notaio e storico italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Domenico da Gravina (Gravina, 1310 circa – seconda metà del XIV secolo) è stato un notaio e un cronachista del Regno di Napoli. Scrisse in latino il Chronicon de rebus in Apulia gestis, una cronaca degli avvenimenti accaduti a Napoli e in Puglia dal 1332 fino al 1350.
Nacque a Gravina dove svolse l'attività notarile. Prese parte alle turbolente vicende che agitarono la sua città, dalla quale fu esiliato dopo la tragica morte del re Andrea (1345), del quale era un sostenitore.
La sua Cronaca è una testimonianza di parte, ma comunque attendibile delle vicende storiche a lui contemporanee.
La Cronaca di Domenico da Gravina, pervenuta acefala, narra avvenimenti accaduti tra il 1332 e il 1350.
La prima parte dell'opera, scritta nel giugno-luglio 1349 a Bitonto (dove Domenico si era ritirato esule insieme con la famiglia), è incentrata sul matrimonio tra Andrea d'Ungheria e Giovanna, erede di re Roberto, e sulla rovina del Regno che da questo matrimonio derivò; la seconda parte, invece, scritta alla fine del 1350 o all'inizio del 1351, è maggiormente dedicata alla situazione pugliese e alla ricostruzione delle vicende locali in cui lo stesso Domenico, uno dei maggiori sostenitori della fazione filo-ungherese, assunse una posizione di rilievo.
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