Ján Poničan (Očová, 15 giugno 1902Bratislava, 25 febbraio 1978) è stato un poeta, scrittore, drammaturgo e traduttore slovacco.

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Ján Poničan

Biografia

Nacque nella famiglia dell'agricoltore Ondrej Poničan e di sua moglie Mária, nata Holíková. Dopo la morte dei genitori, fu adottato e allevato dallo zio avvocato Pavol Poničan. Frequentò le scuole a Banská Bystrica, fino al ginnasio classico ungherese, poi a Lučenec, ove conseguì la maturità. Proseguì gli studi all'Alta scuola tecnica di Praga, ma dopo due anni cambiò facoltà e si iscrisse a giurisprudenza, terminando gli studi nel 1927. Nel 1924 era entrato nel Partito Comunista Cecoslovacco. Fece parte del gruppo di intellettuali di sinistra DAV. Lavorò a Bratislava come praticante avvocato e per breve periodo anche a Zvolen. Dopo le lezioni in Unione Sovietica, dove si recò come capo della delegazione del Soccorso Rosso Internazionale, visitando Mosca e la Siberia (1931), tornò a Banská Bystrica e nello stesso anno fu processato e detenuto. L'anno successivo fu praticante avvocato nello studio di Vladimír Clementis, e nel 1933 poté aprire il proprio studio legale. Rappresentava soprattutto operai e comunisti. Proseguì nella professione fino al 1947, in seguito fu segretario dell'Ordine degli avvocati e notaio. A partire dal 1945 fu segretario e vicepresidente dell'Unione degli scrittori slovacchi; fra il 1958 e il 1959 fu a capo della redazione ungherese dell'Editrice slovacca di belle lettere (Slovenské vydavateľstvo krásnej literatúry), e dopo, fino al pensionamento (1964), fu direttore della stessa casa editrice.

Fu sposato prima ad Alžbeta Poničanová, nata Kindernayová, poi a Valéria, nata Gajarská.

A Očová si conserva la sua casa natale; le sue ceneri riposano al cimitero di Slávičie údolie. Parte dei suoi manoscritti, degli epistolari e delle documentazione fotografica sono custoditi nell'archivio letterario della Matica slovenská.

Produzione

Pubblicò i suoi primi versi su diversi giornali, fra cui Svojeť, Mladé Slovensko, Pravda chudoby, Hlas ľudu. Insieme con Andrej Sirácky, Daniel Okáli e Vladimír Clementis fondò nel 1924 il giornale DAV. Nelle sue poesie espresse le proprie opinioni politiche, gli entusiasmi rivoluzionari e proletari, ma anche la propria irrequietezza personale, motivi erotici e affettivi, impressioni da ambienti urbani (ad esempio Parigi) e anche tematiche sociali. Utilizzò la melodia delle immagini, la ricerca poetica delle rime. Oltre alla poesia, alla prosa e al teatro, tradusse drammaturghi delle letterature straniere, come i russi Sergej Aleksandrovič Esenin e Vladimir Vladimirovič Majakovskij, gli ungheresi Endre Ady e Sándor Petőfi e anche opere della letteratura bulgara.

Opere

Poesia

  • 1923Som, myslím, cítim a vidím, milujem všetko, len temno nenávidím ("Sono, penso, sento e vedo, amo tutto e invidio solo un po'"), raccolta di poesie, che fu la prima raccolta di poesia proletaria slovacca
  • 1929Demontáž ("Smontaggio"), raccolta di poesie
  • 1932Večerné svetlá ("Luci della sera"), raccolta di poesie
  • 1934Angara, raccolta di poesie (impressione dal viaggio in Siberia)
  • 1937Póly ("I poli"), raccolta di poesie
  • 1941Divný Janko ("Lo strano Giovannino"), poema (già pubblicato sul giornale Elán nel 1940)
  • 1942Sen na medzi ("Sogno a metà")
  • 1946Ivan Klas
  • 1946 – Povstanie ("Insurrezione"), ciclo di poesie
  • 1947Mesto ("La città"), poesia sul passato e sul presente di Bratislava
  • 1949Na tepne čias ("Sulle arterie del tempo"), raccolta di poesie
  • 1954Básne ("Poesie"), antologia
  • 1958Riava neutícha ("Le rapide non tacciono"), raccolta di poesie
  • 1962Ohne nad riekou ("Fuochi sul fiume"), antologia
  • 1967Držím sa zeme, drží ma zem ("Mi tengo alla terra, mi trattiene la terra"), liriche sui viaggi in patria e all'estero
  • 1972Špirála ľúbosť ("Spirale amore"), antologia
  • 1973Hĺbky a diaľky ("Profondità e distanze"), raccolta di poesie

Prosa

  • 1935Stroje sa pohli ("S'avviano le macchine"), romanzo
  • 1945Sám ("Da solo"), raccolta di racconti
  • 1945 – Pavučina ("La ragnatela") (già concepito nel 1935), libero seguito del romanzo Stroje sa pohli
  • 1945 – Hôrny kvet ("Fiore di montagna"), romanzo d'amore
  • 1946Treba žiť ("Bisogna vivere"), romanzo
  • 1949Z čias-nečias ("Dai tempi dei tempi"), raccolta di novelle storiche
  • 1959Po horách-dolinách ("Per monti e per valli"), descrizione della bellezza naturale della Slovacchia
  • 1960A svet sa hýbe ("E il mondo si muove")
  • 1964Červená sedma ("Un sette rosso"), antologia
  • 1973Jánošíkovci ("I Jánošík")
  • 1975Búrlivá mladosť ("Gioventù tempestosa")
  • 1979Dobyvateľ ("Il conquistatore")

Drammi

  • 1924Dva svety ("Due mondi") (pubblicato a puntate su Proletárska nedeľa)
  • 1935Iskry bez ohňa ("Scintille senza fuoco")
  • 1936Bačov žart ("Lo scherzo del pastore"), dramma radiofonico in versi
  • 1936 – Vzbura na rozkaz ("Ribellione al comando")
  • 1941Jánošík
  • 1944Básnik a kráľ ("Il poeta e il re"), dramma radiofonico in versi
  • 1945Vzbura žien ("La rivolta delle donne"), commedia radiofonica
  • 1949Čistá hra ("Gioco pulito")
  • 1958Štyria ("I quattro")
  • 1962Všetkostroj ("La macchina universale"), dramma utopistico in versi (scritto negli anni 1930, pubblicato come antologia)
  • Máje ("I maggi"), libretto, musicato da Bartolomej Urbanec

Opere per bambini e ragazzi

  • 1953Deti, deti, pozrite ("Bambini, bambini, guardate"), raccolta di poesie per bambini
  • 1979Skaza hradu ("La rovina del castello"), romanzo storico per ragazzi (postumo)

Traduzioni

Riconoscimenti

Bibliografia

  • Bruno Meriggi, Le letterature ceca e slovacca, Firenze, 1968, p. 307
  • (FR) Renée Perreal e Joseph A. Mikuš, La Slovaquie: une nation au cœur de l'Europe, Lausanne, 1992, p. 173
  • (SK) Voce Ján Poničan su Slovenský biografický slovník

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Collegamenti esterni

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