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fantino italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Lanfranco Dettori, detto Frankie (Milano, 15 dicembre 1970), è un fantino italiano, figlio del fantino sardo Gianfranco Dettori. È nel ventunesimo secolo uno dei più famosi e quotati fantini al mondo, vincitore di numerosissime corse, soprattutto in Inghilterra dove ha svolto gran parte della propria carriera e dove vive[1].
Lanfranco Dettori | |
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Nazionalità | Italia |
Equitazione | |
Trasferitosi a Newmarket a 14 anni, nel 1985, divenne allievo fantino nella scuderia di Luca Cumani.[2] Dettori detiene il record di sette corse vinte (tutte quelle in programma) in un solo giorno, il 28 settembre 1996, ad Ascot, uno dei templi dell'ippica britannici.[3] Questa impresa gli ha dato fama mondiale anche al di fuori del mondo dell'ippica.[4]
Nel 2000 è sopravvissuto, riportando solamente la frattura della caviglia destra e ferite ad un pollice, ad un incidente avvenuto in fase di decollo dall'ippodromo di Newmarket del Piper Seneca sul quale si trovava come passeggero insieme all'amico fantino Ray Cochrane (in seguito diventato suo agente). Nell'incidente perse la vita il pilota del velivolo.
Nel 2004 è stato Champion Jockey britannico.
Per 18 anni, fino al 2012, è stato prima monta del team Godolphin dello sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, con i cui colori ha conquistato innumerevoli successi in tutto il mondo. Il 16 settembre 2012, pochi giorni dopo l'annuncio della fine della partnership, è risultato positivo per uso di cocaina ad un controllo antidoping a cui è stato sottoposto in Francia a Longchamp, subendo come conseguenza una squalifica di 6 mesi.[5]
Il 1 ottobre 2017, vincendo con la femmina di tre anni Enable, è diventato il primo fantino a trionfare per cinque edizioni nel Prix de l'Arc de Triomphe, la principale corsa del calendario europeo, ottenendo poi il sesto successo nel 2018 in sella alla stessa cavalla. Proprio con Enable ha ottenuto complessivamente 11 vittorie in corse di Gruppo 1 tra Inghilterra, Irlanda, Francia e Usa.
Il jockey italiano aveva annunciato che il 2023 sarebbe stato l'ultimo anno della sua carriera professionale, salvo poi ripensarci e decidere, pochi giorni prima del definitivo ritiro, che avrebbe invece lasciato a fine stagione la Gran Bretagna per proseguire negli Stati Uniti.[6] Ad Ascot è stata inaugurata una scultura in bronzo in suo onore, realizzata dall'artista inglese Tristram Lewis presso la fonderia artistica Art'ù di Firenze.
L'ultima sua monta in Inghilterra ha coinciso con la sua ennesima vittoria di Gruppo 1 (il massimo livello internazionale) nelle Champion Stakes ad Ascot in sella a King Of Steel.
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