Museo d'arte e d'archeologia del Périgord
museo in Francia Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il museo d'arte e d'archeologia del Périgord (Musée d'art et d'archéologie du Périgord in francese) è un museo civico della città di Périgueux, capoluogo del dipartimento francese della Dordogna.
Museo d'arte e d'archeologia del Périgord | |
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Musée d'art et d'archéologie du Périgord | |
L'ingresso del museo | |
Ubicazione | |
Stato | Francia |
Località | Périgueux |
Indirizzo | 22 cours Tourny |
Coordinate | 45°11′09.6″N 0°43′25.22″E |
Caratteristiche | |
Tipo | Archeologia, arte, etnografia |
Superficie espositiva | 2 000 m² |
Istituzione | 1835 |
Direttore | Véronique Merlin-Anglade |
Visitatori | 19 872 (2019) |
Sito web | |
Il museo fu fondato nel 1835 ed è il più antico del dipartimento. Ha come temi l'archeologia, l'arte e l'etnografia extra-europea (Africa, Oceania). Su più di 2.000 m2 di sale di esposizione permanente, espone parte delle 33.500 opere che fanno parte della sua collezione[1], riguardanti sia le tracce dell'occupazione umana nel Périgord, sia le produzioni artistiche locali, francesi ed europee.
Il museo sorge in un edificio appositamente costruito tra il 1895 e il 1898 e successivamente allestito per essere inaugurato nel 1903, secondo un'organizzazione che risente delle modalità di acquisto delle sue collezioni.
Il primo nucleo della collezione si formò, a partire dal 1835, per l'esigenza di salvaguardare i resti della città gallo-romana. A questo si aggiunsero collezioni di geologia, mineralogia, di manufatti preistorici e medievali, provenienti dalle ricerche che si svolgevano nel Périgord. A scopi soprattutto pedagogici vi si aggiunsero inoltre collezioni di oggetti archeologici provenienti dall'Africa settentrionale (Egitto, Tunisia), dalla Grecia e all'Italia. In seguito allo sviluppo dell'etnografia comparata furono inoltre raccolti manufatti provenienti dall'Oceania, dalle Americhe, all'Africa e all'Asia.
Nel 1857 a questo nucleo "archeologico" si aggiunse una sezione di "belle arti", con opere locali, francesi ed europee dal Cinquecento all'età moderna.
Dal 2002 ha ottenuto la denominazione di "Museo di Francia"[1]
Il percorso inizia con un omaggio ai creatori e ai donatori dell'istituzione. Seguono oggetti di epoca medievale (dittico di Rabastens, del 1280; Vergine di Notre-Dame-de-Sanilhac, smalto di Limoges del XIII secolo; Vetrate della chiesa scomparsa di Saint-Silan del XIV secolo), opere d'arte che vanno dal Cinquecento al Novecento, che evocano la qualità e le caratteristiche delle opere esposte e le collezioni di etnografia extra-europea (settima collezione per importanza in Francia, con oggetti dall'Africa e dall'Oceania)[1] .
Al primo piano sono esposte le collezioni di preistoria (quarta collezione per importanza in Francia)[1] con numerosi utensili in selce a testimonianza dall'occupazione umana nel Périgord da più di 400.000 anni fa (scheletro fossile neanderthaliano dalla grotta di Le Regourdou (Montignac), circa 95.000 anni fa; scheletro fossile sapiens, detto "Uomo di Chancelade", da Chancelade, circa 12.000 anni fa; blocchi dipinti o incisi dal riparo Blanchard des Roches del sito preistorico di Castel-Merle a Sergeac, di 35.000 anni fa; pietra con donne incise dal sito preistorico di Termo-Pialat a Saint-Avit-Sénieur, la renna incisa di Limeuil; collezione di incisioni su osso del Magdaleniano, tra le quali una costola incisa dal riparo di Cro-Magnon a Les Eyzies-de-Tayac-Sireuil e il pendente in osso di bisonte del riparo di Raymonden a Chancelade.
Il "chiostro" è uno spazio a giardino che collega l'ala est e l'ala ovest del museo, concepito per la presentazione delle collezioni lapidarie di epoca gallo-romana, medievale e rinascimentale. Ospita resti di edifici di Périgueux e della Dordogna oggi scomparsi (sculture romaniche della scomparsa chiesa di San Frontone, dossali, decori di edifici privati, sarcofagi merovingi e carolingi, pietre rombali duecentesche e trecentesche). L'allestimento è ispirato da una visione romantica delle "rovine", propria dell'epoca della loro scoperta nel Settecento e Ottocento.
Nell'ala ovest del museo è ospitata la sezione delle belle arti, creata nel 1857 e arricchitasi grazie a donazioni e acquisti di collezioni locali, da depositi dello Stato di opere dalle collezioni del Louvre o da acquisti di opere dalle esposizioni dei Saloni di Parigi.
Nel 1891, dopo una consistente donazione del marchese di Saint-Astier fu costruita l'ala destinata ad ospitare questa sezione, rinnovata poi nel 2002 con un allestimento in cui i colori dei muri delle sale sono collegati al periodo cronologico delle opere: giallo per la sala del Settecento e verde per la sala dello stile Impero degli inizi dell'Ottocento, grigio chiaro o grigio azzurrastro per le sale dedicate all'Ottocento e Novecento con tinte progressivamente più chiare. In ogni sala sono riuniti dipinti, sculture, mobili e oggetti d'arte del periodo, sia locali, sia illustranti l'arte della Francia, delle Fiandre e dell'Italia.
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