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Eyalet dell'Arcipelago
provincia dell'Impero ottomano (1533-1864) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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L'eyalet dell'Arcipelago (in turco ottomano: يالت جزائر بحر سفيد, in turco: Cezayir-i Bahr-i Sefid Eyaleti, "eyalet delle Isole del Mar Bianco") fu un eyalet dell'Impero ottomano.
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Storia
La provincia venne costituita nel 1535 come baliaggio.[1] La sua capitale era Gallipoli, la principale base navale della flotta ottomana. Dal momento che la provincia era retta da Kapudan Pasha, capo della Marina ottomana, essa divenne nota anche col nome di Provincia di Kapudan Pasha'[2] (in ottomano: Kapudanlık-ı Derya, "Capitaneria del Mare"; in turco Kaptanpaşa Eyaleti). Originariamente essa comprendeva la penisola di Gallipoli e le isole principali dell'arcipelago egeo. Rodi, Creta e Cipro vennero annesse poi dagli ottomani.
Dopo il 1864 esso venne riformato nel più piccolo vilayet dell'Arcipelago.
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Geografia antropica
Suddivisioni amministrative
I sangiaccati dell'eyalet nel XVIII secolo erano:[2] | Tra il 1688 ed il 1702:[3]
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Tra il 1717 ed il 1730:[3] | Tra il 1731 ed il 1740:[3]
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