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vino DOC campani Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Falanghina del Sannio è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Benevento.
Taburno, Sannio, Campi Flegrei | |
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Dettagli | |
Stato | Italia |
Resa (uva/ettaro) | 125 q, ma nella doc Taburno 110 quintali a ettaro |
Resa massima dell'uva | 70,0% |
Titolo alcolometrico naturale dell'uva | 10,5% |
Titolo alcolometrico minimo del vino | 11,0% |
Estratto secco netto minimo | 14,0‰ |
Riconoscimento | |
Tipo | DOC |
Istituito con decreto del | {{{data_decreto}}} |
Gazzetta Ufficiale del | {{{gazzetta_ufficiale}}} |
Vitigni con cui è consentito produrlo | |
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[senza fonte] |
Si presenta anche con le denominazioni:
La Falanghina costituisce anche la doc Taburno, una doc istituita per proteggere il vitigno che cresce alle sue pendici. Nella zona doc Taburno ci sono i comuni di: Guardia Sanframondi, Bonea, Montesarchio, Apollosa, Campoli di Monte Taburno.
Due sono gli areali storici della falanghina, il Taburno, ovvero le pendici meridionali di Montesarchio e Bonea, e i Campi Flegrei, nell'area metropolitana di Napoli. Il nome deriva forse da falange, il palo utilizzato per mantenere i tralci, molto vigorosi, che non consentono una coltivazione ad alberello. Ma non esistono fonti storiche. Le prime notizie certe del nome compaiono nei trattati di agricoltura a metà Ottocento
Falanghina valorizza in modo particolare crostacei e frutti di mare.
Provincia, stagione, volume in ettolitri
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