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fumettista spagnolo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Miguel Ángel Martín (León, 1960) è un fumettista spagnolo. Nel 1995 pubblicò Psychopathia sexualis, che venne poi definito “il fumetto più violento e ripugnante mai disegnato” e che in Italia fu oggetto di una vicenda giudiziaria che portò al suo sequestro e alla distruzione delle copie, facendo così nascere un dibattito pubblico sulla libertà di espressione e sulla censura; l'autore venne definito dal Time “uno dei migliori disegnatori europei di fumetti”[1] e dalla rivista The Face venne incluso nella lista dei “50 disegnatori del secolo”.[2][3]
Ha esordito pubblicando dissacranti strisce quotidiane sui giornali nel 1985 con Cronica Negra su La Crónica di León e dove rimase fino alla fine degli anni novanta; realizzò anche le serie Keibol Black, Kyrie e Nuevo Europeo, che ebbe anche una adattamento teatrale nel 2004. Realizzò poi la serie The Space Between sulla rivista spagnola Zona 84 e poi proseguita in Italia dalle Topolin Edizioni. Nel 1995 inizia a collaborare con l'etichetta discografica Subterfuge Records.[4]
In seguito ha pubblicato anche su riviste di tutto il mondo come El País, Marie Claire, Primera Línea, Maxim, Leer, GQ, Rolling Stone, L'antitempo.
Nel 1995 pubblica Psychopathia Sexualis, opera che divenne celebre per il sequestro e la confisca da parte della magistratura italiana con l'accusa di offesa al comune senso del pudore. Il processo durò cinque anni e alla fine l'editore Jorge Vacca venne assolto dalle accuse[5]. La risonanza mediatica accrebbero fama e successo. La sua nuova serie, Brian the Brain, incentrata su un bambino dotato di poteri extrasensoriali ma privo di calotta cranica, venne pubblicata in Spagna dal 1990 al 1993 e nello stesso periodo anche in Italia dalla Topolin Edizioni di Vacca [4]. Nel 2015 è stata ripubblicata integralmente in unico volume in Italia da Edizioni NPE [6].
Opere successive furono Snuff 2000, Neuro Habitat, Playlove e una versione illustrata di Le 120 giornate di Sodoma e collabora poi alla serie U.D.W.F.G.. Ha scritto la sceneggiatura del film Neuroworld di Borja Crespo, basata su un paio di suoi racconti a fumetti e prodotto da Calle 13, un canale televisivo spagnolo. In Italia ha presentato, in occasione della mostra Mitos del Pop, un volume su commissione del Museo Thyssen.[4] Nel 2018 collabora con Ruggero Deodato illustrando il soggetto del sequel mai realizzato del suo celebre film Cannibal Holocaust.
Edizioni italiane
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