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saggio di Athanasius Kircher Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Musurgia universalis, sive ars magna consoni et dissoni, in X libros digesta[1][2] o più semplicemente Musurgia universalis è un trattato musicale in lingua latina, scritto tra il 1644 e il 1649[1] dal gesuita tedesco Athanasius Kircher e pubblicato in due volumi[1][2] a Roma nel 1650.[1][2][3][4][5][6][7]
Musurgia universalis | |
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Titolo originale | Musurgia universalis sive ars magna consoni et dissoni in X libros digesta |
Autore | Athanasius Kircher |
1ª ed. originale | 1650 |
Genere | trattato |
Lingua originale | latino |
L'opera riveste una notevole importanza nel campo della musicologia ed influenzò in modo rilevante la produzione musicale in Occidente, in modo particolare di compositori quali Johann Sebastian Bach e Ludwig van Beethoven.[3]
Kircher iniziò a lavorare alla stesura di Musurgia universalis nel 1644.[1] L'opera, che fu poi completata tra il 1648 e il 1649[1], era dedicata all'arciduca Leopoldo d'Austria.[1]
Il primo volume dell'opera venne stampato nel 1650 a Roma presso la tipografia di Francesco Corbelletti[1][7] e in parte, ovvero per le pagine che presentavano partiture musicali, forse presso la tipografia di Lodovico Grignani[7], che si occupò della stampa del secondo volume.[1][7]
La prima edizione dell'opera uscì in 1500 copie[1][3], che furono distribuita in tutte Europa.[1]
In seguito, a quarant'anni esatti di distanza dalla sua prima uscita, vi fu una ristampa dell'opera.[6]
Il trattato di Kircher si propone di esporre le basi teoriche e pratiche della musica.[1][4]
I due volumi sono suddivisi in 10 libri[1][4][5], per un totale di 1152 pagine.[4] Tra gli argomenti trattati figurano l'analisi fisico-acustica dei suoni, la musica degli antichi Greci e degli Ebrei, gli stili musicali, la teoria barocca degli affetti, la teoria dell'armonia delle sfere, ecc.[1]
Nel Libro VIII, Kircher espone una propria teoria nota come musurgia mirifica, secondo la quale sarebbe possibile realizzare dei componimenti musicali senza conoscere la musica.[1][4][5] Nella quarta e ultima parte di questo libro, Kircher parla anche di uno strumento di sua invenzione, l'arca musarithmica.[4]
L'opera è corredata di numerose tavole e illustrazioni.[1] Tra le illustrazioni più celebri vi è quella in cui sono raffigurati degli uccelli con gli spartiti del loro canto: questa illustrazione, in seguito ripresa in molti libri per bambini nel Regno Unito, influenzò anche compositori quali Beethoven e Rameau.[3]
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