Museo diocesano (Sarzana)
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Il museo diocesano di Sarzana, in provincia della Spezia, venne aperto al pubblico nel 2003 con l'obiettivo di conservare e valorizzare parte del patrimonio storico-artistico proveniente dalla Concattedrale di Santa Maria Assunta e da alcune chiese del territorio della bassa val di Magra, in quella che era l'antica diocesi di Luni, divenuta poi diocesi di Luni-Sarzana.
Museo Diocesano di Sarzana | |
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L'oratorio della Misericordia, sede del museo | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Sarzana |
Indirizzo | Piazza Firmafede, snc |
Coordinate | 44°06′41.9″N 9°57′49.42″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Arte sacra |
Periodo storico collezioni | Dal X secolo d.C. ad oggi |
Istituzione | 2003 |
Apertura | 2003 |
Proprietà | Diocesi della Spezia-Sarzana-Brugnato |
Gestione | Associazione culturale "Firmafede" |
Direttore | Barbara Sisti |
Visitatori | 1 900 (2022) |
Sito web | |
Il museo ha sede nell'antico oratorio della Misericordia o "dei Neri", confraternita fondata il primo aprile 1578. L'edificio storico sorge su una struttura preesistente, forse un antico oratorio o una chiesa cimiteriale. L'oratorio fu soppresso alla fine dell'Ottocento ed utilizzato da cittadini laici con l'obbiettivo di continuare ad aiutare il prossimo. Alcuni di loro fondarono successivamente la Pubblica Assistenza "Misericordia e Olmo". L'ente assistenziale, che ancora oggi porta questo nome, nella seconda metà del Novecento viene spostato in una nuova sede fuori dal centro storico di Sarzana. Nei primi anni Duemila i locali dell'oratorio vengono ristrutturati e adeguati per ospitare le opere d'arte che costituiscono il patrimonio artistico del Museo Diocesano.
All'Ottocento risale anche la costruzione della casa del custode annessa all'oratorio, successivamente ristrutturata e inglobata anch'essa nell'attuale percorso museale.
Il percorso espositivo del Museo Diocesano si articola in otto sale espositive.
La navata della chiesa costituisce la sala d'ingresso del museo. In essa sono conservate opere d'arte provenienti dal territorio diocesano, in particolare da alcune delle chiese della bassa Val di Magra. Tra queste, di singolare pregio:
Da notare, inoltre, due opere collocate da sempre nell'Oratorio della Misericordia:
Questa sala, chiamata anche Sacrestia vecchia, è dedicata al cardinale Filippo Calandrini (Sarzana, 1403 - Bagnoregio, 1476), fratellastro del papa Niccolò V. Tra le opere conservate si ricordano il parato (XV secolo), in velluto e oro, di manifattura fiorentina, composto da una pianeta, una dalmatica ed una tunicella. Questo parato fu donato dall'alto prelato alla sua città natale.
L'area corrispondente al presbiterio della chiesa conserva diverse opere di Domenico Fiasella, detto “il Sarzana”, il più importante artista locale ed uno dei massimi esponenti della pittura ligure del XVII secolo. Le opere presenti nel Museo sono:
Secondo la tradizione, nel 782 una nave, proveniente dall'Oriente, approdò nel porto di Luni recando preziose reliquie, tra cui un'ampolla con il Sangue di Gesù Cristo. Nella sala sono esposte opere che testimoniano il culto nel territorio diocesano per questa reliquia.
In questa sala sono custodite opere d'arte realizzate con l'ardesia. Di rilievo:
L'allestimento della sala, anche chiamata Sacrestia nuova, è ispirato all'arredo delle sacrestie. In essa si conserva la suppellettile liturgica databile dal XV al XIX secolo. Questi arredi sacri sono provenienti dalla Concattedrale di Santa Maria Assunta di Sarzana e dalla Chiesa di Santa Maria Maddalena di Castelnuovo Magra, tra i quali si ricorda:
Utilizzata occasionalmente anche come sala d'ingresso (per chi accede dalla zona della Cittadella), raccoglie testimonianze relative al territorio diocesano. Tra le opere esposte:
Nella sala si può ammirare la collezione degli argenti, in particolare:
Controllo di autorità | VIAF (EN) 134740964 · LCCN (EN) no2009051395 |
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