Curcuraci
frazione del comune italiano di Messina Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Curcuraci (Cuccuraci in dialetto messinese) è una frazione del comune di Messina nell'ambito territoriale della Circoscrizione VI del capoluogo.
Curcuraci frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Città metropolitana | Messina |
Comune | Messina |
Territorio | |
Coordinate | 38°15′44″N 15°34′03″E |
Abitanti | 1 155 (2001) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 98158 |
Prefisso | 090 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | curcuracensi, in dialetto curcuracioti |
Patrono | Santa Maria dei Bianchi |
Cartografia | |
La posizione altamente strategica e di controllo del territorio, ha fatto sì che Curcuraci sin dai tempi più antichi (III e II secolo a.C.) oltre che centro di attività agricole e di pastorizia fosse un validissimo presidio militare di vedetta e controllo e pertanto adeguatamente sfruttato da tutti gli eserciti che nei secoli si sono avvicendati sull'area messinese. In particolare nei primi anni dell'Ottocento le truppe Inglesi, alleate dei Borbone per respingere le truppe murattiane che tentavano di sbarcare in Sicilia dalla Calabria, edificarono addirittura un grande quartiere militare, chiamato appunto “Campo Inglese”, che divenne residenza stabile anche per le rispettive famiglie.
Le vicende belliche della Seconda Guerra Mondiale hanno visto poi lo stesso sito divenire “Campo Tedesco” (1940-1943) ed infine, con l'occupazione degli Alleati e definitivamente chiamato “Campo Italia” divenne postazione di artiglierie puntate sulla Calabria. Nel dopoguerra la zona fu riadattata a deposito di munizionamento e materiali fino al loro totale smaltimento.
Alcune ipotesi:
La parrocchia di Santa Maria dei Bianchi sorge nel luogo in cui, secondo la tradizione, sarebbe apparsa la Madonna nel 1347, su un'altura scoscesa lungo la strada che da Marotta giunge a Curcuraci. Fu distrutta dal terremoto del 1908 e per alcuni anni il culto si svolse in una chiesa baraccata donata dal Papa Pio X. Gli abitanti di Curcuraci, però, furono tra i primi nel messinese a cominciare la ricostruzione della loro chiesa: grazie ad un comitato molto attivo, si promossero sottoscrizioni di denaro e manodopera.
La ricostruzione fu completata nel 1926: una statua della Santa Patrona di Curcuraci si trova accanto al cancello d'ingresso, nel cortile, protetta da una teca in vetro ed elevata su un basamento in cemento. Un'altra statua, che viene usata per la processione, si trova all'interno, contornata da un portale in marmo bianco e rosso. Gli abitanti del villaggio festeggiano la loro Patrona la prima domenica di settembre.
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