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Divinità delle caverne dell'oltretomba
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Le divinità delle caverne dell'oltretomba sono divinità egizie appartenenti alla religione dell'antico Egitto[2][3][4].


Descrizione e suddivisione
Riepilogo
Prospettiva
Gli Egizi credevano che nell'oltretomba, il Duat, si trovassero almeno venti caverne e grotte "occidentali" abitate da terribili divinità e creature sovrannaturali che si sarebbero nutrite dei cadaveri e delle anime dei malvagi. Svariati papiri funerari, oltre alle decorazioni sulle pareti di alcune tombe della Valle dei Re e della sala meridionale dell'Osireion di Abido, elencano tali divinità addette al castigo e allo sterminio (solitamente tramite decapitazione) delle anime dei nemici del dio-sole Ra e di Maat, la verità e la giustizia[3]; in particolare, era a loro dedicato il testo noto come "Formula delle Venti Grotte", conosciuto grazie a un papiro (Cairo 24742) dell'epoca del faraone Amenofi II (1427–1401 a.C. circa)[3].
Le prime sette caverne avrebbero variamente contenuto gruppi di tre divinità mummiformi e tre divinità antropomorfe, due maschili e una femminile per ciascuna triade; dalla ottava alla ventesima caverna si sarebbero trovate divinità in numero variabile: nell'ottava, per esempio, sette gruppi e divinità individuali, e la nona almeno venti[3]. Era normale che accanto alle liste dei nomi e delle posizioni ultraterrene di tali divinità si trovassero anche rubriche di offerte loro destinate e degli effetti benevoli che ne sarebbero conseguiti per le anime dei defunti (una volta pacificate, infatti, tali divinità avrebbero potuto facilitare il libero movimento nell'aldilà, fornire nutrimento e illuminazione nella tenebra)[3].
Divinità nelle prime undici caverne (Hart)
La tomba (KV2) di Ramses IV (1155–1149 a.C.) nella Valle dei Re e il Libro dei morti elencano le divinità delle caverne di seguito selezionate dall'egittologo britannico George Hart[2]:
Divinità della decima caverna (Wilkinson)
In particolare, l'egittologo britannico Richard Herbert Wilkinson ha così raggruppato le divinità e le creature sovrannaturali residenti della decima caverna, e le loro funzioni positive una volta che il defunto fosse riuscito ad ammansirle[3]:
- Libro dei morti di Hori: creature sovrannaturali a guardia del mondo dei morti (Duat). Cleveland Museum of Art, Cleveland.
- Il defunto al cospetto dei mostri del mondo dei morti, da un Libro dei morti (N 3096) al Museo del Louvre, Parigi.
- Rilievo del faraone Nectanebo I che adora creature sovrannaturali del mondo dei morti. Museo civico archeologico (Bologna).
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Note
Bibliografia
Voci correlate
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