Léon Cladel

scrittore francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Léon Cladel

Léon Alpinien Cladel (Montauban, 15 marzo 1835Sèvres, 21 luglio 1892) è stato uno scrittore e romanziere francese.

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Léon Alpinien Cladel

Biografia

Riepilogo
Prospettiva
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Léon Cladel (Fotografia di Wilhelm Benque, 1893)
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Léon Cladel (Ritratto di Félix Bracquemond)

Léon Alpinien Cladel nacque nel 1835 a Montauban[1], una città francese dell'Occitania, in una famiglia di artigiani del Quercy. Suo padre, Pierre Cladel, era un sellaio oberato da debiti[2]. Léon cominciò a studiare giurisprudenza a Tolosa, ma interruppe presto gli studi[2]. All'età di vent'anni si recò a Parigi dedicandosi alla letteratura e si fece apprezzare come scrittore naturalista dapprima in circoli ristretti di intellettuali della scuola parnassiana[3]. Il suo primo romanzo, Les Martyrs ridicules, sulla vita di bohème, fu stampato nel 1862 con la prefazione di Charles Baudelaire[3].

Ritornò a vivere a Montauban continuando nella sua attività di scrittore, interessandosi soprattutto alla vita e ai costumi dei contadini del Quercy, come in Mes Paysans; in questa opera - suddivisa in due parti: Le Bouscassier (1869), e la Fête votive de Sainti-Bartholomée Porte-glaive (1872) - Cladel analizza i costumi popolari e rustici del Quercy[3]. Ritornato a Parigi nel 1869, Léon Cladel assistette e prese parte alla Comune di Parigi (1871) i cui avvenimenti saranno presenti in molte delle sue opere successive, quali i racconti contenuti in Les Va-nu-pieds, Urbains et ruraux e Trois fois maudites. Quest'ultimo gli valse addirittura la carcerazione[4]. Il racconto Revanche (Rivincita), dal nome proprio dato a un neonato che nasce proprio nel momento in cui suo padre, comunardo, corre incontro alla morte in nome della repubblica[5], fu censurato dall'editore e apparve solo nell'edizione del 1882[6].

Il 14 novembre 1871 si sposò a Parigi con Julia Mullem una giovane musicista di religione ebraica; la coppia ebbe cinque figli (Judith-Jeanne, Sarah-Marianne, Rachel-Louise, Eve-Rose, Pierrine-Esther, Saül-Alpinien), la prima delle quali diverrà biografa del padre[2]. Di salute cagionevole, Léon Cladel morì a Sèvres, vicino a Parigi, nel 1892 all'età di 57 anni.

Opere

  • Les Martyrs ridicules, roman parisien (1862) — Testo on-line
  • Le Bouscassié (1869) — Testo on-line
  • La Fête votive de Saint-Bartholomée Porte-Glaive (1872) — Testo on-line
  • Les Va-nu-pieds, raccolta di racconti (1873) comprendente:
    • Achille & Patrocle
    • Mon ami le sergent de ville
    • Les Auryentys
    • Un noctambule
    • Triple-Croche
    • Le Nommé Qouæl
    • L'Enterrement d'un ilote
    • Éral le dompteur
    • La Citoyenne Isidore
    • Nâzi
    • L'Hercule
    • Montauban Tu-Ne-Le-Sauras-Pas
    • Le Revenant
    • Revanche
    • Urbains et ruraux
  • Bonshommes (1876) — Testo on-line
  • L'Homme de la Croix-aux-Bœufs (1878) — Testo on-line
  • Ompdrailles, le Tombeau des lutteurs (1879) — Testo on-line
  • Petits Cahiers, raccolta di racconti (1879) comprendente:
    • Un revenant
    • Paul-des-Blés
    • L'Ancêtre
    • Trois fois maudite
    • Chez ceux qui furent
    • Madame la générale à la jambe de bois
    • Du Pain ou la Mort
    • Au Point-du-Jour ? Bêtes et Gens.
  • Crête-Rouge (1880)
  • Par-devant notaire (1880)
  • N'a-qu'un-œil (1882-1886) — Testo on-line
  • L'Amour romantique : Confession d'une Mondaine, Huit jours dans les nuages, Aux Amours éternelles (1882)
  • Le Deuxième Mystère de l'Incarnation (1883) — Testo on-line
  • Pierre Patient (1883) — Testo on-line
  • Héros et pantins (1885) — Testo on-line
  • Quelques sires (1885) — Testo on-line
  • Léon Cladel et sa kyrielle de chiens (1885).
  • Mi-diable (1886) — Testo on-line
  • Titi Foÿssac IV, dit la République et la Chrétienté (1886) — Testo on-line
  • Gueux de marque (1887)
  • Raca (1888)
  • Kerkadec, garde-barrière (1888)
  • Effigies d'inconnus, feuilles volantes (1888) — Testo on-line
  • Seize morceaux de littérature (1889) — Testo on-line
  • L'Ancien, dramma in versi in un atto, rappresentato nel Théâtre-Libre di Parigi il 2 maggio 1889
Opere postume
  • Juive-errante (1897) — Testo on-line
  • INRI (1931; 1997)
  • Poésies de Léon Cladel (1936)

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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