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calciatore, allenatore di calcio e politico sovietico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Kakhi Šalvovič Asatiani (in georgiano კახი ასათიანი?, in russo Кахи Шалвович Асатиани?; Telavi, 1º gennaio 1947 – Tbilisi, 20 novembre 2002) è stato un politico, allenatore di calcio, calciatore e dirigente d'azienda sovietico, dal 1991 georgiano, di ruolo centrocampista.
Kakhi Asatiani | ||||||||||
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Nazionalità | Unione Sovietica | |||||||||
Altezza | 186 cm | |||||||||
Calcio | ||||||||||
Ruolo | Centrocampista | |||||||||
Termine carriera | 1º luglio 1975 | |||||||||
Carriera | ||||||||||
Squadre di club1 | ||||||||||
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Nazionale | ||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||
Intrapresa l'attività dirigenziale dopo l'indipendenza della Georgia, fu ucciso nel 2002 in un attentato.
Trascorse tutta la sua carriera di giocatore nella Dinamo Tbilisi, compagine dell'allora Repubblica Socialista di Georgia che militava nel campionato sovietico; in 11 stagioni, dal 1965 al 1975, disputò 218 incontri realizzando 27 goal[1].
In Nazionale sovietica esordì nel 1968, e fece parte della rosa che partecipò alla fase finale del campionato d'Europa 1968 in Italia, classificandosi al quarto posto finale; due anni più tardi fu presente al campionato del mondo 1970 in Messico,in cui per altro passò alla storia a livello personale, diventando il primo calciatore della storia a ricevere un cartellino giallo[2], giungerà con l'Unione Sovietica fino ai quarti di finale.
Tra il 1968 e il 1972 totalizzò 16 presenze in nazionale con 5 reti all'attivo[3].
Dopo il ritiro da calciatore intraprese l'attività di allenatore; diresse in due riprese la stessa Dinamo Tbilisi, dal 1978 al 1982 e poi una seconda volta nel 1987[4][1].
Dopo lo scioglimento dell'URSS e la trasformazione della Georgia da Repubblica satellite di Mosca in Paese indipendente, Asatiani ebbe una breve esperienza politica, nelle vesti di ministro del Turismo e dello Sport del neonato Stato[4] dal 1999 al 2000[5].
Successivamente divenne vicepresidente della compagnia aerea Airzena (oggi Georgian Airways); fu mentre ricopriva tale incarico che, il 20 novembre 2002, Asatiani fu ucciso a Tbilisi da alcuni colpi di pistola sparatigli da ignoti mentre si trovava al volante della propria auto[6]; secondo gli inquirenti l'omicidio è legato all'attività dirigenziale della vittima[7].
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