Remove ads
regina consorte dell'Iran Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Fawzia d'Egitto (in arabo فوزية بنت الملك فؤاد?; in persiano فوزیه فؤاد; Alessandria d'Egitto, 5 novembre 1921 – Alessandria d'Egitto, 2 luglio 2013) è stata regina consorte di Persia[1] dal 1941 al 1948, come prima moglie di Mohammad Reza Pahlavi.
Fawzia d'Egitto | |
---|---|
Fawzia d'Egitto negli anni '40 | |
Regina consorte dell'Iran | |
In carica | 16 settembre 1941 - 17 novembre 1948 |
Predecessore | Taj al-Moluk |
Successore | Soraya Esfandiary Bakhtiari |
Nome completo | Fawzia Fuad |
Nascita | Alessandria d'Egitto, 5 novembre 1921 |
Morte | Alessandria d'Egitto, 2 luglio 2013 |
Luogo di sepoltura | Il Cairo |
Casa reale | Mehmet Ali per nascita Pahlavi per matrimonio |
Padre | Fu'ad I d'Egitto |
Madre | Nazli Sabri |
Coniuge | Mohammad Reza Pahlavi (1939-1948) Ismail Chirine (1949-1994) |
Figli | Prime nozze: Shahnaz Seconde nozze: Nadia Hussein |
Religione | Islam |
Era sorella di Fārūq I d'Egitto, penultimo regnante della dinastia alawita.
La principessa Fawzia Fouad Ismail Ibrahim Muhammad Ali Ibrahim Agha Yul Agassi Ali Agha, nacque il sabato del 5 novembre 1921 alle otto e un quarto del mattino, nel palazzo reale Raʾs al-Tīn di Alessandria d'Egitto.
Era la bellissima figlia dell'allora sultano e futuro re dell'Egitto Fuʾād I e della sua seconda moglie, la sultana Nazli Sabri discendente della dinastia di Mehmet Ali.
Crebbe insieme alle sorelle Faiza, Faika e Fathiya e col fratello Fārūq, erede al trono dell'Egitto.
La principessa dell'Egitto sposò il giovane principe ereditario d'Iran Mohammad Reza Pahlavi al Cairo il 16 marzo 1939; dopo la luna di miele, la cerimonia nuziale venne ripetuta a Teheran.
Due anni più tardi il principe Mohamed Reza in seguito all'esilio del padre (voluto dal governo britannico) salì al trono del pavone[2] (chiamato così per la curiosa forma a coda di pavone del trono imperiale dell'Iran, in oro massiccio e portato a Teheran come preda bellica sottratta agli imperatori Moghul) per essere quindi incoronato scià di Persia. Fawzia, in occasione della sua incoronazione a regina, apparve sulla copertina della rivista americana Life del 21 settembre 1942[3], incantando con il suo fascino migliaia di persone in tutto il mondo. Ritratta in quell'occasione da Cecil Beaton, il fotografo la descrisse come una "Venere orientale, dall'ovale del volto perfetto, la carnagione pallida e gli occhi blu".
Il matrimonio con Pahlavi non fu un successo. La dama di compagnia della regina Fawzia, l'italiana Ginevra Castellani, raccontò che la vita a palazzo era costrittiva e seria, che la posta veniva controllata e che la macchina fotografica le venne confiscata. Il matrimonio tra le due teste coronate non fu un'unione felice[4] e dopo la nascita di una figlia femmina,[5] Shahnaz, la regina Fawzia (il titolo di imperatrice non era ancora in uso in Iran) ottenne la separazione legale dal marito da parte del governo egiziano nel 1945[6] e tornò al Cairo. Questa separazione non venne riconosciuta dal governo iraniano, ma infine il divorzio venne ottenuto e accettato anche in Iran il 17 novembre 1948.[7] Con la sua rinuncia alla corona iraniana, Fawzia riprese il suo titolo di principessa reale d'Egitto. Una delle clausole del divorzio fu quella di far rimanere la figlia[8] in Iran, per essere cresciuta con il padre. Curiosamente, Fawzia divorziò la stessa settimana in cui suo fratello, il re Fārūq I d'Egitto, divorziò dalla sua prima moglie, la regina Farīda.
Nell'annuncio pubblico del divorzio si affermò che «il clima persiano aveva messo in pericolo la salute dell'imperatrice Fawzia, e che quindi fu concordato dal re dell'Egitto che la sorella divorziasse». In un'altra dichiarazione ufficiale lo scià di Persia (Pahlavi) dichiarò che lo scioglimento del matrimonio «non avrebbe influito negativamente sui buoni rapporti di amicizia tra l'Egitto e l'Iran».
Il 28 marzo 1949 Fawzia sposò il colonnello Ismāʿīl Ḥusayn Shīrīn Bey[9] (1919-1994), un lontano cugino e, al tempo, ministro della guerra e della marina. Dalla coppia nacquero due figli: Nadia[10](1950) e Husayn[11] (1955). In seguito al colpo di Stato attuato da Nasser nel 1952 e al crollo della monarchia, la principessa fu esiliata insieme al fratello e a tutta la famiglia reale.
Da allora visse in Svizzera, dove risiedette fin quasi alla morte[12], sopravvenuta il 2 luglio 2013 ad Alessandria d'Egitto[13] all'età di 91 anni. Il rito funebre ebbe luogo il giorno seguente e la principessa venne sepolta al Cairo nella moschea di al-Rifa'i, il mausoleo dei Chedivè egiziani.[14]
Dal primo matrimonio tra Fawzia d'Egitto e Mohammed Reza Pahlavi nacque una figlia:
Dal secondo marito Ismail Chirine ebbe una figlia e un figlio:
Fawzia era dotata di grande bellezza, ma anche di fascino ed eleganza, tanto da diventare un personaggio iconico anche oltre i confini del suo regno e competere con le dive cinematografiche di Hollywood. Il fotografo Cecil Beaton, che l'aveva ritratta per la copertina di Life, l'aveva soprannominata la "Venere orientale"[12]. Viene ricordata come una donna raffinata e rispettosa, consapevole del suo ruolo e dei compiti che ne derivavano.
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Ibrāhīm Pascià | Mehmet Ali | ||||||||||||
Amina Nosratli | |||||||||||||
Isma'il Pascià | |||||||||||||
Hoshiar Walda | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Fu'ad I d'Egitto | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Ferial Hanem | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Fawzia d'Egitto | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Abdel Rahim Sabri Pascià, Governatore de Il Cairo | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Nazli Sabri | |||||||||||||
Muhammad Sharif Pascià | Muhammad Said, Qadi della Mecca | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Tewfika Hanim | |||||||||||||
Nazli Hanim | Sulayman Pascià | ||||||||||||
Mariam Hanim | |||||||||||||
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.