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collana della casa editrice Arnoldo Mondadori Editore Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il Giallo Mondadori è una collana di narrativa dedicata ai generi noir e poliziesco, pubblicata dalla Arnoldo Mondadori Editore dal 1929 inizialmente con il nome de I Libri Gialli, e nota anche come I Gialli Mondadori.[1][2] Il nome e il colore caratteristico delle copertine della collana è all'origine dell'uso del termine "giallo" nella lingua italiana, nell'accezione usata per indicare un'opera letteraria o cinematografica che narra di fatti delittuosi e, generalmente, delle relative indagini a loro connesse.[3]
La serie, la cui stampa comincia nel 1929, nei primi anni della sua comparsa nelle edicole esce sotto il nome de I libri gialli, che, nell'aprile del 1946, viene modificato ne Il Giallo Mondadori, nome che ha poi mantenuto[4]. La periodicità fu inizialmente irregolare: i primi quattro numeri uscirono insieme nel 1929, senza numerazione e con una copertina differente da quella dei volumi successivi: erano privi di sovraccoperta e l'illustrazione di copertina era iscritta in un esagono, invece che nel cerchio che poi diventerà segno distintivo della collana per parecchi decenni successivi[5].
Parimenti nel 1930 furono pubblicati quattro numeri; le uscite si intensificarono divenendo quindicinali nel settembre 1931[1]. Le opere erano stampate in volumetti in sedicesimo. Vendute a 5 lire riscossero subito un inaspettato successo: i primi quattro titoli vendettero in un mese 50.000 copie[6]. La collana è stata pubblicata per decenni con periodicità settimanale per poi assumere la cadenza di quindicinale. Alla serie principale sono stati affiancati nel tempo diversi supplementi e collane parallele aventi varie periodicità, da quattordicinale, a mensile, fino a trimestrale.
Direttore storico della serie, di cui rimane alla guida ininterrottamente dagli anni trenta al 1979 (con l'interruzione 1941-1946 dovuta alla chiusura della collana da parte della censura fascista e alle vicende belliche) è stato Alberto Tedeschi;[1] fu lui che, nell'immediato dopoguerra, decise di affidare la cura delle copertine a Carlo Jacono (17 marzo 1929 – 7 giugno 2000). Jacono, vincitore del Premio Illustrazione nel 1970, avrebbe poi mantenuto questo incarico fino al 1986. In memoria di Alberto Tedeschi nel 1980 è stato istituito un omonimo premio, dedicato a romanzi gialli italiani inediti e consistente, per i vincitori, nella pubblicazione all'interno della collana del Giallo Mondadori.
Per ricoprire il ruolo di direttore, gli anni ottanta videro alternarsi Oreste Del Buono e Laura Grimaldi. Dagli anni novanta le successioni si fecero più frequenti, Gian Franco Orsi, che della collana era stato caporedattore, Franco Amoroso, Stefano Magagnoli, Annalisa Carena, Sandrone Dazieri, Sergio Altieri e Franco Forte. La collana ha avuto tra i suoi consulenti, Stefano Benvenuti, Mauro Boncompagni e Igor Longo. Nel marzo del 2010 Maurizio Costanzo assunse il ruolo di direttore responsabile della collana.[7][8]. Dal 1996 il formato digest cambia e il Giallo Mondadori assume le dimensioni di un libro tascabile.
Il Giallo Mondadori è all'origine dell'uso del termine "giallo" nella lingua italiana, nell'accezione usata per indicare un'opera letteraria o cinematografica che narra di fatti delittuosi e, generalmente, delle relative indagini a loro connesse.[3] Il termine è entrato anche nel linguaggio giornalistico per definire fatti di cronaca, perlopiù omicidi, di cui non si conoscono i moventi o i responsabili.[3]
La prima serie de I Libri Gialli è stata pubblicata dal 1929 al 1941.
Questa è un'edizione speciale di narrativa pubblicata (dal 16 giugno 2009 al 31 luglio 2009) in onore del compimento degli 80 anni (1929-2009) de Il Giallo Mondadori[9]
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