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film del 1952 diretto da Tay Garnett Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Operazione "Z", anche noto come Operazione Zeta (One Minute to Zero), è un film statunitense del 1952, diretto da Tay Garnett, ambientato nella guerra di Corea.
Operazione "Z" | |
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Titolo originale | One Minute to Zero |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Stati Uniti |
Anno | 1952 |
Durata | 105 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1.37 : 1 |
Genere | guerra |
Regia | Tay Garnett |
Sceneggiatura | Milton Krims, William Wister Haines |
Produttore | Edmund Grainger |
Casa di produzione | RKO Radio Pictures |
Distribuzione in italiano | RKO |
Fotografia | William E. Snyder |
Montaggio | Robert Belcher |
Effetti speciali | Mel Berns (non accreditato), Linwood G. Dunn (effetti visivi) |
Musiche | Victor Young |
Scenografia | Albert S. D'Agostino, Jack Okey |
Costumi | Michael Woulfe |
Trucco | Mel Berns |
Interpreti e personaggi | |
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Corea, 1950. Il colonnello Steve Janowsky, istruttore per le truppe sud-coreane, deve organizzare l'evacuazione dei cittadini americani dalla penisola e preparare il terreno per lo sbarco delle forze internazionali. Impegnato a dare esecuzione agli ordini ricevuti, con il suo atteggiamento militaristico attira le antipatie di Linda Day, idealista funzionaria dell'ONU che presta assistenza ai rifugiati. Fra i due si anima un vivace scontro di opinioni e il colonnello è costretto ad allontanare la donna con mezzi sbrigativi.
In seguito il colonnello, ferito in combattimento, viene ricoverato in un ospedale giapponese dove incontra nuovamente la funzionaria e se ne innamora. Alla sua proposta di matrimonio, Linda risponde di no: ha già perso in guerra il primo marito e non vuole ripetere l'esperienza.
Una volta ristabilito, Janowsky torna in Corea e il dovere gli impone di bombardare una colonna di profughi, perché nelle loro fila si sono infiltrati numerosi guerriglieri nord-coreani. Costretto a prendere provvedimenti drastici, viene aspramente criticato per il suo cinismo e Linda, quale rappresentante delle Nazioni Unite, dovrebbe firmare un benestare ma si rifiuta. Presto tuttavia al colonnello viene dato il merito di aver salvato l'esercito internazionale e di avergli dato modo di passare all'offensiva. Riconosciuto l'errore, Linda è costretta a scusarsi.
Promosso generale e inviato a Tokyo ad organizzare le truppe, incontra di nuovo Linda, adesso anche lei innamorata e pronta a correre insieme a lui i rischi della guerra.[1]
Il produttore Edmund Grainger, già celebre per altri film di ambiente militare quali Iwo Jima, deserto di fuoco e I diavoli alati, poté realizzare questo film con il supporto dell'esercito americano, girando in Colorado e servendosi anche di riprese dal vero filmate in Corea durante la guerra. Il regista avrebbe dovuto essere Ted Tetzlaff, ma Grainger pretese un nome più "prestigioso" e la RKO assegnò il film a Tay Garnett. Ann Blyth sostituì all'ultimo momento Claudette Colbert, ammalatasi di polmonite pochissimi giorni prima dell'inizio delle riprese, ma la coppia Blyth-Mitchum non funzionò bene, per il divario di stile e di personalità fra i due.[1]
Ci fu una controversia fra la RKO e l'esercito americano, che avrebbe voluto togliere il supporto al film quando i consulenti vennero a sapere della scena in cui i profughi venivano bombardati, ma lo stesso Howard Hughes, proprietario della RKO, si oppose al taglio dell'episodio.
Tra le musiche scritte da Victor Young per questo film, venne lanciata anche la canzone When I Fall in Love, che per l'occasione venne eseguita da Doris Day. Il brano divenne poi un evergreen nell'interpretazione registrata qualche anno più tardi da Nat King Cole.
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