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scrittore polacco Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Jan Kott (Varsavia, 27 ottobre 1914 – Santa Monica, 22 dicembre 2001) è stato un saggista e critico teatrale polacco naturalizzato statunitense. Fu inizialmente tra i principali sostenitori dello stalinismo in Polonia per diversi anni dopo la presa del potere da parte dei sovietici, ma rinunciò alla sua appartenenza al Partito Comunista nel 1957 in seguito ai fatti dell'ottobre polacco, nel 1956. Si trasferì negli Stati Uniti nel 1965.
Fu importante studioso dell'opera di William Shakespeare, che rilesse alla luce del teatro dell'assurdo[1].
Scrisse varie opere negli Stati Uniti, la più significativa delle quali è The eating of Gods (1970; trad. it. 1977), riguardante l'interpretazione della tragedia greca. Si interessò anche al teatro giapponese e, tra l'altro, tradusse in polacco testi di Jean-Paul Sartre, Denis Diderot, Eugène Ionesco e Molière[1].
Lista parziale.
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