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manga di Kei Sanbe Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'isola dei bambini dimenticati (鬼燈の島?, Hōzuki no shima) è un manga scritto e disegnato da Kei Sanbe, e pubblicato sulla rivista Young Gangan di Square Enix da dicembre 2008 a luglio 2009. Si tratta di una storia horror e di suspense ambientata su un'isola sperduta del Giappone, dove sei scolari orfani o abbandonati vivono da soli con i loro quattro insegnanti adulti nelle rovine decrepite di una vecchia scuola[1].
L'isola dei bambini dimenticati | |
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鬼燈の島 (Hōzuki no shima) | |
Copertina del primo volume dell'edizione italiana del manga
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Genere | orrore, thriller |
Manga | |
Autore | Kei Sanbe |
Editore | Square Enix |
Rivista | Young Gangan |
Target | seinen |
1ª edizione | 21 dicembre 2008 – 3 luglio 2009 |
Tankōbon | 4 (completa) |
Editore it. | Star Comics |
1ª edizione it. | 7 febbraio – 8 agosto 2018 |
Volumi it. | 4 (completa) |
Testi it. | Andrea Maniscalco |
La storia è raccontata dal punto di vista di due fratelli, Kokoro e Yume, che vengono mandati su un'isola remota dopo che i genitori li hanno abbandonati. Lì iniziano a frequentare la scuola dove incontrano quattro insegnanti adulti e quattro bambini orfani o abbandonati che sono gli unici altri abitanti dell'isola, insieme al proprietario dell'isola. Dopo aver sentito voci e scoperto una stanza segreta, i bambini iniziano a sospettare che gli adulti stiano cercando di nascondere loro qualcosa. Cercano di scoprire di cosa si tratta e, mentre lo scoprono, mettono in gioco le loro vite.
Il manga è stato scritto e disegnata da Kei Sanbe e pubblicato dalla casa editrice Square Enix sulla rivista Young Gangan dal 21 dicembre 2008 al 3 luglio 2009, per un totale di 30 capitoli. La serie è poi stata raccolta in quattro volumi tankōbon. L'edizione italiana è stata pubblicata da Star Comics dal 7 febbraio all'8 agosto 2018.
Animeland ha recensito il primo volume come un thriller ben fatto, lodandone la messa in scena e l'atmosfera; l'uso dei punti di vista dei bambini è stato visto positivamente, ma ha descritto il carattere di Kuwadate come molto "disgustoso"[2].
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