Enrico Somaré
critico d'arte italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Enrico Somaré (Travedona, 19 ottobre 1889 – Milano, 1953) è stato un critico d'arte, gallerista e poeta italiano.
Biografia
Scrittore e critico d'arte, collaborò con diversi periodici e fondò la rivista «L'esame» (1922-1925), attraverso la quale condusse un'operazione di rivalutazione dell'Ottocento pittorico italiano. Nel 1928 aprì la Galleria Milano, dove espose opere di Casorati, Wildt, Leonor Fini, Sironi, Tosi, Tozzi, Manzù, Carrà.[1][2] Secondarie furono le attività di traduttore e poeta.[3] Fu membro onorario dell'Accademia delle arti del disegno di Firenze.[1] Era padre dei pittori Guido Somaré e Sandro Somarè.
Opere
- Enrico Somaré, Emilio Malerba, Milano, U. Hoepli, 1927.
- Enrico Somaré, Storia dei pittori italiani dell'Ottocento, Milano, L'esame, 1928.
- Enrico Somaré, Le cento opere di Giovanni Fattori della collezione Mario Galli, Rizzoli e C., 1928.
- Enrico Somaré, Favretto, Milano, A. Mondadori, 1933.
- Enrico Somaré, Canti del mattino, prefazione di Oreste Ferrari, Milano, Mondadori, 1934.
- Enrico Somaré, L'Ottocento napoletano nella collezione di Enrico De Angeli, Milano, Edizioni dell'esame-Rizzoli & C., 1939.
- Enrico Somaré, L'opera di Egisto Ferroni; con una vita del pittore narrata dal figlio Arrigo, Milano, Rizzoli, 1939.
Traduzioni
- Jean Henri Fabre, Le meraviglie dell’istinto negli insetti, (Trad. di Enrico Somaré) Milano, Sonzogno, 1916.
- Jean Henri Fabre, La vita degli insetti, (Trad. di Enrico Somaré) Milano, Sonzogno, 1927.
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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