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film del 1947 diretto da Senkichi Taniguchi Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Le montagne d'argento[1] (銀嶺の果て?, Ginrei no hate) è un film del 1947 diretto da Senkichi Taniguchi.
Le montagne d'argento | |
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Locandina del film | |
Titolo originale | 銀嶺の果て Ginrei no hate |
Lingua originale | giapponese |
Paese di produzione | Giappone |
Anno | 1947 |
Durata | 89 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | drammatico |
Regia | Senkichi Taniguchi |
Sceneggiatura | Akira Kurosawa |
Produttore | Tomoyuki Tanaka |
Montaggio | Senkichi Taniguchi |
Interpreti e personaggi | |
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La sceneggiatura è di Akira Kurosawa. Si tratta del film di esordio di Toshirō Mifune, poi divenuto uno dei più famosi attori giapponesi. Mifune e l'altro protagonista del film, Takashi Shimura, divennero grandi collaboratori del regista Kurosawa.[2] In occidente è conosciuto anche come Snow Trail, Three Villains of the Mountain Hut, To the End of the Silver Mountains e To the End of the Snow-Capped Mountains.[3]
Eijima, Nojiri e Takasugi sono dei ladri che, dopo avere rapinato una banca, scapparono dalla polizia rifugiandosi su una montagna. I tre criminali cercarono un modo per fuggire, ma furono ostacolati da una bufera di neve. La polizia stava ormai raggiungendo i tre ladri, ma una valanga travolse Takasugi, che morì sul colpo; Eijima e a Nojiri furono però in grado di fuggire dalla polizia, che rimase bloccata. I due fuggitivi trovarono ospitalità in un rifugio di montagna, abitato da Haruko e il suo nonno; quel giorno anche Honda, un esperto scalatore, si trovava nel rifugio. Nessuno in quell'edificio sapeva di trovarsi di fronte a dei criminali, che vennero trattati benissimo dai padroni di casa. I due ladri però, a causa della valanga, non avevano più vie di fuga, ed Eijima rischiava di far saltare la loro copertura a causa della sua agitazione.[2][3]
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