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notiziario e testata giornalistica della Rai Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il TG3 è il telegiornale di Rai 3.
TG3 | |
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Altri titoli | T3 (1999-2000) |
Paese | Italia |
Anno | 1979 – in produzione |
Genere | telegiornale |
Edizioni | 7 (dal lunedì al venerdì) 5 (sabato e domenica) |
Durata | 15/20 min (edizione delle 12:00) 30 min (edizione consueta) 15 min (edizione diurna della domenica) 5 min (edizione flash) |
Lingua originale | italiano |
Rapporto | 1,78:1 |
Realizzazione | |
Conduttore | Vari |
Ideatore | Biagio Agnes, Sandro Curzi, Alberto La Volpe |
Regia | Alessia Vitali |
Montaggio | Gianni Tassi (coordinamento), Alberto Caremolla, Renato Lucas De Carvalho, Emmanuela Nappa, Monica Tamponi |
Musiche | Luigi Pellegrino (sigla) Clemente Ferrari (sottofondo) |
Scenografia | Gennaro Amendola (collaborazione), Flaminia Suri |
Trucco | Barbara Greco |
Fotografia | Fausto Carboni |
Produttore | Carlo Boco |
Produttore esecutivo | Giulio Panattoni |
Casa di produzione | Rai |
Rete televisiva | Rai 3 |
Lo studio e la redazione hanno sede nella Palazzina C del Centro di produzione Rai di Saxa Rubra a Roma, dal quale vanno in onda le principali edizioni (eccetto quella delle 12:00, in onda da Milano) e alcune rubriche.
L'attuale direttore ad interim della testata è Pierluca Terzulli.
Nacque nel 1979 grazie alla riforma della RAI del 1975 quando, dopo oltre un anno di sperimentazioni, la terza rete televisiva della Rai incominciò le proprie trasmissioni regolari alle ore 18:30 del 15 dicembre 1979; all'inizio il servizio raggiungeva tutti i capoluoghi di regione e il 45% della popolazione italiana. Il telegiornale esordì mezz'ora dopo l'esordio del canale dopo la trasmissione di inaugurazione, e da esso dipendevano le venti redazioni regionali, che tuttavia rimanevano terminali anche degli altri telegiornali e del giornale radio. Aveva una sola edizione serale di trenta minuti, che presentava un quarto d'ora dedicato all'informazione nazionale (dalle 19:00 alle 19:15) e un altro quarto d'ora dedicato all'informazione regionale (dalle 19:15 alle 19:30). Il primo direttore è Biagio Agnes, affiancato dal condirettore Sandro Curzi e dai vicedirettori Alberto La Volpe e Orazio Guerra[1][2].
In un primo momento, le difficoltà nella realizzazione del telegiornale non erano poche, soprattutto a causa della grave scarsità di mezzi concessi in quel periodo dalla Rai. La testata regionale ha anche il compito di assicurare i contributi televisivi e radiofonici da Roma e dal Lazio alle altre sedi regionali della Rai. Il TG3 aveva due edizioni al giorno, una alle 19:00 e l'altra alle 22:00, che però era una replica dell'edizione precedente[3] (in seguito venne aggiunta anche una terza edizione, in onda a mezzanotte circa). Il primo conduttore del TG3 nazionale fu Giorgio Chiecchi, al quale si alternavano inizialmente Marisa Bernabei e Carlo Brienza. In seguito Danila Bonito e Franco Poggianti entrarono a far parte della rosa dei conduttori. La lettura delle notizie era anche affidata agli speaker, fra cui Augusto Lombardi, divenuto famoso con Meteo 3.
Il caporedattore del TG3 Lazio era Ruggero Tagliavini; Franco Alfano (noto al pubblico dal 1978 per aver ripreso in esclusiva per l'emittente privata romana GBR, dove lavorava, il corpo senza vita del presidente della DC Aldo Moro in via Caetani, a Roma) fu il primo conduttore dell'edizione regionale del Lazio. Con lui si alternavano in studio Mariolina Sattanino, Lucio Marcatajo e Giulio Sciorilli Borrelli.
Nel 1980 venne nominato nuovo direttore Luca Di Schiena, al posto di Biagio Agnes, che diventò il nuovo vicedirettore generale della Rai per la radiofonia[4]. Nel 1986 nacquero l'edizione nazionale del Meteo 3 (fino a quel momento le previsioni del tempo di RaiTre erano solo regionali) e l'edizione pomeridiana del TG (in onda alle 14:30).
Nel 1987 il TG3 diventò una vera e propria testata nazionale autonoma, mentre la testata regionale assunse il nome Rai Regione. La durata del telegiornale nazionale delle 19:00 venne aumentata, arrivando a mezz'ora e concludendosi quindi alle 19:30. Nuovo direttore del TG3 divenne Sandro Curzi, che rivoluzionò la testata cambiandone fisionomia e linea editoriale. Sotto la guida di Curzi, il TG3 diventò più vicino al Partito Comunista Italiano, contrapponendosi al TG1 democristiano ed al TG2 d'impronta socialista[5][6]. La sigla del notiziario, trasmessa a partire dal 13 giugno di quell’anno, fu commissionata a Mario Sasso per la grafica e a Brian Eno per la musica[7][8].
Durante la direzione Curzi, il TG3 registrò un incremento dell'ascolto, nonostante disponesse di risorse molto inferiori rispetto al TG1 e al TG2[9][10]. Tuttavia, venne accusato di essere fazioso, al punto da venir definito dai detrattori TeleKabul; il termine fu usato pubblicamente per la prima volta da Giuliano Ferrara nel 1989 durante il suo intervento sul palco del 45º congresso del PSI (anche se il termine era in uso già in precedenza negli ambienti del PSI[11]) in riferimento a Kabul, capitale dell'Afghanistan, che era diventata il centro di comando dell'Unione Sovietica fin dall'invasione del paese nel 1979. Curzi, nonostante fosse un giornalista in quota PCI, affermò che la redazione del TG3 non meritasse di essere definita in questi termini[12]. Qualche tempo dopo Curzi disse che aveva tutto il PCI contro[13].
Negli anni novanta vennero aggiunte nuove rubriche come TG3 Nuovo Giorno, TG3 In edicola con la rassegna stampa[14] dei quotidiani italiani ed esteri, l'approfondimento TG3 Telesogni e TG3 Articolo 1. In seguito all'impegno della testata durante la prima guerra del Golfo, Curzi riesce a ottenere una nuova edizione, rendendo il TG3 una testata quasi alla pari con le altre due: nasce una nuova formula per l'edizione di mezza sera (condotta in contemporanea da Roma e da New York) e nasce l'edizione di mezzogiorno (in onda dal Centro di Produzione RAI di Milano, dal quale ancora oggi va in onda).
Nel 1994 in Somalia, l'inviata Ilaria Alpi e il cineoperatore Miran Hrovatin rimasero uccisi a Mogadiscio. A Curzi succede Andrea Giubilo e, dopo breve tempo, la direttrice Daniela Brancati.
Nel 1999, sotto la guida di Ennio Chiodi, il TG3 e la TGR vengono accorpati nella nuova testata unica Telegiornale 3, che raccoglie l'eredità dei telegiornali regionali. Di conseguenza, dall'8 marzo il TG3 cambia nome in T3.
Dal 17 gennaio 2000 la direzione della testata viene affidata a Nino Rizzo Nervo, che dal 23 luglio dello stesso anno ripristinerà la sigla TG3, estendendo il cambiamento anche alle edizioni regionali. La realizzazione della sigla venne affidata a Eric Buffat. Nell'estate del 2001 Rizzo Nervo diede le dimissioni dalla redazione, ma furono respinte.
Gli succede Antonio Di Bella, che dal giugno 2002 scinde i notiziari regionali dal TG3, favorendo il ritorno della TGR come testata autonoma: la prima rimane solo una testata nazionale, mentre a dirigere la TGR arriva Angela Buttiglione, già conduttrice del TG1 e direttrice della TSP (oggi Rai Parlamento). L'edizione pomeridiana, fino ad allora in onda alle 14:30, viene anticipata alle 14:20, allungandosi di 20 minuti. Il 19 marzo 2003 il TG3 rinnova i jingle della sigla e dei titoli, composti da Luigi Pellegrino[15]. Nel 2006 nasce una nuova edizione notturna, a carattere internazionale, intitolata Night news. Nel 2007 nasce anche l'edizione LIS, in onda intorno alle 15:00-15:10, dopo TGR Leonardo (prima andava in onda dopo TGR Neapolis fino all'estate del 2010), entrambe in onda tutti i giorni (quella per i non udenti andava in onda solo dal lunedì al venerdì inizialmente). Dal 20 ottobre 2008 va in onda TG3 Linea Notte, rubrica di approfondimento che nasce dall'accorpamento di Primo piano e delle edizioni di mezzasera, che restano in onda solo nel fine settimana.
Nello stesso anno è stata introdotta l'edizione flash TG3 Minuti, in onda tutti i giorni alle 11:10 (e per i primi anni in onda alle 21:00) con una durata di 3 minuti. Tale edizione è stata poi cancellata il 12 settembre 2016.
Nel novembre dello stesso anno i giornalisti del TG3 partecipano in lutto ai funerali dell'ex direttore della testata Sandro Curzi. Ai suoi funerali partecipano anche importanti giornalisti di Rai 3, come Corrado Augias, nonché politici di tutti gli schieramenti.
A fine settembre 2009 viene nominata alla direzione del telegiornale Bianca Berlinguer, in sostituzione di Antonio Di Bella che è passato a dirigere la rete.
Il 24 maggio 2010 il TG3 rinnova logo, veste grafica e studio.
Nel mese di giugno l'inviato dall'estero Riccardo Chartroux subentra alla direttrice Bianca Berlinguer nella conduzione dell'edizione delle 19:00, cui farà poi ritorno a settembre.
In autunno Alessandra Carli e Cristiana Palazzoni subentrano rispettivamente a Nadia Zicoschi (passata al TG2), a Maria Rosaria De Medici (passata a condurre la rubrica Fuori TG) e a Luca Mazzà (passato a Rai Sport).
Nel 2013 Jari Pilati subentra alla conduzione dell'edizione di mezzogiorno da Milano, mentre Tatiana Lisanti all'edizione principale delle 19:00, in sostituzione di Giuliano Giubilei, il quale diventerà vicedirettore della testata e conduttore di Linea Notte, TG3 Minuti e di mezzasera. Lucia Goracci invece passa a Rai News 24. In autunno viene nominato vicedirettore Maurizio Ambrogi, fino a quel momento capo della redazione politica, che viene affidata ad Alessandra Carli, la quale lascia dunque la conduzione dell'edizione pomeridiana.
Dal 25 maggio 2014 il TG3 inizia a produrre i propri servizi in formato digitale, convertendo la trasmissione al formato 16:9, sbarazzandosi delle videocassette ormai obsolete e adottando una nuova grafica, un nuovo logo e lo studio, più moderno e tecnologicamente avanzato rispetto al precedente, dotato di un nuovo apparato di schermi ledwall. Dal 4 agosto 2016 il nuovo direttore del TG3 è Luca Mazzà, sotto la cui gerenza nasce una nuova edizione, Nel mondo, e vengono apportati i primi cambiamenti nell'impostazione visiva delle trasmissioni (differente fotografia e utilizzo della scenografia in studio), culminati il 21 novembre 2016 con l'introduzione di una nuova videosigla.
Il 31 ottobre 2018 il consiglio di amministrazione della Rai, su proposta dell'amministratore delegato Fabrizio Salini, delibera la nomina di Luca Mazzà al Giornale Radio Rai. Quest'ultimo viene sostituito alla direzione del TG3 da Giuseppina Paterniti.
Il 9 settembre 2019, in occasione del 40º anniversario della testata e di Rai 3, il TG3 rinnova sigla, grafica e logo, mentre lo studio rimane immutato[16].
Il 15 maggio 2020 viene nominato Mario Orfeo come nuovo direttore della testata, prendendo il posto di Giuseppina Paterniti che si occuperà del coordinamento dell'offerta informativa della Rai[17][18]. Orfeo è il secondo ex direttore del TG1 a dirigere la testata della terza rete dopo Nuccio Fava.
Dall'edizione delle 19:00 dell'11 gennaio 2021, il TG3 va in onda da un nuovo studio, adottando nuovamente un nuovo logo e una nuova veste grafica[19][20].
Il 18 novembre 2021 Simona Sala diventa la nuova direttrice del TG3, prendendo il posto di Mario Orfeo, il quale torna alla direzione della testata dopo appena 8 mesi, il 9 giugno 2022, a seguito della nomina della Sala a direttrice del Day Time[21].
Il 6 ottobre 2024 Orfeo si congeda dalla direzione del TG3, essendo stato nominato direttore del quotidiano la Repubblica[22][23]. Al suo posto viene nominato ad interim il vicedirettore Pierluca Terzulli[24].
Nome | Periodo |
---|---|
Biagio Agnes | 1979-1980 |
Luca Di Schiena | 1980-1987 |
Sandro Curzi | 1987-1993 |
Andrea Giubilo | 1993-1994 |
Daniela Brancati | 1994-1995 |
Italo Moretti | 1995-1996 |
Lucia Annunziata | 1996-1997 |
Nuccio Fava | 1997-1998 |
Ennio Chiodi | 1998-2000 |
Nino Rizzo Nervo | 2000-2001 |
Antonio Di Bella* | 2001-2009 |
Bianca Berlinguer | 2009-2016 |
Luca Mazzà | 2016-2018 |
Giuseppina Paterniti | 2018-2020 |
Mario Orfeo | 2020-2021 |
2022-2024 | |
Simona Sala | 2021-2022 |
Pierluca Terzulli[26] | dal 2024 |
Nota: i nomi evidenziati in blu riguardano i direttori che oltre a dirigere il TG3 dirigevano anche la TGR.
* Antonio Di Bella ha diretto le redazioni regionali fino a giugno 2002.
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