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Musica e dischi è stata la più prestigiosa e longeva rivista musicale specializzata italiana[1].
Nata nell'ottobre 1945 a Milano, con la denominazione Musica (Dischi verrà aggiunto nel secondo numero) ed il formato da quotidiano, per iniziativa del giornalista e musicologo Aldo Mario De Luigi, ex dirigente discografico della VCM (l'attuale Emi), esce con cadenza mensile.
Nei primi tempi la rivista si occupa esclusivamente di musica classica ed è venduta solo tramite abbonamento, ma già negli anni '50 inizia a spaziare nel jazz e nella musica leggera.
È in questo periodo che inizia a dare uno spazio maggiore alle recensioni dei dischi e a pubblicare, a partire dal 1960, le prime classifiche dei singoli più venduti in Italia.
Nel 1968, con la morte del fondatore, la direzione è stata assunta dal figlio, Mario De Luigi, che ne rimase direttore fino alla sua chiusura.
È diventata un punto di riferimento per tutti i lavoratori del settore, anche per via dell'annuario Chi e dove (che racchiude annualmente tutti gli indirizzi delle case discografiche, degli studi di registrazione e dei produttori musicali italiani).
Nel numero 735, pubblicato a dicembre 2009, viene annunciato dal direttore il trasferimento, a partire da marzo 2010, della rivista esclusivamente in formato digitale cessando quindi la pubblicazione cartacea, dopo 65 anni, per diventare un periodico online.
Il 30 aprile 2014 De Luigi ha annunciato dopo 783 numeri la cessazione delle pubblicazioni anche in digitale.[2] Il numero di giugno con in copertina Jacques Brel è stato l'ultimo pubblicato.[3]
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