 lettere che furono scritte tra il 1990 e il 1994. La sesta lettera, meglio conosciuta come il Documento Umanista e presa come documento di base dell'Internazionale Umanista, contiene il punto di vista generale rispetto: al Capitale Globale, alla Democrazia Formale contro la Democrazia Reale, alla nascita di una sensibilità umanista nel mondo, alle caratteristiche anti-umaniste e ai Fronti d'azione Umanisti. Alcuni degli altri capitoli si occupano di temi come: la coerenza personale e la solidarietà, la natura degli esseri umani, la rivoluzione sociale, le forze armate e i diritti umani.

Parla Silo (Habla Silo) di Silo

Parla Silo è un'antologia di opinioni, commenti, e discorsi tenuti da Silo tra il 1969 e il 1995.

Il libro inizia con la prima spiegazione pubblica del Nuovo Umanesimo nel discorso chiamato La Guarigione dalla Sofferenza. Continua con una sezione che contiene molte spiegazioni riguardo temi come: il significato della vita, la percezione, il volontariato, la natura dell'esistenza umana e la religiosità.

La seconda parte è una serie di presentazioni di libri date durante la pubblicazione di alcune sue precedenti opere.

La terza parte è la trascrizione di una serie di conversazioni su temi quali: Umanesimo e Mondo Nuovo, Umanesimo e la Crisi della Civilizzazione, cosa comprendiamo attraverso l'Umanesimo Universale e il Tema di Dio.

Altre opere

  • Morfologia (Morfologia) di Jose Caballero
  • Esperienze Guidate (Experiencias Guiadas) di Silo
  • Contributi al pensiero (Contribuciones al pensamiento) di Silo
  • Miti e Radici Universali(Mitos raices universales) di Silo
  • Il giorno del leone alato (El dia del leon alado) di Silo
  • Interpretazioni dell'Umanesimo di Salvatore Puledda
  • Opere complete Volume 1 di Silo
  • Opere complete Volume 2 di Silo

Tutti i libri sono liberamente scaricabili dal sito di Silo[9]; le Opere Complete di Silo sono edite in italiano dall'Associazione Editoriale Multimage

Eventi e Forum

  • Forum Umanisti Regionali, ovvero momenti d'incontro e interscambio tra realtà sociali, politiche e culturali filo-umaniste, quali i forum nordamericano a new York[10], sud-americano a La Paz (aperto dal presidente della Bolivia Evo Morales) ed europeo a Milano.
  • L'8 novembre 1997 al PalaLido di Milano ci fu un incontro del Movimento Umanista con circa 3000 partecipanti.
  • EuropeForPeace è una campagna europea per il disarmo nucleare a cui hanno già aderito premi Nobel e personalità del mondo scientifico, artistico e sociale quali: Noam Chomsky, Michail Gorbačëv, Tadatoshi Akiba, Mairead Corrigan MGuire, Reiner Braun, Angelo Baracca, padre Alex Zanotelli, Beppe Grillo.
  • Nel 2009 è stato il promotore della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza[11] che si è svolta tra il 2 ottobre 2009 e 2 gennaio 2010. È stato il più grande evento che sia mai stato organizzato per promuovere la pace e la nonviolenza. Hanno partecipato migliaia di organizzazioni, enti pubblici, istituzioni e centinaia di migliaia di persone, e ha visto l'adesione del Summit dei premi Nobel per la Pace e centinaia di personaggi della cultura, dello sport, dello spettacolo, da Josè Saramago a Isabelle Allende, da Penelope Cruz a Yoko Ono, da Yuri Cheki a Ivan Cordoba, da Claudio Baglioni a Laura Pausini.

Conflitti con altre organizzazioni

La storia del Movimento Umanista non è stata esente da conflitti con altre organizzazioni e individui.

Durante gli anni Sessanta in Argentina i gruppi iniziali si formavano chiamandosi “Potere Giovane”, ciò creò dei conflitti con la Chiesa Cattolica. Le organizzazioni umaniste, chiaramente in opposizione con il regime militare in Argentina, si trovarono sotto l'attacco del governo. Alcune persone furono arrestate e messe in prigione[12], 2 furono uccise e fu fatto un attentato per uccidere Silo.[senza fonte]

Uno studio fatto dal Professore Barr-Melej dell'Università dell'Ohio contiene delle informazioni riguardo ai primi conflitti [senza fonte].

Successivamente, con l'avvento della variante umanista del Partito dei Verdi, gli umanisti furono esposti a molti contrasti in Italia, Spagna, Inghilterra, Stati Uniti, e Germania. Alcune persone del movimento verde interpretarono il Movimento Umanista in opposizione al tema ambientale, considerando che l'umanità, e non la natura, dovesse essere al centro dell'interesse.

La risposta del Movimento Umanista fu che lo sfruttamento dell'ambiente accade perché la società sta seguendo dei valori (come il denaro, lo sviluppo economico, ecc.) che sono contrari all'essere umano. La spiegazione continuò sottolineando il fatto che se ci comportassimo seguendo veramente i valori umani, non ci sarebbero conflitti con nessuna cosa vivente.

Il rapporto conflittuale con le organizzazioni ecologiste si vede anche dalla tesi, sostenuta dagli umanisti, per cui si dovrebbe occupare dei problemi degli uomini prima che delle foche.[13]

In Inghilterra e negli Stati Uniti si è creata confusione tra il Movimento Umanista e organizzazioni come l'Associazione Umanista britannica e l'Associazione Umanista Americana che promuovono l'umanesimo secolare [senza fonte].

Critica alle organizzazioni umaniste

Secondo fonti umaniste sarebbe stata finanziata e realizzata una campagna di repressione violenta nel Latino America e poi di diffamazione in Europa sin dalle sue origini[7], perché i gruppi sostenevano la solidarietà e la lotta nonviolenta ai sistemi militaristi e violenti.

Secondo alcune fonti, il Movimento Umanista avrebbe avuto diverse caratteristiche in comune con le sette.[14]. L'accusa di essere una setta nasce dalla critica alla struttura interna che avevano le organizzazioni umaniste, dove si vedeva con sospetto la figura di grande influenza che aveva il fondatore (Mario Rodríguez Cobos) e il fatto che fossero strutturate a piramide. Sino al 2009 nell'organizzazione il membro che formava un gruppo di dieci iscritti creava un consiglio di delegati di gruppo e per questo partecipava al livello di delegato di un'équipe.[15] È da considerare però che la forma organizzativa non prevedeva un capo (come invece esiste nelle strutture a piramide) ma un'assemblea di persone, inoltre l'iscrizione e la disiscrizione è sempre stata libera. Sono state presentate agli organi competenti diverse denunce di diffamazione da parte di alcuni membri del movimento umanista, ingiustamente accusati.[senza fonte]

Si parla anche di siloismo: del resto Silo, sul tema della lotta nonviolenta, si lasciava spesso associato a figure della caratura storica di Gandhi o Martin Luther King.[16]

L'accusa che Silo fosse al capo di una setta fu fatta ripetutamente;[17] in un rapporto della chiesa evangelica in Svizzera indica inoltre il movimento ed il partito umanista come uno "psicogruppo": pur lamentando la mancanza di trasparenza sotto diversi punti di vista, la struttura gerarchica e la pratica di attività tendenzialmente psicoterapeutiche, il rapporto aggiunge che non sarebbero noti casi di membri ostacolati al momento di volersi staccare dal movimento.[18]

Alcuni ex-umanisti si sono riuniti in associazioni come la "ex-Silo". Altri ex-umanisti, pur dichiarando una divergenza di vedute o di interessi, vedono nelle critiche dei tentativi eccessivi di screditare l'organizzazione.[19]

Il Partito Umanista in Italia

In Italia il Partito Umanista (PU) venne fondato nel 1984, ma la prima partecipazione elettorale avvenne in occasione delle elezioni regionali del 1985 quando una lista con il simbolo del partito (il nastro di Moebius) fu presentata in Lombardia, Toscana, Lazio e Campania. Successivamente, il partito concorse con il proprio contrassegno o con quello dell'Alleanza Umanista alle elezioni politiche del 1987, a quelle del 1996, alle elezioni europee del 1999, quando ottenne il suo miglior risultato nazionale, lo 0,05%[20], e ad alcune competizioni elettorali regionali e amministrative. In occasione di altri appuntamenti elettorali, candidati espressione del Partito Umanista furono ospitati nelle liste di altre formazioni politiche di area progressista, come ad esempio accadde alle elezioni politiche del 2008, con la candidatura di alcuni esponenti nelle liste La Sinistra l'Arcobaleno e Per il Bene Comune, o alle elezioni europee del 2009, quando l'ex segretario del partito Giorgio Schultze fu candidato per l'Italia dei Valori.

In diverse occasioni il Partito Umanista promosse campagne politiche insieme alle altre forze di sinistra: nel 1999 presentò alla Camera dei deputati una proposta di legge sulla responsabilità politica, che obbligasse gli eletti a rendere conto del loro operato[21]; sostenne il referendum del 2003 per l'estensione dell'obbligo di reintegro dei lavoratori illegittimamente licenziati e i referendum del 2005 sulla procreazione assistita.

Per molti anni il segretario generale del partito fu Giorgio Schultze, sostituito nel 2005 da Marina Larena. Dopo un periodo di difficoltà organizzative, nel 2010 fu eletto segretario Tony Manigrasso[22][23], nel 2014 Valerio Colombo[24] e successivamente Giovanna Ubaldeschi.

Note

Collegamenti esterni

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