Il Papa della Chiesa ortodossa copta, ufficialmente Papa d'Alessandria e patriarca della predicazione di san Marco e di tutta l'Africa, conosciuto anche semplicemente come Papa di Alessandria,[1] è il primate della Chiesa ortodossa copta e uno dei tre patriarchi di Alessandria esistenti (gli altri due sono il Patriarca di Alessandria dei Copti, cattolico, e il Patriarca greco-ortodosso di Alessandria, ortodosso). Il suo trattamento è Sua Santità.[2]
Dal 4 novembre 2012 il Papa della Chiesa ortodossa copta è Tawadros II.[3]
Elezione del papa della Chiesa copta
L'elezione del Papa di Alessandria si compone di varie fasi:[4]
- Muore il Papa;
- Entro sette giorni è nominato un reggente. Il Sacro Sinodo lo sceglie al suo interno (normalmente viene nominato il decano o comunque uno dei vescovi più anziani);
- Il reggente coordina un comitato di 14 vescovi (scelti anch'essi all'interno del Sacro Sinodo) che ha il compito di valutare e soppesare i profili dei possibili candidati alla successione. I candidati devono soddisfare alcuni requisiti, che si tramandano da secoli: avere compiuto 40 anni, aver condotto vita monastica per almeno 15 anni e non avere mai contratto matrimonio;
- Allo scadere del mese che gli è stato assegnato, il comitato compila una lista di 5 (o, in rari casi, 6) candidati. La lista è pubblicata sui tre maggiori quotidiani egiziani. I fedeli hanno tre mesi di tempo per informarsi compiutamente sui profili scelti dal comitato e per farsi un'idea su chi sia il più adatto a diventare il nuovo Papa;
- Si riunisce l'assemblea elettiva. Essa è composta dai 74 vescovi della Chiesa copta, cui si aggiungono 12 rappresentanti per ciascuna diocesi, scelti tra gli anziani oppure tra i presidenti delle associazioni di beneficenza o delle organizzazioni senza scopo di lucro. Il corpo elettorale può superare il migliaio di persone;
- L'assemblea vota. Al termine dello spoglio vengono comunicati i nomi dei tre vescovi che hanno raccolto più preferenze;
- L'atto finale dell'elezione si svolge durante la Santa Messa. In un'urna d'argento vengono inseriti i cartellini dei tre vescovi. Un ministrante, opportunamente bendato, estrae un cartellino a caso. Il cartellino viene aperto e il nome del nuovo Papa viene immediatamente annunciato ai fedeli.
L'attuale sistema di elezione è in vigore dal 1957.
Storia del papato copto
Il primo capo di una Chiesa a ricevere il titolo di papa fu Eraclio di Alessandria (232-248). Scrive Eusebio di Cesarea:
«τοῦτον ἐγὼ τὸν κανόνα καὶ τὸν τύπον παρὰ τοῦ μακαρίου πάπα ἡμῶν Ἡρακλᾶ παρέλαβον»
«Ho ricevuto questa regola e questo modello dal nostro beato papa Eraclio»
Dopo il concilio di Calcedonia del 451 il patriarca di Alessandria Dioscoro I di Alessandria non accettò il risultato del concilio.
I papi copti sono stati tra le prime autorità ecclesiastiche a decidere direttamente delle nomine dei presbiteri nelle diocesi.[senza fonte]
I papi copti sostengono che la loro successione apostolica sia iniziata con San Marco evangelista ed apostolo, primo vescovo di Alessandria e fondatore della Chiesa in Africa. Secondo Eusebio si recò in Egitto durante il secondo o terzo anno di regno dell'imperatore Claudio, quindi fra il 41 e il 43 d. C.[5]
Cronotassi dei papi della Chiesa ortodossa copta
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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