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Escobar: El Patrón del Mal
telenovela colombiana del 2012 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Escobar: El Patrón del Mal (titolo internazionale: Pablo Escobar, The Drug Lord; conosciuto anche come Pablo Escobar: El Patrón del Mal) è una telenovela colombiana del 2012 prodotta e trasmessa dall'emittente Caracol TV, basata sulla vita vera di Pablo Escobar, il famoso signore della droga. È disponibile solamente in lingua spagnola, ma esistono una versione con sottotitoli (in inglese, italiano e altre lingue).
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La serie fu trasmessa da Caracol TV dal 28 maggio al 1 Novembre 2012 nei weekend alle 21:30.[1][2] Dal 2012 la serie fu trasmessa dalle emittenti Telemundo e Telesudamérica, principalmente nella fascia serale, ma anche nel pomeriggio. La durata degli episodi era di un'ora oppure di 30 minuti a seconda del palinsesto dell'emittente.
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Trama
Riepilogo
Prospettiva
La serie inizia e termina con i drammatici ultimi momenti di vita di Pablo Escobar, prima di essere colpito a morte dagli agenti della Polizia Nazionale della Colombia, mentre tentava la fuga dall'abitazione di un parente. Segue un flashback su un momento della sua infanzia a Valle de Aburra, Colombia, dove Pablo viene deriso dal cugino Gonzalo e dal fratello maggiore Peluche mentre attraversa una passerella sul fiume, e viene prontamente soccorso dalla madre, che lo rimprovera per aver pianto. L'influenza della madre sulle scelte di vita di Escobar è rappresentata nel primo episodio e lungo tutta la serie, a partire dall'episodio in cui, scoperto dopo aver rubato il testo di un compito in classe, incitò i compagni alla ribellione in modo da non subire le dirette conseguenze del furto: la madre lo ammonì a fare le cose per bene, quando si fa qualcosa di male.
Mano a mano che Pablo e Gonzalo crescono, si avvicinano al crimine organizzato, diventando guardie ed infine soci d'affari di un noto trafficante, affrontando la Polizia con quello che diventerà il marchio di fabbrica di Escobar "Plata o Plomo", ossia la minaccia rivolta alle forze dell'ordine "accettate la nostra mazzetta o preparatevi ad una sparatoria." Dopo aver rapinato una banca, Pablo e il cugino iniziano anche la loro carriera da assassini, uccidendo un loro vicino, colpevole di averli scoperti. Successivamente, la serie segue le avventure e le disavventure di Pablo nel mondo del crimine organizzato e del narcotraffico, che lo portano a costruire un impero di ricchissimi criminali, in violenta lotta per il potere contro lo Stato colombiano, e infine ad ammazzare politici, giudici, poliziotti, narcotrafficanti alleati o nemici, amanti e comuni cittadini. La trama si concentra sulle contraddizioni di Pablo, nell'essere un buon marito, un cittadino onesto e rispettabile, un politico di sinistra, un amico dei poveri, e un benestante e potente Bandido (un termine tenero, simile a "birbante", per descrivere il suo essere criminale); tutto ciò nella continua lotta per il potere, per la ricchezza e per il sesso.
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Personaggi e interpreti
- Andrés Parra, interpreta Pablo Escobar
- Mauricio Mejía interpreta Pablo Escobar (da giovane)
- Angie Cepeda interpreta Regina Parejo (Virginia Vallejo)
- Christian Tappan interpreta Gonzalo Gaviria (Gustavo Gaviria)
- Juan Sebastian Calero interpreta Gustavo Gaviria (da giovane)
- Cecilia Navia interpreta Paty Urreade Escobar (María Victoria Henao)
- Eileen Moreno interpreta Paty de Escobar (da giovane)
- Vicky Hernández interpreta Enelia (Hermilda Gaviria, la madre di Escobar)
- Linda Lucía Callejas interpreta Enelia (da giovane)
- Nicolás Montero interpreta Luis Carlos Galán
- Marcela Gallego interpreta Gloria Pachón de Galán
- Ernesto Benjumea interpreta Rodrigo Lara Bonilla
- Diana Hoyos interpreta Nancy Restrepo de Lara
- Germán Quintero interpreta Guillermo Cano Isaza
- Helena Mallarino interpreta Ana Maria Busquets de Cano
- Julio Pachón interpreta il colonnello Jairo Jimenez (Jaime Ramírez Gómez)
- Alejandro Martínez interpreta Marcos Hérber (Carlos Lehder)
- Juan Carlos Arango interpreta Gustavo Ramirez el Mariachi (Gonzalo Rodríguez Gacha "el Mexicano")
- Hernán Méndez interpreta il padre di Escobar (Abel de Jesus Escobar)
- Aldemar Correa interpreta Julio Motoa (Fabio Ochoa Vásquez)
- Joavany Alvarez interpreta Pedro Motoa (Jorge Luis Ochoa Vásquez)
- Alejandro Gutierrez interpreta German Motoa (Juan David Ochoa Vásquez)
- Andrea Gomez interpreta Irma Motoa (Martha Nieves Ochoa)
- Andrés Felipe Torres interpreta "El Topo" (Mario Alberto Castaño Molina)
- Anderson Ballesteros interpreta "El chilli" (Jhon Jairo Arias Tascón "Pinina")
- Carlos Benjumea interpreta Carlos Motoa "El Patriarca" (Fabio Ochoa Restrepo)
- César Mora interpreta "El Alguacil"
- Toto Vega interpreta il senatore Alfonso Santorini (Alberto Santofimio)
- Carlos Mariño interpreta "Marino" (John Jairo Velasquez Vasquez "Popeye")
- Luces Velasquez interpreta "Graciela Rojas" (Griselda Blanco)
- Fabián Mendoza interpreta César Gaviria Trujillo
- Susana Torres interpreta Nikki Polanía (Maria Jimena Duzán)
- Tiberio Cruz interpreta "Diego Pizano" (Carlos Pizarro Leongómez)
- Orlando Valenzuela interpreta Bernardo Jaramillo Ossa
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Distribuzione
In Colombia
- Date di trasmissione e nomi degli episodi, basati sul palinsesto dell'emittente Caracol TV.
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Produzione
La serie venne scritta da Camilo Cano e Juana Uribe, rispettivamente vice presidente di Caracol TV e produttore di telenovela. Il padre di Cano, Guillermo Cano, editore del quotidiano El Espectador, fu assassinato da Escobar nel dicembre del 1986. La madre di Uribe, Maruja Pachón, fu rapita su ordine di Escobar, mentre lo zio, il candidato alla Presidenza Luis Carlos Galán, fu ucciso nell'agosto del 1989, sempre su ordine di Escobar.[3]
In base ai dati forniti da Caracol TV, la serie conta 1300 attori e più di 450 location; ogni episodio è costato circa 300 milioni di COP (€ 131'000, £105'000 o US$164'000).
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Accoglienza
Riepilogo
Prospettiva
Dopo una forte campagna pubblicitaria su Caracol TV e El Espectador, Escobar è stato premiato con indici d'ascolto importanti.[4] Nonostante ciò, molti telespettatori hanno criticato la serie,[5] preoccupati che il pubblico si identificasse maggiormente nei signori della droga invece che nelle persone che li avevano combattuti.[6] Un ricercatore spiegò sul quotidiano di Medellín El Colombiano che la serie non aggiunge nulla alla realtà televisiva "in quanto non ha la forma di documentario" e non affronta "la rigorosa ricerca accademica. Il modello è la fiction e la partecipazione delle vittime non sarebbe altro che un aneddoto. Al contrario, questo tipo di serie alla fine distorce la conoscenza della storia nell'opinione pubblica."[7]
L'indice di ascolto della puntata di Pablo Escobar: El Patrón del Mal del 9 luglio su Telemundo raggiunse quasi 2'200'000 telespettatori.[8][9]
Premio Tu Mundo 2013: confermati il 27 giugno 2013,[10] i finalisti vennero annunciati il 31 luglio 2013[11] I vincitori vennero annunciati il 15 agosto 2013.[12]
- Premio Tu mundo 2013
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Note
Collegamenti esterni
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