Un T-37 Tweet dell'85th Flying Training Squadron USAF, Laughlin Air Force Base, Texas, mentre oltrepassa il lago artificialeAmistad Reservoir durante una missione di addestramento.
Analogamente ad altri progetti similari, quali l'italianoAermacchi MB-326, dal T-37 venne ricavata una variante da combattimento, il A-37 Dragonfly, dotata a differenza del suo predecessore di armamento offensivo.
Sviluppo
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XT-37
prototipo biposto da addestramento, equipaggiato con 2 turbogettiContinental-Teledyne J69-T-25 da 4,6 kN (920 lbf) di spinta ciascuno
XT-37A
prototipo biposto da addestramento, equipaggiato con 2 turbogetti Continental YJ69-T-9
T-37A
prima versione da addestramento non armata
T-37B
sviluppo del T-37A, non armato.
T-37C
versione da addestramento all'attacco al suolo leggero dotata di 2 piloni subalari.
10 T-37C entrati in servizio nel 1968, seguiti da diversi lotti di aerei ex USAF per un totale di 36 aerei, tutti ritirati il 10 giugno 2021.[4][5][6][7] vedi ancheCessna A/OA-37B Dragonfly
25 T-37C ricevuti a partire dagli anni sessanta, più 15 esemplari acquistati di seconda mano dalla Giordania, tutti ritirati entro il 27 ottobre 2002.[3]
40 T-37 consegnati nuovi negli anni 1962-1977, seguiti nel 1980 da altri 22 di seconda mano.[8] Questa flotta è stata poi incrementata con 74 T-37 (in parte modernizzati, in parti da cannibalizzare) ceduti da Stati Uniti e 34 dalla Turchia tra il 2009 ed il 2015.[8][9]
11 T-37C consegnati nel dicembre 1963, seguiti tra il 1964 e il 1965 da ulteriori 35 T-37B/C.[3] Ritirati nel 2015, nell'ottobre dello stesso anno 34 esemplari sono stati ceduti al Pakistan.[9]
(EN) T-37 Tweet, su National Museum of the USAF, http://www.nationalmuseum.af.mil/, 9 gennaio 2006. URL consultato il 31 maggio 2010 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2010).