Nato ad Uslar, in Bassa Sassonia, visse e lavorò principalmente nella città di Hannover, dove divenne architetto di corte dei sovrano locali dal 1852 e rimanendo in tale carica sino alla propria morte ed ottenendo diverse commissioni da parte della famiglia regnante, in particolare su edifici di natura pubblica e sul castello di Herrenhausen che egli contribuì a rimodernare completamente secondo i dettami dello stile neoclassico. Ebbe inoltre una notevole influenza sullo sviluppo urbano della capitale del regno di Hannover dove ancora oggi si conserva la sua casa d'abitazione, la Leveshaus dove è allestito un museo a lui dedicato.
Come ingegnere, brevettò un particolare tipo di ponte "a pancia di pesce", completamente in ferro, che viene genericamente indicato col nome tedesco di Lavesbrücke dal nome del suo inventore appunto.
Tra i suoi lavori più rilevanti si ricordano:
Completa ricostruzione del Leineschloss tra il 1816 ed il 1844 (pesantemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale e ricostruito da Dieter Oesterlen tra il 1957 ed il 1962).
Teatro dell'Opera di Hannover, costruito tra il 1845 ed il 1852 (pesantemente danneggiato durante la seconda guerra e ricostruito nel 1948).
Palazzo Wangenheim per il conte Georg von Wangenheim, costruito tra il 1829 ed il 1832.
Facciata del castello di Herrenhausen di stile neoclassico, c. 1820/21 (distrutto durante la seconda guerra e ricostruito nel 2013).
La Palmenhaus di Berggarten, costruita tra il 1846 ed il 1849 (distrutta durante la seconda guerra mondiale)
Il mausoleo di re Ernesto Augusto di Hannover nel giardino del castello di Herrenhausen
La Colonna di Waterloo di Hannover e la relativa piazza, costruiti tra il 1826 ed il 1832
Alcune strutture nel parco del castello di Derneburg, per il conte Ernst zu Münster
La Colonna di Waterloo e la relativa piazza ad Hannover
Teatro dell'Opera di Hannover
Leineschloss, Hannover
Palazzo Wangenheim, Hannover
Laveshaus, Hannover
Lanterne di fronte al Wilhelm-Busch-Museum del Georgengarten, Hannover
Il mausoleo al castello di Derneburg
Il Lavesbrücke del castello di Derneburg (ricostruito)
Harold Hammer-Schenk, Günther Kokkelink (a cura di), Laves und Hannover / Niedersächsische Architektur im neunzehnten Jahrhundert. Revidierte Neuauflage des Kataloges zur Ausstellung „Vom Schloß zum Bahnhof, Bauen in Hannover“…, Hannover: Ed. Libri Artis Schäfer, 1989, ISBN 3-88746-236-X.
Rolf Reiner Maria Borchard, Hannoverscher Klassizismus. Georg Ludwig Friedrich Laves. Eine Reise zu den Stätten romantisch-klassizistischer Baukunst. Mit begleitenden Texten von Ursula Bode (u.a.). Hannover: Schlüter 1989.
Hellmut Burchard, Wohnbauten von Georg Ludwig Friedrich Laves in Hannoversche Geschichtsblätter. N.F. 4, Sonderheft 1936, p. 1–100.
Rüdiger R. E. Fock, Die Kestner. Eine deutsch-französisch-schweizerische Familie macht Geschichte(n). Schnell Buch und Druck, Warendorf 2009, ISBN 978-3-87716-706-9.
Georg Hoeltje, Georg Ludwig Friedrich Laves. Mit einem Beitrag über Georg Ludwig Friedrich Laves als Bauingenieur von Helmut Weber. Steinbock, Hannover 1964.
Günther Kokkelink, Monika Lemke-Kokkelink: Hannoversche Schule 1850–1900. Schlüter, Hannover 1998, p. 545.