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scultrice e poetessa italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Livia Livi (Firenze, 16 febbraio 1932) è una scultrice e poetessa italiana.
Tenne la sua prima personale alla Galleria delle Ore di Milano nel 1968, con una presentazione di Giuliano Briganti.[1] Tra le altre personali si ricorda quella tenuta a Milano nel 1975 presso la Galleria Bergamini, con testi di Mario De Micheli, quella tenuta nel 1982 presso la Galleria Il Segno di Roma, con testi di Cesare Vivaldi e Francesca Sanvitale, quella del 1991 presso la Galleria de'Serpenti di Roma con un testo critico di Gillo Dorfles e quella tenuta al Vittoriano nel 2002 con testi critici di Maria Grazia Tolomeo e Mario Perniola.
Dagli anni '90 è attiva anche come poetessa, con tre raccolte: La mano ladra (Udine, Campanotto, 1991), Blu beduino (Firenze, Passigli, 1997) e Antifona, con postfazione di Giuseppe Lupo (Torino, Aragno, 2004; Premio Viareggio).
Con Decreto del Presidente della Repubblica del 17 dicembre 2014 le è stato concesso un assegno straordinario vitalizio in virtù della Legge Bacchelli. [2]
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