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La frase ipotetica inglese è una tipologia di proposizione tipica della lingua inglese, ma riscontrabile anche in altre lingue. Essa indica appunto un'ipotesi, una congettura, una supposizione che si fa e la conseguenza che comporta. La frase ipotetica inglese si divide a sua volta in due proposizioni: la proposizione principale (main clause) e la proposizione subordinata (subordinate clause / if-clause), in cui sempre (spessissimo in realtà) troveremo la preposizione if.
La main clause e la if-clause non devono necessariamente seguire un ordine ben definito, ma si può utilizzare la struttura che più si ritiene appropriata all'interno del contesto. È buona prassi tuttavia separare con una virgola la proposizione principale da quella subordinata, nel caso in cui si inizi con la subordinata.
Esempi:
In inglese vi sono tre tipi di proposizione ipotetica (chiamati, nella didattica della lingua, "1º tipo", "2º tipo", e "3º tipo") che possono essere semplicemente riassunte in: condizione presente che favorevolmente si realizzerà nel futuro (1º tipo); condizione presente che difficilmente si realizzerà nel futuro (2º tipo); condizione passata che non si verificherà mai più (3º tipo). A queste bisogna aggiungere una quarta forma ipotetica (tipo 0), chiamata frase ipotetica della realtà, la quale indica verità assolute, verificabili e riproducibili sempre e comunque.
Di seguito è data la descrizione più in dettaglio delle varie forme.
È una particolare forma ipotetica dove sia la frase principale sia quella subordinata sono nella forma presente. Viene utilizzata quando la condizione ha un risultato generale, costante o abituale, ovvero in caso di leggi fisiche e leggi naturali. Corrisponde al periodo ipotetico del 1º tipo in Latino e Greco. Il suo uso è importante, in quanto l'interlocutore intenderà come ovvio o certo l'avverarsi della conseguenza.
Tempi verbali:
Esempi:
La frase ipotetica del 1º tipo appartiene al mondo del fact: l'azione in essa contenuta si ritiene probabile e/o direttamente consequenziale
I tempi verbali saranno:
Esempi:
Da notare che in italiano i tempi verbali non sono vincolati da una regola in particolare, mentre in inglese sì. La citazione di Bob Hope può ad esempio essere resa in Italiano anche nel seguente modo:
In questo caso il tempo verbale inglese è vincolato al presente nella proposizione subordinata, mentre il tempo verbale italiano può essere scelto tra indicativo presente e futuro, in funzione del contesto.
Ancora, la Legge di Murphy è esprimibile in Italiano come:
Anche in questo caso, l'Italiano non è vincolato all'uso di un tempo verbale in particolare, mentre la proposizione subordinata inglese sì: quindi, anche se in Italiano nella frase subordinata c'è un futuro (potrà), in Inglese ci sarà un presente (can).
Nella proposizione principale inglese, è consentito l'uso del tempo infinitive al posto del futuro, nei casi in cui si vogliano esprimere consigli, suggerimenti, avvertimenti (per intendersi, una sorta di imperativo esortativo)
Esempi:
Attenzione a non inserire il soggetto di let. Una frase del tipo: if you come, you let me know assume il significato di se vieni, è certo (legge universale) che me lo farai sapere.
Nella proposizione principale inglese è consentito l'uso dei modal verbs (shall, can, may) in sostituzione di will.
Esempi:
Nella frase ipotetica del 2º tipo la realizzazione della condizionalità è possibile, ma improbabile, se non addirittura irreale. Tuttavia, utilizzando la frase ipotetica del secondo tipo, si vuole esprimere ancora una certa fiducia nel modificare l'azione per la realizzazione della condizionalità.
I tempi verbali saranno:
Esempi:
Bisogna prestare grande attenzione al fatto che nella if-clause il verbo è al congiuntivo (subjunctive mode), modo che non ha flessione in Inglese. Se si utilizza il verbo essere, tutte le persone saranno espresse da were, anche se nella lingua parlata è possibile trovare la forma was per la prima e terza persona singolare.
Esempi:
Nella proposizione principale è consentito l'uso dei verbi modali, in sostituzione di would. I verbi consentiti sono: could, might, should.
La frase ipotetica del 3º tipo indica una condizionalità ormai non realizzatasi: sottolinea ovvero un corso di eventi avvenuti nel passato che non possono essere più modificabili. La condizionalità è quindi 'impossibile. La frase ipotetica del 3º tipo appartiene all'imaginary world.
I tempi verbali saranno:
Esempi:
In sostituzione di would, è consentito anche l'uso di could, might, should.
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