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romanzo scritto da Simon Scarrow Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'aquila dell'impero è un romanzo storico di Simon Scarrow ambientato nell'anno 46 d.C., pubblicato in Italia nel maggio 2014 dalla casa editrice Newton Compton.
L'aquila dell'impero | |
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Titolo originale | The Eagle in the Sand |
Autore | Simon Scarrow |
1ª ed. originale | 2006 |
1ª ed. italiana | 2014 |
Genere | Romanzo |
Sottogenere | Romanzo storico |
Lingua originale | inglese |
Ambientazione | Impero Romano, Giudea e Arabia Petrea durante il regno dell'Imperatore Claudio |
Protagonisti | Quinto Licinio Catone, Lucio Cornelio Macrone |
Antagonisti | Banno, Cassio Longino |
Serie | Eagles of the Empire |
Preceduto da | La profezia dell'aquila |
Seguito da | Il Centurione |
È il settimo romanzo della Eagles of the Empire Series con protagonisti Macrone e Catone.
Macrone e Catone giungono a Gerusalemme, nella provincia romana di Giudea, provenienti da Ravenna, per svolgere una missione, affidatagli da Narciso, avente l'obiettivo di smascherare le trame del governatore della Siria, Cassio Longino e dei suoi collaboratori, tra cui il prefetto di Giudea Tiberio Giulio Alessandro, che stanno cercando di minare il potere dell'imperatore Claudio, con una rivolta generale di tutte le province d'oriente.
Una volta in città si rendono subito conto della difficoltà della loro missione, in quanto si ritrovano a fronteggiare il malcontento e l'ostilità delle popolazioni locali, vi è una moltitudine di sette, tra cui Idumei, Nabatei, Samaritani, Sadducei, Farisei e Maccabei, che si fronteggiano vicendevolmente e tutte sono ostili ai romani. Dopo aver affrontato una prima scaramuccia con alcuni ribelli, si recano presso la Fortezza Antonia per incontrare il centurione Floriano, comandante della guarnigione di Gerusalemme, che è anche il referente di Narciso in quanto a capo dei servizi segreti della provincia di Giudea.
Oltre a prendere informazioni per la loro missione, vengono messi al corrente che vi sono altri due rischi incombenti sulla provincia, un rivoltoso di nome Banno il Cananeo che si è posto a capo di un vero e proprio esercito, ed i Parti che minacciano di attraversare i confini per destabilizzare il dominio di Roma in oriente. In particolare questi ultimi stanno già spingendo alla rivolta alcuni membri della famiglia reale di Palmira, per tentare di collocare sul trono il principe Artasse con la promessa di essere suoi alleati. Il primo obiettivo di Macrone e Catone sarà quello di destituire il prefetto Scrofa ed assumere il comando della Seconda coorte Illirica di stanza a Bashir.
Macrone e Catone partono da Gerusalemme con destinazione la fortezza di Bashir, scortati da uno squadrone di ausiliari di cavalleria ed accompagnati dalla guida carovaniera Simeone, attraversano in successione il Monte del Tempio, la valle di Kidron e il Monte degli Ulivi, per fare tappa presso il forte della guarnigione di stanza nel villaggio esseno di Qumran, sulle rive del Mar Morto.
Ripreso il viaggio per Bashir, poco dopo aver guadato il fiume Giordano, vengono raggiunti dal ribelle Banno ed il suo folto gruppo di seguaci. Banno chiede la consegna di Macrone e Catone affinché li possa giustiziare per l'uccisione dei suoi compagni a Gerusalemme. Ovviamente Simeone ed i romani rifiutano l'accordo e ne nasce un violento scontro che poi prosegue con un inseguimento durante il quale Catone viene ferito alla testa. Per non perdere terreno sugli inseguitori Macrone e gli ausiliari fungono da esca e proseguono verso Bashir, facendosi inseguire da Banno, mentre Simeone porta Catone nel villaggio di Heshaba per farlo curare. Catone viene affidato alle cure di Miriam di Nazareth. Una volta ripreso si ricongiunge a Macrone e si recano assieme a Bashir.
Giungono presso la fortezza di Bashir, ove è acquartierata la Seconda Coorte Illirica, al cui comando vi è il Prefetto Scrofa e nel momento in cui Macrone sta per assumere il comando si rende conto di aver smarrito nel deserto il rotolo con la nomina, e pertanto non può continuare nel suo intento se non inquadrandosi come sottoposto di Scrofa.
Nei giorni successivi i due centurioni prendono parte ad alcune spedizioni per conoscere meglio gli usi ed i costumi sia della Coorte che dei nativi. Macrone segue il centurione Postumo e scopre che i centurioni sono avvezzi a farsi pagare dalle carovane, provenienti da Aelana[1], per offrire la loro protezione, mentre Catone, che segue il centurione Parmenione, si rende conto che le visite nei villaggi sono troppo dure nei confronti dei locali e ogni volta che se ne ispeziona uno non si fa che aumentare l'odio che i giudei nutrono per i Romani.
Finalmente, con uno stratagemma, Macrone e Catone riescono ad assumere il comando della fortezza di Bashir mettendo agli arresti il Prefetto Scrofa ed il centurione Postumo. Macrone può così assumere per la prima volta nella sua carriera la carica di Prefetto di coorte, e riorganizzata la coorte, in particolare facendo addestrare uno squadrone di cavalleria all'uso dell'arco composito, organizza subito una spedizione per incontrare i capi carovanieri che aveva salvato da un assalto di ribelli durante una delle uscite con Postumo. Organizza quindi un'imboscata per i ribelli facendo travestire da carovanieri i suoi uomini con l'appoggio di Simeone e suo figlio Murad, ed i capi carovanieri Tabor e Adul, e fa incamminare il gruppo verso Filadelfia[2]. Il trucco riesce alla perfezione e Macrone ed i suoi alleati annientano un folto gruppo di ribelli, dei quali lasciano in vita solo uno affinché racconti che d'ora in poi le carovane vengono difese dai romani. I carovanieri sono nuovamente riconoscenti a Macrone e gli promettono che se in futuro avrà bisogno non deve far altro che mandare un messo alla casa di Tabor a Petra.
Frattanto Postumo, fingendosi ammalato, è riuscito a sfuggire al controllo dei suoi carcerieri e si è recato dal Governatore Longino, che immediatamente si reca con una scorta al seguito a Bashir per sapere da Macrone e Catone quali siano le motivazioni delle loro azioni. Macrone e Catone si qualificano quindi come messi imperiali e giungono ad un accordo con Longino per farsi inviare rinforzi per affrontare Banno.
I rinforzi non arrivano ed i due centurioni, come molte altre volte in passato, sono costretti a risolvere una situazione disperata, con le truppe di Banno e dei Parti che li assediano, grazie a tutta la loro abilità ed inventiva. Dopo una serie di azioni eroiche riescono a mettere in fuga e sbaragliare l'esercito nemico, anche grazie all'arrivo di Simeone e Murad con tutto il contingente degli addetti alle scorte delle carovane.
Quindi Macrone e Catone, assieme e Simeone, si mettono sulle tracce di Banno, e vengono a sapere che questi ha rapito il figlio di Miriam di Nazareth, Yusef, e si è rifugiato a Petra chiedendo asilo al re. Quando i Romani giungono in città, una volta attraversato il Siq, vengono posti agli arresti e solo dopo alcuni giorni di prigionia il re li convoca per comunicare la sua decisione di consegnarli Banno, per non inimicarsi Roma, ma il ribelle è frattanto riuscito a scappare.
Macrone e Catone si rimettono all'inseguimento di Banno e raggiuntolo in un'oasi, Simeone lo uccide in duello.
Anno | Età Macrone | Età Catone | Ambientazione |
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46 d.C. | 38 anni | 21 anni |
L'aquila dell'impero è il primo romanzo, della serie Eagles of the Empire, ambientato in medio oriente ed in particolare in Siria e Giudea.
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