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università privata italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Libera università internazionale degli studi sociali "Guido Carli" (o Luiss "Guido Carli") è un'università privata italiana con sede a Roma, fondata nel 1974 da Umberto Agnelli. L'università è orientata all'insegnamento delle scienze sociali, in particolare: giurisprudenza, economia, management, finanza e scienze politiche. È tra le 20 migliori università al mondo per gli studi politici e internazionali secondo il ranking QS [1] e nella top 50 per marketing[2]. Il master in management, erogato dalla Luiss Business School, è tra i migliori 25 al mondo secondo la classifica stilata dal Financial Times.[3] [4]
Luiss Guido Carli | |
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Ingresso della sede centrale a Roma | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Città | Roma |
Dati generali | |
Fondazione | 1974 |
Fondatore | Umberto Agnelli |
Tipo | università privata |
Facoltà |
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Rettore | Paolo Boccardelli |
Direttore | Giovanni Lo Storto |
Presidente | Luigi Gubitosi |
Studenti | 9 080 (2018) |
Dipendenti | 1 761 (2018) |
Colori | bianco e blu di Prussia |
Sport | LUISS (calcio)
LUISS Roma (pallacanestro) |
Mappa di localizzazione | |
Sito web | |
Nel 1974 un gruppo di imprenditori rilevò la declinante Università "Pro Deo" di Roma. Questo gruppo era guidato da Umberto Agnelli (il cui fratello Gianni era all'epoca presidente di Confindustria) e comprendeva Vittorio Merloni. L'università che il gruppo rilevò era un discusso ateneo fondato nel 1966 dal presbitero belga Félix Morlion, allo scopo di formare quadri anticomunisti per conto del Vaticano (costoro furono infiltrati anche nei servizi segreti italiani).[5][6][7]
In discontinuità con la precedente proprietà, i nuovi proprietari intesero usare l'ateneo come fucina per la formazione delle nuove classi tramite gli insegnamenti delle scienze sociali. Ai fondatori si uniscono, negli anni successivi, altri importanti gruppi industriali pubblici e privati e aziende di credito che portano nel Consiglio di Amministrazione dell'Università una qualificata rappresentanza di imprenditori locali.
Nel 1977 l'Università cambia ufficialmente il nome in Luiss — Libera Università Internazionale degli Studi Sociali. Un anno dopo, l'allora presidente di Confindustria Guido Carli diventa presidente dell'Università. In questo periodo si va sempre più verso la nuova strada intrapresa da Guido Carli: si iniziò dapprima inserendo un test di posizionamento per l'immatricolazione per poi iniziare a modellare i piani di studio in base alle esigenze di mercato inserendo inoltre anche fra le materie d'indirizzo le lingue straniere (inglese, francese e tedesco) e le nozioni base dell'informatica.[8] Nel 1982 la Luiss amplia la sua offerta formativa, infatti a economia e scienze politiche si aggiunge la facoltà di giurisprudenza.[8]
Guido Carli rimase presidente della Luiss fino alla morte, avvenuta nel 1993; nel 1994 il consiglio di amministrazione decise di intitolare l'Università in sua memoria.[8]
L'Ateneo si articola in quattro dipartimenti:[9]
Dal 1999 è presente la “Luiss Sport Academy”, nata e sviluppata con l’obiettivo di consentire allo studente-atleta di conciliare l’attività formativa con quella sportiva attraverso un percorso di "Dual Career" che prevede, oltre al sostegno attraverso tutor dedicati, anche l’assegnazione in ogni anno accademico di borse di studio per meriti sportivi.[10]
In parallelo a ciò, è stato creato un programma sportivo dell'università, denominato "Luiss Sport Program", che è rivolto a:
e che ha visto tra le sue primissime iniziative la fondazione di un proprio gruppo sportivo, l'AS Luiss.[11] Le discipline sportive in esso praticate sono: l'atletica leggera, il calcio, il canottaggio, il ciclismo, l'equitazione, il golf, il nuoto, il padel, la pallacanestro, la pallavolo, lo sci, il tennis, la vela e anche il rugby a 7 e a 15[12], quest'ultima dapprima in collaborazione con la S.S. Lazio, nelle schiere della cui seconda squadra gli affiliati del gruppo sportivo hanno fatto il loro esordio nella Serie C regionale[12] e, in seguito (più precisamente dal 2019), con una propria compagine affiliata alla FIR.
La sezione cestistica si è resa protagonista di una storica promozione al termine del campionato di Serie B 2022-2023: gli studenti-atleti di coach Andrea Paccariè si sono infatti inizialmente classificati al primo posto del girone D, per poi vincere anche il proprio tabellone play-off[13] ed infine trionfare anche nel concentramento nazionale sul campo neutro di Ferrara in cui le quattro squadre vincenti dei quattro tabelloni play-off si contendevano due posti per salire in Serie A2[14]. La LUISS è diventata così la prima squadra nella storia del basket italiano a centrare la promozione in A2 con soli giocatori universitari[15]. In vista della Serie A2 2023-2024, oltre all'ingaggio di alcuni giocatori italiani e stranieri non universitari, i biancoblù hanno traslocato dalla piccola tensostruttura del PalaLuiss al più capiente palasport di viale Tiziano, appena riaperto dopo alcuni anni di ristrutturazione[16].
La Luiss svolge le sue attività su cinque sedi principali:
Altri locali e strutture minori sono adibiti a uffici amministrativi, archivi e uso sportivo[17].
Dal 2000 l'università ha una propria casa editrice, Luiss University Press[26].
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