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cardinale e arcivescovo cattolico italiano (1936-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Ennio Antonelli (Todi, 18 novembre 1936) è un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.
Ennio Antonelli cardinale di Santa Romana Chiesa | |
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Il cardinale Antonelli durante una conferenza a Madrid il 26 giugno 2012 | |
Voluntas Dei pax nostra | |
Titolo | Cardinale presbitero di Sant'Andrea delle Fratte |
Incarichi attuali |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 18 novembre 1936 a Todi |
Ordinato presbitero | 2 aprile 1960 dall'arcivescovo Ilario Alcini |
Nominato vescovo | 25 maggio 1982 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato vescovo | 29 agosto 1982 dal vescovo Decio Lucio Grandoni |
Elevato arcivescovo | 6 ottobre 1988 da papa Giovanni Paolo II |
Creato cardinale | 21 ottobre 2003 da papa Giovanni Paolo II |
Nasce a Todi, allora sede vescovile, in provincia di Perugia, il 18 novembre 1936.
Frequenta il ginnasio nel Seminario vescovile di Todi, quindi il liceo nel Pontificio seminario regionale umbro ad Assisi.
Studia filosofia e teologia alla Pontificia Università Lateranense. Viene ordinato presbitero nel 1960 per la diocesi di Todi. È assistente ecclesiastico dell'Associazione Maestri Cattolici, del Movimento Maestri di Azione Cattolica e del Gruppo Laureati di Azione Cattolica, quindi rettore del Seminario.
Si laurea in Lettere classiche all'Università degli Studi di Perugia. Insegna lettere e storia dell'arte, dal 1968 al 1983 nei licei, insegna in pari tempo teologia dogmatica all'Istituto Teologico di Assisi.
Nel 1982 è nominato vescovo di Gubbio, quindi promosso arcivescovo di Perugia-Città della Pieve (6 novembre 1988). In questo ruolo è anche presidente della Conferenza Episcopale Umbra. Viene nominato da papa Giovanni Paolo II segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, nel 1995, confermato dal papa nella stessa carica nel 2000.
Il 21 marzo 2001 viene nominato arcivescovo metropolita di Firenze, il 21 ottobre 2003 è creato cardinale del titolo di Sant'Andrea delle Fratte.
Ha svolto un'intensa attività pastorale ed ha partecipato a numerosi convegni nazionali nei vari settori pastorali. Importante il suo contributo nella preparazione del Giubileo del 2000, con riferimento ai giovani, ad artisti e ai lavoratori.
Il 7 giugno 2008 viene nominato presidente del Pontificio consiglio per la famiglia. Rinuncia all'incarico, per raggiunti limiti d'età, il 26 giugno 2012, e gli succede l'arcivescovo Vincenzo Paglia.
È stato membro del Pontificio consiglio per i laici e del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali.[1] Abita in una casa nel palazzo di San Callisto a Trastevere.
Il 18 novembre 2016, al compimento dell'ottantesimo compleanno, è uscito dal novero dei cardinali elettori.[2]
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
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