Fiasca da pellegrino

contenitore per il trasporto di piccole quantità di liquido Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Fiasca da pellegrino

La fiasca da pellegrino (o del pellegrino) è un genere di contenitore che permette il trasporto di piccole quantità di liquido con l'ausilio di una corda a tracolla o a spalla.

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Vecchio uomo che tiene una fiasca da pellegrino su un globo (c. 1650), attribuito a Pietro Bellotto

Descrizione e storia

Riepilogo
Prospettiva

Nel corredo del pellegrino, oltre il bordone e la conchiglia, la fiasca (spesso realizzata con la zucca lagenaria) è anche il simbolo del viaggiare a piedi.

Le copie sopravvissute fino ai giorni nostri possono essere in vari tipi di metallo, di ceramica o di vetro. La fiasca da pellegrino si presenta di forma lenticolare con quattro anse o prese forate disposte sui fianchi. Il suo collo è cilindrico o troncoconico.

Attestata sin dall'età del ferro nel Mediterraneo occidentale, la fiasca da pellegrino è un caratteristico recipiente in ceramica di origine filistea e fenicia[1], che sembra conoscere in Sardegna un grande successo dove fu ampiamente e per lungo tempo imitata particolarmente nel periodo nuragico. Di tradizione cipriota ma documentate anche in diversi contesti etruschi che ebbero contatti con la Sardegna[2] sono le riproduzioni di fiasche del pellegrino miniaturizzate in bronzo (alle quali spesso si attribuisce un importante valore simbolico e rituale).

Durante il Rinascimento, la fiasca da pellegrino è una tipologia frequente (in maiolica e in vetro) nel vasellame da mensa dei palazzi signorili. Era utilizzata principalmente esposta sulle credenze dei banchetti principeschi.

Note

Voci correlate

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