Remove ads
competizione calcistica per squadre di club arabi organizzata dalla UAFA Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Coppa dei Campioni araba per club (in arabo دوري أبطال العرب?, in inglese Arab Club Champions Cup, in francese Ligue des Champions Arabe)[1] è una competizione calcistica per squadre di club del mondo arabo, ispirata alla UEFA Champions League.[2][3][4]
Coppa dei Campioni araba per club | |
---|---|
Altri nomi | Coppa dei Campioni araba per club (1982-2001; 2023-) Torneo del Principe Fayṣal bin Fahd Āl Saʿūd per club arabi (2002-2003) Champions League araba (2003-2009) Coppa UAFA per club (2017) |
Sport | |
Tipo | club |
Federazione | UAFA |
Continente | Mondo arabo |
Organizzatore | Union of Arab Football Associations |
Titolo | Arab Club Champions Cup winner (vincitore della Coppa dei Campioni araba per club) (de iure) Campione arabo (de facto) |
Cadenza | annuale |
Apertura | marzo (preliminari) luglio (fase a gironi) |
Chiusura | agosto |
Formula | 4 gironi all'italiana da 4 squadre + eliminazione diretta con le prime due + finale |
Storia | |
Fondazione | 1982 |
Numero edizioni | 30 |
Detentore | Al-Nassr |
Record vittorie | Espérance Al-Rasheed (3) |
Edizione in corso | Coppa dei Campioni araba per club 2023 |
Nella sua formula odierna la Coppa dei Campioni araba per club inizia a marzo con un turno preliminare e due turni di qualificazione. Le sei squadre che superano quest'ultima fase accedono a quella a gruppi, unendosi ad altre dieci già qualificate. Le sedici formazioni si suddividono dunque in quattro gironi composti da quattro contendenti ciascuno, affrontandosi in partite di andata. Le otto classificate al primo ed al secondo posto nei gironi vengono ammesse alla fase ad eliminazione diretta, che culmina con la finale in gara unica. Tra gli anni 1990 e l'inizio degli anni 2000, la compagine vincitrice del torneo acquisiva il diritto a disputare l'incontro valido per l'assegnazione della Supercoppa araba, contro la vincitrice della Coppa delle Coppe araba.
Nel corso degli anni le compagini saudite hanno accumulato il maggior numero di vittorie, nove; tuttavia le due società più titolate, con tre titoli ciascuna, sono gli iracheni dell'Al-Rasheed ed i tunisini dell'Espérance. La competizione vanta un totale di venti club vincitori, otto dei quali plurimi: oltre ai due citati, anche Al-Ettifaq, Al-Hilal, Al-Shabab, ES Sétif, Sfaxien e Raja Casablanca, tutte con due successi.[5]
Nota inizialmente come Coppa dei Campioni araba, fu istituita nel 1982. Nel 2001 fu fusa con la Coppa delle Coppe araba a formare il nuovo Torneo del Principe Faysal bin Fahad per club arabi, intitolato a Fayṣal bin Fahd Āl Saʿūd. Dalla stagione 2003-2004 il torneo ebbe il nome di Champions League araba fino alla stagione 2009-2010, annata in cui la coppa fu sospesa, per poi ricominciare con il nome di Coppa UAFA per club nella stagione 2012-2013. La competizione fu, tuttavia, sospesa nuovamente per quattro anni, prima di tornare nel 2017 con il nuovo nome di campionato arabo per club, con 20 squadre ai nastri di partenza. L'intera fase a gironi e l'intera fase a eliminazione diretta furono disputate in Egitto e la finale si giocò in gara unica.
Dal 2018-2019 la competizione, ridenominata Coppa dei Campioni araba per club, vide la partecipazione di 40 club e si giocò con una formula ad eliminazione diretta a partire dai sedicesimi di finale. Dopo l'edizione del 2019-2020, vi fu una sospensione di tre anni prima di una nuova edizione del torneo.
Squadra | Nazione | Vittorie | Secondi posti |
Finali giocate |
---|---|---|---|---|
Espérance | Tunisia | 3 | 2 | 5 |
Al-Rasheed | Iraq | 3 | 0 | 3 |
Al-Hilal | Arabia Saudita | 2 | 3 | 5 |
Al-Shabab | Arabia Saudita | 2 | 1 | 3 |
Sfaxien | Tunisia | 2 | 1 | 3 |
Raja Casablanca | Marocco | 2 | 1 | 3 |
Al-Ettifaq | Arabia Saudita | 2 | 0 | 2 |
ES Sétif | Algeria | 2 | 0 | 2 |
Al-Ittihad | Arabia Saudita | 1 | 3 | 4 |
Wydad Casablanca | Marocco | 1 | 2 | 3 |
Club Africain | Tunisia | 1 | 2 | 3 |
Al-Ahly | Egitto | 1 | 1 | 2 |
Al-Shorta | Iraq | 1 | 0 | 1 |
WA Tlemcen | Algeria | 1 | 0 | 1 |
Al-Sadd | Qatar | 1 | 0 | 1 |
Al-Ahli | Arabia Saudita | 1 | 0 | 1 |
Al-Nassr | Arabia Saudita | 1 | 0 | 1 |
Zamalek | Egitto | 1 | 0 | 1 |
USM Alger | Algeria | 1 | 0 | 1 |
Étoile du Sahel | Tunisia | 1 | 0 | 1 |
Al Jaish | Iraq | 0 | 2 | 2 |
Al-Faisaly | Giordania | 0 | 2 | 2 |
Nejmeh | Libano | 0 | 1 | 1 |
Kénitra | Marocco | 0 | 1 | 1 |
USM El Harrach | Algeria | 0 | 1 | 1 |
Al-Arabi | Qatar | 0 | 1 | 1 |
Al-Muharraq | Bahrein | 0 | 1 | 1 |
MC Oran | Algeria | 0 | 1 | 1 |
Kuwait SC | Kuwait | 0 | 1 | 1 |
Al-Arabi | Kuwait | 0 | 1 | 1 |
Ismaily | Egitto | 0 | 1 | 1 |
ENPPI | Egitto | 0 | 1 | 1 |
L'attuale trofeo della competizione, utilizzato dalla edizione 2023, simile nelle fattezze al trofeo Coppa del Mondo FIFA,[6][7] è realizzato in bronzo e placcato con oro puro da 24 carati, ha un peso di 6,1 kg ed un'altezza di 39,5 cm; visivamente si presenta come una coppa sormontata da un pallone da calcio dorato e con la parte inferiore adornata dal logo della competizione.[8][9]
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.