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manga e anime di Osamu Tezuka del 1950-1954 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Kimba - Il leone bianco (ジャングル大帝?, Janguru Taitei, lett. "L'imperatore della giungla"), è un manga di Osamu Tezuka pubblicato in Giappone dal 1950 al 1954 sulla rivista Manga Shōnen. In Italia è stato pubblicato da Hazard edizioni in 3 volumi, tra giugno 2005 e gennaio 2006. Una nuova edizione in 2 volumi, uscita nel 2019, è stata invece pubblicata da J-Pop.
Kimba - Il leone bianco | |
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ジャングル大帝 (Janguru Taitei) | |
Copertina del primo volume dell'edizione J-Pop
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Genere | drammatico, avventura |
Manga | |
Autore | Osamu Tezuka |
Editore | Gakudosha |
Rivista | Manga Shōnen |
Target | shōnen |
1ª edizione | novembre 1950 – aprile 1954 |
Tankōbon | 3 (completa) |
Editore it. | Comic Art, Hazard Edizioni |
1ª edizione it. | 1998 |
Volumi it. | 3 (completa) |
Serie TV anime | |
Kimba - Il leone bianco | |
Autore | Osamu Tezuka |
Regia | Eichi Yamamoto |
Rete | TV Tokyo |
1ª TV | 6 ottobre 1965 – 28 settembre 1966 |
Episodi | 52 (completa) |
Rete it. | Televisioni locali |
1ª TV it. | 1978 – 1982 |
Episodi it. | 52 (completa) |
Serie TV anime | |
Kimba - Il leone bianco | |
Autore | Osamu Tezuka |
Regia | Eichi Yamamoto |
Rete | TV Tokyo |
1ª TV | 5 ottobre 1966 – 29 marzo 1967 |
Episodi | 26 (completa) |
Rete it. | Televisioni locali |
1ª TV it. | 1982 – 1982 |
Episodi it. | 26 (completa) |
Serie TV anime | |
Una giungla di avventure per Kimba | |
Autore | Osamu Tezuka |
Regia | Takashi Ui |
Rete | TV Tokyo |
1ª TV | 12 ottobre 1989 – 11 ottobre 1990 |
Episodi | 52 (completa) |
Rete it. | Italia 1 |
1ª TV it. | 1999 |
Episodi it. | 52 (completa) |
Ha ispirato la realizzazione di una serie televisiva anime omonima del 1965 (trasmessa in Italia nel 1978) primo anime televisivo giapponese a colori ed anche il primo del genere che contempla animali umanizzati nel ruolo di protagonisti. Ne sono state tratte anche due trasposizioni cinematografiche, nel 1966, Kimba - Il leone bianco (Chouhen Jungle Taitei), film di montaggio vincitore l'anno seguente del Leone d'oro alla XIX Mostra del cinema per ragazzi di Venezia e nel 1997, Kimba - La leggenda del leone bianco (Gekijōban Janguru Taitei), diretto da Yoshio Takeuchi. Nel settembre 2009, per il 50º anniversario di Fuji TV, è stato prodotto anche un film per la televisione diretto da Gorō Taniguchi, scritto da Osamu Suzuki, e con i disegni di Yoshitaka Amano, dal titolo Jungle Taitei – Yūki ga Mirai wo Kaeru (ジャングル大帝 勇気が未来をかえる). Quest'ultimo è stato doppiato e distribuito per la prima volta in Italia nel 2012, con il titolo Kimba, il coraggio di cambiare il futuro e rilasciato sulla piattaforma streaming Premium Play.[1] Un secondo doppiaggio, realizzato e distribuito dalla Sanver Production Ltd, è uscito nel febbraio del 2022 con il titolo Kimba, i coraggiosi cambiano il futuro e rilasciato sulla piattaforma streaming Chili.[2]
In Africa, a partire dalla metà del XX secolo, un giovane leone bianco vorrebbe governare la foresta in cui vive dopo la morte dei suoi genitori. Panja è il re del suo regno all'interno della giungla africana. La razza umana sta diventando una minaccia più grave dello stesso deserto. Panja (Grande Cesare nel primo doppiaggio), cerca di cambiare in qualche modo lo stato delle cose cercando di garantire a tutti gli animali della foresta un luogo e rifugio sicuro in cui poter vivere in pace, liberi dal pericolo degli uomini. Riesce inizialmente a ottenere lo scopo ma, dopo aver liberato i bovini dai vicini villaggi per sfamare gli animali della giungla, viene visto come una minaccia dagli abitanti del villaggio che ingaggiano un cacciatore professionista, Hamegg, per porre fine a queste incursioni da parte dei leoni. Il cacciatore evita di attaccare direttamente Panja ma usa il legame fra Panja e la sua compagna Eliza la quale, caduta in trappola, viene usata come esca per catturare Panja, che viene così ucciso mentre Eliza, già incinta, viene imbarcata su un traghetto per essere venduta a uno zoo.
Kimba nasce sulla nave e la madre si prende il compito di trasmettere al figlio gli ideali del padre, che il piccolo mette in pratica facendosi amici i ratti che si trovano a bordo della nave. Una improvvisa tempesta fa naufragare la nave e Kimba, che è riuscito a fuggire attraverso le sbarre della gabbia finisce in balia delle onde ma grazie ai pesci impara a nuotare e, guidato dalle farfalle, riesce a raggiungere la terraferma. Si mette in viaggio nel quale fa conoscenza della natura umana oltre alle varie capacità tecnologiche e mediche dell'umanità.
Ritornato nel suo ambiente naturale all'interno della foresta africana, continua la sua crescita e arriva alla consapevolezza che la vera pace richiede comunicazione e mutua comprensione tra animali e gli umani. Per prendere il posto del padre dovrà affrontare Bubu, un leone che s'era autoproclamato re assoluto dopo la morte di Panja; riesce a divenire il re della foresta e quindi cercherà di far vivere gli animali in un mondo più civile. Il suo modello di vita è in parte ispirato alla società umana, cercando una convivenza per tutte le specie animali, le quali si riuniscono in alleanza contro la distruzione del loro habitat da parte dell'uomo; vogliono e chiedono inoltre di essere riconosciute come aventi eguali diritti nei confronti degli umani. Per giungere alla realizzazione di questi obiettivi Kimba convince anche i carnivori a diventare vegetariani, insegnandogli a praticare l'agricoltura, a cui infine si dedicheranno con fervore. Apriranno anche una scuola, un ufficio postale e un ristorante. Kimba si sacrificherà infine per donare la propria carne nell'intento di salvare dalla morte un suo amico umano.
Sono state realizzate due serie televisive negli anni sessanta, la prima di 52 e la seconda di 26 episodi; una serie remake in 52 episodi è stata trasmessa in Giappone nel 1989-1990. Negli Stati Uniti la prima serie, dopo essere stata trasmessa inizialmente nel 1966, è stata poi ridoppiata nel 1993 a causa di questioni legali, utilizzando una colonna sonora del tutto rifatta.
In Italia già nel 1972 alcuni episodi della seconda serie vennero proiettati al cinema sotto il titolo Leo - Il re della giungla abbinati a lungometraggi.[3] La prima serie fu trasmessa per la prima volta in TV in Italia nel 1978 dalle reti locali, su distribuzione AB International Export: venne adattata dalla versione statunitense, di cui fu mantenuta la sigla. Furono trasmessi inizialmente solo 13 episodi in ordine sparso; in seguito ne furono trasmessi altri 13 doppiati in un altro studio, ma la serie non venne continuata.
Solo nel 1982 furono doppiati i restanti 26 episodi della prima serie e tutti i 26 della seconda serie, ancora con cast diverso, presso lo studio Telecinema 2001 su direzione di Franco Latini; le puntate già disponibili in italiano vennero mantenute con il doppiaggio del 1977, ma furono tutte rititolate. La tranche mancante della prima serie venne doppiata senza avere a disposizione la colonna sonora originale: quindi durante le puntate si sentono solo pochi effetti sonori e tracce musicali. Tutti i 78 episodi furono ridistribuiti utilizzando una videosigla rimontata e fu inserito il nuovo brano dei Cavalieri del Re (accreditato a La mamma di Jonathan, alias Clara Serina), la cui versione strumentale è inoltre spesso inserita come sottofondo nelle puntate.
Nel 1999 la prima serie e la seconda serie furono ridoppiate e trasmesse assieme al remake del 1989 da Italia 1 sotto il titolo complessivo Una giungla di avventure per Kimba, con una nuova sigla composta da Giorgio Vanni e da Max Longhi e cantata da Cristina D'Avena.
Tuttavia, sempre alla fine degli anni '90 la società Minerva International rilevò i diritti dell'edizione precedente di Kimba e la ridistribuì alle televisioni locali, su cui è stata replicata più volte nel corso degli anni. La versione Minerva include solo i 52 episodi doppiati nel 1982 e presenta una videosigla rimontata e rititolata, anche se viene mantenuto il brano dei Cavalieri del Re.
La 1ª stagione mostra la vita di Kimba ancora cucciolo dopo il suo ritorno nel proprio ambiente naturale e ciò ch'egli via via apprende crescendo, durante tutto l'anno seguente: quello che Kimba impara immediatamente con certezza è che solamente la comunicazione reciproca e mutua comprensione tra gli animali e gli onnipresenti umani, potrà condurre ad un'autentica pace tra le due razze. Sue caratteristiche principali son per l'appunto il cercar di ristabilire sempre l'ordine originario naturale e cercar nel contempo di rafforzare il legame tra animali e uomini.
La 2ª stagione si snoda invece qualche anno dopo: Kimba è cresciuto, si è sposato con Lena ed ha dei figli. La trama corrisponde alla parte finale del manga, la quale non era stata inclusa nella 1ª stagione per esplicita richiesta della NBC.
Negli anni novanta vennero notate delle analogie con i personaggi del lungometraggio Il re leone della Disney ma la compagnia dichiarò di non conoscere l'opera di Tezuka anche se alcuni componenti della compagnia come Roy Disney e Matthew Broderick si erano riferiti al protagonista chiamandolo "Kimba". In un'intervista del 2014 Roger Allers, uno dei registi del film, dichiarò che per tutto il tempo in cui lavorò al film il nome di Kimba non venne mai menzionato: «Se fossi stato ispirato da Kimba l'avrei affermato e indicato come fonte».[4]
La connessione Tezuka/Disney risale a molto tempo prima. Tezuka aveva ottenuto la licenza per fare l'adattamento come manga di Bambi, per essere fruibile dal mercato giapponese. Tezuka incontrò Disney al World's Fair del 1964, durante il quale Walt Disney disse di sperare di poter fare qualcosa di paragonabile ad Astro Boy. Gli animatori della Disney furono quindi ingaggiati per insegnare al team di Tezuka l'uso dei colori in concomitanza con l'inizio della produzione della serie televisiva Kimba - Il leone bianco (Jungle Taitei). Mentre la versione inglese di Kimba - Il leone bianco era in lavorazione, il personaggio principale fu rinominato Simba. Tuttavia, poiché la parola "simba" significa "leone" in swahili, lingua franca dell'Africa Orientale, sarebbe stato difficile poterlo registrare come marchio sotto quel nome. Per questo motivo i produttori ne cambiarono il nome. Il problema non si presentò anche nel caso del lungometraggio Disney, il cui titolo non comprendeva il nome del protagonista, che quindi non sarebbe stato registrato, aggirando l'inconveniente linguistico. La Disney utilizzò poi lo swahili anche per la scelta del nome del babbuino-stregone che affianca in varie scene il protagonista: "rafiki", infatti, significa "amico" nella stessa lingua.
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