La cipolla d'inverno (Allium fistulosum L., 1753)[1], detta anche cipolletta,[2][3] cippolletta[4] o cipollotto,[5] è una pianta della famiglia Amaryllidaceae.[6][7]
Cipolla d'inverno | |
---|---|
Allium fistulosum | |
Stato di conservazione | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
Ordine | Asparagales |
Famiglia | Amaryllidaceae |
Sottofamiglia | Allioideae |
Tribù | Allieae |
Genere | Allium |
Specie | A. fistulosum |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Sottoclasse | Liliidae |
Ordine | Liliales |
Famiglia | Liliaceae |
Genere | Allium |
Specie | A. fistulosum |
Nomenclatura binomiale | |
Allium fistulosum L., 1753 | |
Sinonimi | |
Allium bouddae |
Tassonomia
La specie è descritta da Linneo e pubblicata per la prima volta in Species Plantarum nel 1753.[8] In base alla recente classificazione APG III, la cipolla d'inverno appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae (ex Alliaceae)
Descrizione
Originaria dell'Asia centrale[2][4][9], Cina nord-occidentale[10], Asia orientale[11] o Siberia, Allium fistulosum è una pianta erbacea perenne[12], sempreverde in climi temperati[12] e annuale in quelli rigidi, che forma cespugli alti fino a una quarantina di centimetri[9] e larghi fino a mezzo metro[13].
La cipolla d'inverno si differenzia dalla cipolla:
- per gli scapi fiorali più corti. Mostra Infiorescenze ombrelliformi di forma sferica (dai 2 ai 7 cm di diametro[13]), con fiori viola, e piccoli semi neri simili a quelli della cipolla[9].
- per i bulbi più piccoli, che sono oblungo-ovoidei, non troppo più larghi dello stelo[13], leggermente asimmetrici, bianchi o rosa e di norma proliferi.
- per le foglie, che si sviluppano in cespi dal bulbo e sono fistolose (ovvero cave[14], da cui il nome scientifico) di color verde scuro con sfumature di blu[2] (verde glauco).
Ne esistono varie cultivar, che si caratterizzano per la resistenza al freddo, il colore della buccia (rossa o bianca) e la larghezza dei gambi. Alcuni ibridi sterile sono stati ottenuti incrociando la specie con altre del suo genere, in particolare la cipolla[13].
- Campione di Allium fistulosum conservato presso il Museo di storia naturale di Tolosa
- disegno del botanico Adolphus Ypey (1813)
- Campo di cipolle d'inverno nella provincia del Guizhou, in Cina
Traduzione in altre lingue
In inglese viene indicata come Welsh onion[1][13] (dove l'aggettivo Welsh non significa gallese, ma mantiene il significato originale dell'anglo-sassone welisc, straniero[9][11]), Japanese bunching onion (cipolla a fascio giapponese)[12], e i più ambigui green onion, salad onion, spring onion (in inglese britannico) scallion (in inglese USA[13]), escallion (in Inglese giamaicano), anche se questi termini si possono riferire anche a altre piante dello stesso genere. In francese i suoi nomi comuni sono ciboule, cive, oignon d'Espagne (cipolla di Spagna), chiboule o ail fistuleux (aglio fistoloso). Viene indicata sotto i nomi di Schnittzwiebel (cipolla tagliata), Winterzwiebel (cipolla di inverno) o Frühlingszwiebel (cipolla di primavera) in tedesco, di cebolleta in spagnolo e di cebolla china (cipolla cinese) in Perù, 蔥 (pinyin: cōng ; pronunciato « tsong » in tono elevato) in cinese, negi (葱 / ネギ?) in giapponese e 파 (pa) in coreano.
Coltivazione
Sebbene in Europa la cipolla d'inverno sia soprattutto una pianta ornamentale, in altre aree del mondo è coltivata principalmente a scopo alimentare, ma non è mai divenuta un vero prodotto industriale, ed è principalmente prodotta in loco e consumata fresca[10].
Attestata in Cina fin dal II secolo a.C. e in Giappone dal VI secolo d.C.[11], la sua area di coltivazione principale si estende attualmente dall'Indonesia fino alla Siberia[10]. Risulta anche molto diffusa in Africa, nelle aree attorno al fiume Congo e negli stati che si affacciano sul Golfo di Guinea[10].
Si tratta di una specie rustica, adatta a tutti i climi (resiste al gelo, se opportunamente protetta[15], ma cresce bene anche ai tropici), che in genere cresce raramente allo stato spontaneo, e si adatta bene alla coltura in vaso[12], sui terrazzi
Richiede un suolo fresco e friabile, leggermente acido e ben drenabile, ma in generale si adatta meglio a qualsiasi tipo di suolo rispetto alla cipolla[15].
Si moltiplica per semina, per divisione dei cespi o tramite bulbo[4]. I semi si piantano in primavera[15] a dimora (fine marzo, inizio aprile) o i bulbi in autunno. Nessun trattamento pregerminativo è necessario. Se si piantano i semi, la raccolta avviene l'anno successivo quando si formano dei cespi. A lato delle piante che montano a seme, inutilizzabili per il consumo, se ne formano altre che possono essere raccolte. Ogni tanto è opportuno estirpare i cespi e ripiantare le migliori piante a 25 cm di distanza l'una dall'altra, rincalzando periodicamente le file[4].
Varietà più adatte ai climi rigidi tendono a perdere le foglie in inverno[9].
Fra i suoi parassiti più comuni compaiono tripidi, la mosca della cipolla (Delia antiqua), la falena porro (Acrolepiopsis assectella).
In colture commerciali, la raccolta viene fatta tirando i ciuffi ed i cipollotti sono venduti in fasci.
Conservazione
La cipolla d'inverno deve essere consumata fresca[1], perché non può essere essiccata. Le foglie si congelano facilmente.
In cucina
Spesso viene cotta (in fritti, zuppe e minestre), anche se è consigliato non in modo eccessivo, ma può essere utilizzata cruda (comprese le foglie) per insaporire un piatto dopo la cottura come si farebbe con l'erba cipollina o per la preparazione di insalate[10]. Le sue foglie aromatiche sono consumate sia come condimento che in insalata[2]; come quelle di altre specie possono essere servite ripiene di fiocchi di latte.[12]
Russia
Il bulbo è usato tagliato o tritato, come condimento o al posto della cipolla.
Estremo oriente
È particolarmente amato in estremo oriente (Cina, sud-est asiatico), dove è secondo per importanza soltanto alla cipolla[10][11], venendo impiegato in piatti a base di pasta, riso fritto, carne in wok, insalate, zuppe. Serve anche, tritato e servito in frittelle, come accompagnamento all'anatra alla pechinese.
Giappone
In Giappone, dove viene chiamata negi, la cipolla d'inverno è un ingrediente della zuppa misoshiru, del negimaki (involtini di carne di vitello e cipolla)[16], e spesso è utilizzata affettata come condimento in svariati piatti tra i quali teriyaki, takoyaki, zaru soba, nattō e tofu. È l'ingrediente principale del negiyaki, una versione più fina dell'okonomiyaki in cui il cavolo viene sostituito dal negi.
Utilizzi terapeutici
Possiederebbe proprietà antiscorbutiche, antisettiche, bechiche, ipoglicemizzanti[4], diuretiche, espettoranti e lassative[17].
In Cina è un ingrediente della medicina tradizionale[11].
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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