Charles Gabriel Lemonnier
pittore francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Anicet Charles Gabriel Lemonnier (Rouen, 6 giugno 1743 – Parigi, 17 agosto 1824) è stato un pittore francese specializzato in dipinti a sfondo storico ed in particolare della storia francese.
Lemonnier fu il primo allievo di Jean-Baptiste Descamps alla Scuola regionale di Belle Arti di Rouen, sua città natale, e quindi di Vien, dove ebbe per compagni e amici Vincent e David.
Di bell'aspetto, dotato di un ingegno naturale e portatore di raccomandazioni eccellenti, venne subito ammesso nei migliori salotti della capitale, soprattutto in quello di Marie-Thérèse Rodet Geoffrin, che lo prese in simpatia.
Nel 1772, espose Les Enfants de Niobe tués par Apollon et Diane, opera con cui partecipò al prix de Rome. Soggiornò quindi a Roma dal 1774 al 1784. Nella patria delle arti, Lemonnier trovò subito accoglienza presso la casa del poeta e diplomatico cardinale de Bernis e si dedicò con entusiasmo allo studio dei capolavori dei grandi maestri, da cui attinse ispirazione nel disegno e nella composizione, che furono poi distintivi del suo talento. Di ritorno in Francia, Lemonnier tornò nella sua città natale, dove dipinse, per la cappella del Seminario di Saint-Vivien, uno dei suoi migliori quadri, La peste di Milano. Nel 1786, durante il passaggio di Luigi XVI a Rouen, di ritorno da Cherbourg, Lemonnier fu incaricato di dipingere un quadro il cui soggetto era la presentazione al monarca dei membri della Camera di Commercio di quella città. Poco dopo, realizzò per la stessa istituzione, un grande dipinto allegorico che rappresenta il genio del commercio e la scoperta dell'America.
Nel 1789, Lemonnier venne invitato a far parte della Reale Accademia di Pittura e Scultura realizzando la Mort d'Antoine come opera per l'insediamento. Al momento della Rivoluzione, Lemonnier venne chiamato a far parte della commissione per i monumenti e, nel 1794, ottenne il titolo di pittore del gabinetto della Scuola di medicina. Amico di Roland, Lemonnier ricevette, in data 4 dicembre 1792, un alloggio al Louvre dal ministro che lo ammise alla Commissione delle arti, dove rese grandi servizi. A Rouen, fu incaricato, insieme al suo connazionale Charles Le Carpentier, di impegnarsi nella ricerca e fare una scelta dei dipinti provenienti dalle istituzioni religiose soppresse, allo scopo di evitare la distruzione. Dopo aver operato con grande zelo in questa missione critica di prendersi cura delle opere d'arte, il Museo di Belle Arti di Rouen poté entrare in possesso di molti dei migliori quadri che egli era riuscito a raccogliere.
Nel 1810, Lemonnier divenne direttore della manifattura dei Gobelins, posto che conservò fino al 1816. Fu anche uno dei maggiori fautori della fondazione del Musée des beaux-arts de Rouen.
Il dipinto più noto di Lemonnier è senza dubbio Une Soirée chez madame Geoffrin, realizzato nel 1812 per l'imperatrice Joséphine. Questo dipinto esposto al Museo dei Castelli di Malmaison e Bois-Preau è una ricostruzione immaginaria del salotto di Marie-Thérèse Rodet Geoffrin raffiguranti, tra gli altri, il ministro Choiseul, Fontenelle, Montesquieu Diderot e Marmontel che guardano la padrona di casa, sotto un busto Voltaire e l'attore Lekain mentre legge un pezzo da L'Orphelin de la Chine.
I quadri principali di questo artista il cui talento si distingue per il gusto della composizione, la nobiltà dell'espressione data ai personaggi e da un'armonia di colori e di prospettiva, sono, oltre a quelli già menzionati: La Mission des apôtres; Jésus-Christ appelant à lui les petits enfants; Jésus-Christ au milieu des docteurs de la loi, realizzato per le orsoline di Rouen; Portrait de l'abbé Joly, docteur en Sorbonne; Présentation de la Sainte Vierge au Temple; la Fortune, su ispirazione da Guido Reni.
Dello stesso artista sono da ricordare: una Adoration des Mages, la Résurrection de Tabithe, Adieux d'Ulysse et de Pénélope; Cléombrote, roi de Sparte; una Sainte Cécile d'après le Dominiquin; les Ambassadeurs romains envoyés à l'aréopage d'Athènes pour demander les lois de Solon, François I recevant la Sainte Famille de Raphaël; Louis XIV inaugurant la statue de Milon de Crotone, acquistato dal principe Eugène de Beauharnais per la galleria di Monaco di Baviera; Portrait de M. d'Herbouville.
Lemonnier ebbe un figlio, André-Hippolyte Lemonnier, uomo di lettere, che scrisse, tra le altre cose, sul padre, Notice historique sur la vie et les ouvrages de A.-C.-G. Lemonnier. Un ritratto di Lemonnier si trova nella collezione della Biblioteca di Rouen.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 84149196674874792935 · ISNI (EN) 0000 0000 6644 5775 · CERL cnp01328880 · Europeana agent/base/134412 · ULAN (EN) 500008940 · LCCN (EN) no2001031279 · GND (DE) 12296733X · BNF (FR) cb12172300c (data) |
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