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ciclista su strada e pistard belga Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Jolien D'Hoore (Gand, 14 marzo 1990[1][2]) è un'ex ciclista su strada e pistard belga. Velocista, attiva tra le Elite su strada dal 2009 al 2021, ha vinto tre tappe al Giro d'Italia, due Madrid Challenge by La Vuelta, un Ronde van Drenthe, una World Cup Vargarda e una Gand-Wevelgem; su pista si è invece aggiudicata il bronzo olimpico nell'omnium ai Giochi di Rio de Janeiro 2016 e il titolo mondiale 2017 nell'americana[2].
Jolien D'Hoore | ||||||||||||||||||||||
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Jolien D'Hoore (2018) | ||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Belgio | |||||||||||||||||||||
Altezza | 175[1] cm | |||||||||||||||||||||
Peso | 63[1] kg | |||||||||||||||||||||
Ciclismo | ||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada, pista | |||||||||||||||||||||
Termine carriera | 2021 | |||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al gennaio 2022 | ||||||||||||||||||||||
Dopo aver praticato atletica leggera dall'età di sei anni, comincia a gareggiare nel ciclismo a dodici anni[2]. Attiva fin da subito nel ciclismo su pista, tra il 2007 e il 2008 si aggiudica numerosi titoli nazionali Elite di specialità; nel 2008 vince anche, su strada, il campionato nazionale in linea Juniors e il titolo mondiale in linea di categoria a Città del Capo. Nel 2009, all'età di diciotto anni, debutta da professionista con il team belga Topsport Vlaanderen-Thompson[2]; prosegue al contempo l'attività su pista, riuscendo a far suoi diversi altri titoli nazionali e, nel 2010, due medaglie d'oro (in inseguimento a squadre e omnium Under-23) ai campionati europei di San Pietroburgo.
Nel 2012 conquista il titolo nazionale Elite su strada e quello europeo Under-23 nella corsa a punti, e partecipa per la prima volta ai Giochi olimpici, a Londra, classificandosi quinta nell'omnium vinto da Laura Trott. Nel 2013 passa tra le file del team Lotto-Belisol Ladies, e in stagione riesce a vincere la Dwars door de Westhoek[2]. Si migliora nell'annata successiva, bissando il titolo nazionale su strada già vinto nel 2012 e primeggiando anche al Diamond Tour in Belgio, in due tappe al BeNe Tour e in una allo Holland Tour[2]; su pista vince invece la gara di omnium a Guadalajara, valida per la Coppa del mondo 2014-2015, e si classifica quarta nell'omnium ai campionati del mondo a Cali.
Nel 2015 si trasferisce alla Wiggle-Honda. Durante la stagione su strada dimostra un buono stato di forma, aggiudicandosi due prove di Coppa del mondo, la Ronde van Drenthe e la World Cup Vargarda: questi risultati, unitamente al secondo posto ottenuto al Giro delle Fiandre, le consentono di concludere al terzo posto nella graduatoria individuale di Coppa. L'annata la vede trionfare anche all'Omloop van het Hageland, al Diamond Tour, in una tappa dell'Energiewacht Tour nei Paesi Bassi e in una del Women's Tour nel Regno Unito, per la terza volta ai campionati belgi in linea, nella graduatoria finale del BeNe Tour (con tre successi di tappa e la vittoria nella classifica a punti) e in due frazioni allo Holland Tour. Su pista è invece nuovamente quarta nell'omnium ai campionati del mondo a Saint-Quentin-en-Yvelines.
Nel 2016, dopo il successo nella gara di corsa a punti a Hong Kong valida per la Coppa del mondo su pista, è medaglia di bronzo nell'omnium ai Giochi olimpici a Rio de Janeiro, alle spalle delle rivali Laura Kenny e Sarah Hammer, e vincitrice, in coppia con Lotte Kopecky, del primo storico titolo europeo femminile di americana. Per quanto concerne l'attività su strada, inizia la stagione senza ottenere, eccetto la terza vittoria consecutiva nel Diamond Tour, particolari piazzamenti. Si rifà tra luglio e settembre, imponendosi in una tappa del Tour de Feminin in Repubblica Ceca, in tre frazioni e nella classifica finale del BeNe Tour, e infine nella Madrid Challenge by La Vuelta, valida per il neonato calendario World Tour femminile. In quel finale di stagione si piazza inoltre decima nella prova in linea dei campionati del mondo a Doha.
Nel 2017 D'Hoore è nuovamente protagonista ad alti livelli, sia su pista che su strada. Su pista si aggiudica il suo primo titolo mondiale, imponendosi a Hong Kong, ancora in coppia con Kopecky, nel primo storico evento iridato di americana femminile[3]; in quel mondiale fa suo anche il bronzo nello scratch, e a fine stagione vincerà la gara di americana in Coppa del mondo a Pruszków, sempre in coppia con Kopecky. Su strada ottiene invece ben dodici vittorie: a inizio stagione si aggiudica l'Omloop van het Hageland e il Grand Prix de Dottignies, e conclude seconda alla Gand-Wevelgem; vince poi due tappe e la classifica finale del Tour of Chongming Island, e una tappa del Women's Tour, entrambe gare del calendario World Tour. Dopo aver fatto suo per la quarta volta il titolo nazionale in linea, vince la frazione di Occhiobello al Giro d'Italia (primo successo nella "Corsa rosa" per lei), una tappa al Tour of Norway, il prologo a cronometro e una tappa in linea al Giro del Belgio e infine, per il secondo anno consecutivo, la Madrid Challenge by La Vuelta. Chiude la stagione al sesto posto della classifica individuale World Tour.
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