Melibe viridis
specie di mollusco della famiglia Tethydidae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Melibe viridis (Kelaart, 1858) è un mollusco nudibranchio appartenente alla famiglia Tethydidae.[1]
Melibe viridis | |
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Melibe viridis | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Mollusca |
Subphylum | Conchifera |
Classe | Gastropoda |
Sottoclasse | Heterobranchia |
Infraclasse | Euthyneura |
Subterclasse | Ringipleura |
Superordine | Nudipleura |
Ordine | Nudibranchia |
Sottordine | Cladobranchia |
Superfamiglia | Dendronotoidea |
Famiglia | Tethydidae |
Genere | Melibe |
Specie | M. viridis |
Nomenclatura binomiale | |
Melibe viridis (Kelaart, 1858) | |
Sinonimi | |
Melibaea viridis |
Il corpo è traslucido, lungo fino a 15 cm, di colore dal bianco-giallastro al bruno, ed è costellato di papille e tubercoli bruni, bianchi o grigi; il capo presenta una espansione (velo orale) che forma una sorta di cappuccio intorno alla bocca.
È una specie con abitudini sia bentoniche che pelagiche.
Abitualmente lo si trova ancorato al fondale ma quando deve cercare nuove fonti di cibo o sfuggire a qualche predatore è in grado, al pari di altre specie di Tethydidae, di mettersi a nuotare. Per far ciò contrae il velo orale ed assume un assetto idrodinamico. Il nuoto non è paragonabile a quello lineare di un pesce, ma è costituito da una serie di ondulazioni e avvitamenti. La permanenza allo stato pelagico può durare alcune ore, e in presenza di correnti costanti può consentire spostamenti anche cospicui.
Si nutre di materiale organico in sospensione che viene convogliato verso la bocca dalle contrazioni del velo orale.
È una specie ermafrodita: la riproduzione avviene per accoppiamento tra due esemplari che producono contemporaneamente gameti maschili e femminili. Le uova sono avvolte da un nastro gelatinoso tramite il quale si fissano al substrato.
Specie originaria dell'Oceano Indiano occidentale. Incontrata nel Mar Mediterraneo, presso lo Stretto di Messina, per la prima volta nel 1997[2], è stata poi rinvenuta anche nel Mar Jonio e nel Mediterraneo meridionale. Si tratta di una specie lessepsiana, proveniente dal Mar Rosso. Si trova su fondali sabbiosi o fangosi in presenza di Posidonia oceanica.
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