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calciatore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Giordano Colausig (Gradisca d'Isonzo, 16 dicembre 1940) è un ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista o attaccante.
Giordano Colausig | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Colausig al Perugia nella stagione 1972-1973 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 172[1] cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 64[1] kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Centrocampista, attaccante | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1974 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Di corporatura longilinea, nonostante una sproporzione tra altezza e peso era un calciatore dotato di grande resistenza fisica.[1] Impiegato come jolly a centrocampo e in attacco, era un elemento di forte personalità e temperamento[1] che rendeva al meglio quando schierato all'ala destra.[2]
Nipote di Gino Colaussi,[3] iniziò a giocare a calcio nell'hinterland della natìa Gradisca d'Isonzo,[1] in formazioni quali Torriana (Prima Divisione) e Itala.[2] Approdato alla Pro Gorizia,[2] da qui passò poi alla Triestina con la cui maglia emerse in Serie B.[2][3]
Tra i giuliani, durante una sfida al Valmaura[2] venne notato da Manlio Scopigno, tecnico del L.R. Vicenza, il quale nel 1961 lo portò in Serie A tra le file dei berici.[1] Rimase in Veneto per cinque anni, esordendo in massima categoria l'11 gennaio 1962 in una trasferta sul campo del Mantova,[2] e affermandosi definitivamente nella stagione 1964-1965 come partner d'attacco di Luís Vinício.[1]
Nell'estate del 1966 si trasferì alla Roma dove disputò una positiva stagione, divenendo in breve uno dei beniamini della tifoseria giallorossa (e conoscendo nella capitale anche la futura moglie); nonostante ciò la società romanista, preda di ristrettezze economiche, si trovò costretta a cedere il giocatore dopo appena dodici mesi.[1]
Approdò così all'Inter dove tuttavia transitò solo pochi mesi, prendendo parte con i nerazzurri unicamente a una tournée nordamericana,[2] poiché nel novembre del 1967 venne dirottato al Brescia.[1] A fine stagione non riuscì a evitare la retrocessione delle rondinelle in Serie B, ma le prestazioni offerte con i lombardi attirarono l'interesse della Juventus che lo prelevò nell'estate del 1968.[1][3]
Giordano andò così a vestire quella maglia bianconera già indossata quasi trent'anni prima dal più noto zio Gino,[1][3] ma come gli era accaduto a Milano, neanche a Torino il calciatore riuscì a convincere l'ambiente di una big, venendo presto ceduto ai cadetti del Genoa[4] dove rimase per il successivo biennio, culminato nella prima retrocessione del grifone nella sua storia in Serie C.
L'estate seguente ritrovò la serie cadetta grazie al Perugia, di cui difese i colori per tre stagioni nei primi anni 1970, prima di chiudere la carriera dopo un'ultima annata tra le file dei corregionali del Città di Castello, in Serie D.
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