Nome di tradizione classica, richiama la dea romanaDiana, divinità della caccia e dei boschi e personificazione della Luna[1][2][4][6][7][8]. Il nome, attestato anche nella forma forse più antica Diviana, può essere ricondotto alla radiceprotoindoeuropeadyeu o dyeus ("splendere" o "cielo"), con il possibile significato di "divina", "celeste", "luminosa", "splendente"[1][2][4][6][7][8]. In alcuni casi può anche rappresentare un ipocoristico di nomi quali Frediana, Verdiana, Lidiana e Secondiana[4].
Cominciò ad essere usato come nome proprio già nell'antica Roma, ma esclusivamente al di fuori degli ambienti cristiani, nei quali era visto come nome pagano, quindi in seguito cadde in disuso[1][4][6]; venne ripreso a partire dal Rinascimento[2], ravvivandosi anche grazie al culto della beata Diana degli Andalò[1][4]. Negli anni settanta se ne contavano ventiduemila occorrenze, attestate principalmente al Centro-Nord[4], ed è diffuso anche nella variante "Daiana", che è un adattamento basato sulla pronuncia inglese[5]; il nome Dianora potrebbe essere derivato da Diana.
Nei paesi anglofoni il nome divenne più comune dopo il 1817, data della pubblicazione del romanzo di Walter ScottRob Roy, nel quale è presente un personaggio chiamato così[2]; dal XIX secolo è stata adottata anche la forma francese Diane[3].