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La Corsaro è una motocicletta costruita dalla Moto Morini dal 1959 al 1974.
Moto Morini Corsaro | |
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Una Corsaro del 1960 | |
Costruttore | Moto Morini |
Tipo | Stradale, scrambler, Regolarità |
Produzione | dal 1959 al 1974 |
Sostituisce la | Moto Morini 125 Turismo |
Sostituita da | Moto Morini 125 H |
Stessa famiglia | Moto Morini Sbarazzino, Monello |
Modelli simili | Aermacchi Aletta Benelli 125 Extra Benelli Sport Special Bianchi Bernina Gilera Giubileo/124 5V Gilera 5V Arcore MotoBi Imperiale/Sprite Moto Guzzi Stornello MV Agusta Centomila/125 GT Parilla 125 Special |
La moto nacque per sostituire la 125 Turismo a due tempi, risalente all'inizio degli anni cinquanta. Il motore derivava da quello dello Sbarazzino del 1956, un monocilindrico quattro tempi di 98 cm³ con distribuzione ad aste e bilancieri, portato a 125 cm³ (alesaggio x corsa 56x50 mm). Tutto nuovo il telaio, a culla aperta in tubi (sullo Sbarazzino erano presenti elementi in lamiera stampata). La nuova 125 bolognese grazie alle sue prestazioni riscosse un buon successo.
Il 1963 uscì il Corsaro Veloce, dotato di un'estetica rivista e di un motore potenziato a 9 CV, che spingeva la moto a 115 km/h. L'anno successivo la gamma fu ampliata con un modello di 150 cm³ (alesaggioxcorsa 58x54 mm, cilindrata 142,6 cm³).
Intorno agli anni sessanta iniziò l'esportazione in USA del Corsaro, sotto le denominazioni Cyclone, Jaguar e Hurricane.
Nel 1969 la gamma Corsaro fu completamente rivista: due gli allestimenti, Sport Lusso e Super Sport, il primo solo di 125, il secondo anche 150. In entrambi i casi il cambio passò da 4 a 5 marce. Il 1970 uscì il Corsaro Country, scrambler con motore del Super Sport e telaio della versione da Regolarità.
Del 1972 è il Corsaro Special, con allestimento sportiveggiante, disponibile con i motori di 125 e 150.
La produzione del Corsaro cessò nel 1974, quando fu sostituito dalla 125 H con motore derivato dalla 3 1/2. Il nome fu ripreso per il primo modello della rinata Moto Morini, nel 2005.
L'inizio degli anni sessanta vide anche la nascita di una versione da Regolarità del Corsaro. La prima versione (1962) era poco più di una scrambler, e si dovette attendere il Salone di Milano 1965 per un modello più specialistico, con telaio a doppia culla chiusa e sospensioni migliori. Il Corsaro Regolarità così rivisitato ottenne diversi successi sportivi nella stagione 1966 (vittoria di categoria alla Valli Bergamasche e medaglia d'oro alla Sei Giorni), anno in cui all'originaria versione 125 fu affiancata anche una 150 cm³.
L'anno successivo il modello venne totalmente modificato: nuovo il telaio (un monotrave superiore con doppia culla chiusa rialzata), le sovrastrutture e rivisto il motore, disponibile in tre cilindrate (100, 125 e 150). Con queste modifiche le Morini pilotate da Edoardo Dossena, Giovanni Collina e Giuseppe Gritti vinsero il Campionato Italiano nelle classi 100, 125 e Oltre 125, ottenendo anche quattro medaglie d'oro alla Sei Giorni. Per il 1968 il motore 150 venne leggermente maggiorato (da 142,6 a 153,2 cm³) grazie all'aumento della corsa da 54 a 58 mm. In quest'anno il Corsaro vinse il titolo italiano della 100 con Pierluigi Rottigni e della 125 con Collina, oltre a sette medaglie d'Oro alla Sei Giorni di San Pellegrino Terme.
La Sei Giorni bergamasca mostrò i limiti del Corsaro Regolarità, surclassato nelle prestazioni dalle due tempi austriache e tedesche. Nel 1969 la Morini presentò la nuova versione della sua Regolarità, con telaio irrobustito, cambio a 5 rapporti e una nuova estetica. Questa versione ottenne, nel biennio 1969-70, quattro titoli italiani con Giuseppe Signorelli, Alessandro Gritti e Fausto Oldrati.
Nel 1971 la Morini, al fine di contrastare ulteriormente la sempre più pressante concorrenza duetempistica, rivedette di nuovo il Corsaro Regolarità: telaio Verlicchi alleggerito, sospensioni Marzocchi, ruota anteriore da 21". Esce di produzione il motore da 100 cm³, mentre il 150 viene ulteriormente maggiorato (si passa a 163,9 cm³, aumentando l'alesaggio a 60 mm).
Per il solo impiego agonistico Franco Lambertini progettò una nuova termica con camera di scoppio nel pistone e testa piatta. Con questo accorgimento si guadagnarono 2 CV e migliorarono la coppia e il tiro ai bassi regimi. Alessandro Gritti vinse con la nuova termica la Valli Bergamasche '71.
Il 1972 fu l'ultimo anno di produzione del Corsaro Regolarità; per ritrovare una fuoristrada marchiata Morini si dovrà attendere il 1981, anno di entrata in commercio della Camel, spinta dal 500 bicilindrico a V progettato da Lambertini.
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